Fabbrica Europa XIII edizione: Laboratorio del possibile
Firenze, Stazione Leopolda, 5-21 maggio 2006

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2006 15:03
Fabbrica Europa  XIII edizione: Laboratorio del possibile<BR>Firenze, Stazione Leopolda, 5-21 maggio 2006

L’officina, la bottega, lo studio come preparazione e prova, la fabbrica della ricerca e della sperimentazione condivise, l’incontro dei talenti in uno spazio denso e significante: tutto questo è un laboratorio del possibile che indaga procedure vive e risultati esibiti, proponendo, da Firenze e dalla Toscana all’Europa e al mondo, di rinnovare insieme agli artisti (provenienti da 15 paesi europei e da Egitto, Brasile, Bolivia, Africa) la fiducia nei propri mezzi, nella propria scienza, nella propria arte e in un pubblico capace di interrogarsi più che di consumare.

Fabbrica Europa - idee ed emozioni, pensieri e azioni, arti vive e saperi, creatività e impegno - riapre come ogni anno per artisti, spettatori, operatori e cittadini.
Il Laboratorio del possibile ha una doppia anima - innovazione e nuove tecnologie ma anche riflessione viva su percorsi sensoriali e intellettuali – esplorata da performer, video maker, musicisti, danzatori, new media artist, oltre che da studiosi e spettatori, attraverso numerosi workshop, seminari e incontri.
Nella circolazione dei linguaggi della contemporaneità le arti mettono in gioco il proprio farsi, elaborando scienza e coscienza.

Lo sguardo d’artista, individuale o espressione di identità collettive, non si sottrae alle sfide e alle potenzialità delle tecnologie, usandole con spregiudicatezza e creatività, interrogandosi sui meccanismi ‘segreti’ dei saperi, sulle loro modalità di sperimentazione e confronto con l’immaginario comune, con il trasmettersi, nella produzione e nella fruizione, delle emozioni e dei linguaggi connessi.
Gli artisti investigano il nesso arte-scienza che apre, chiude, disturba, normalizza, predispone, disconnette, percorre, individua, il circuito scenico.

Sono infatti, l’arte viva e la scienza autentica, sistemi e linguaggi che coniugano laicità e spiritualità, anima e ingegno, espressione e rappresentazione, pratica sperimentale e ricerca pura. L’obiettivo è superare il confine tra due mondi apparentemente lontani, il corpo in scena e le tecnologie più sofisticate, attuando un’esplorazione delle nuove possibilità e una vivace sinergia. Il risultato è una ridefinizione dei linguaggi artistici che fa strada a un nuovo tipo di immaginazione e di percezione dello spettacolo.

L’utilizzo della tecnologia non solo come ingegnosa scenografia, ma come tema fondante, strategia riflessiva sulle nuove potenzialità tecnologiche delle arti sceniche.
Evocazioni e rimandi, contesti e contenuti, riflessioni ed espressioni, intendono coniugare il codice sensoriale dei processi percettivi al respiro dei corpi in scena. Così i dispositivi tecnologici possono rendere manifeste le equivalenze emozionali.

DANZA
KARINE SAPORTA, una delle più grandi figure della danza contemporanea, dedica la sua ultima creazione, Dans le regard de la nuit… Bel Ayoun Bel Leil… creato per l’Egyptian Modern Dance Company dell’Opera del Cairo, al mito della diva egiziana Oum Kalsoum.

Nei suoi universi sempre rigogliosi di visioni chimeriche, la coreografa introduce un nuovo stile da lei stessa definito "danza-verità". Così le sue creature di sogno arrivano a sottrarsi alla rappresentazione per declinare la loro vera identità e raccontare la vita di cittadini contemporanei, in un contesto quotidiano banalizzato dalla globalizzazione. Sullo sfondo della musica sinfonica orientale, composta da Jean-Marie Sénia e interpretata dai musicisti dell'Ensemble di Musica Araba dell'Opera del Cairo, questa creazione attinge forza e ispirazione alla cultura egiziana presente e passata.

Lo spettacolo è a Firenze in anteprima europea (Leopolda 6,7/5). I toscani KINKALERI presentano in prima nazionale la nuova creazione dall’emblematico titolo 11 cover: Due soggetti/performer assumono ruoli diversi, a seconda delle proprie maestrie, e creano un susseguirsi di rifrazioni sulle musiche originali di Jimmi Gelli, che usa tracce audio per generare ambienti di tinte sonore (Cango 11,12/5). COMPANY BLU presenta Piano di consistenze. Percorsi d'improvvisazione, una performance sulla forza fragile della danza, sulla vitalità del corpo e su un pensiero che vuole essere innanzitutto fisico, comprensibile grazie alla percezione dei sensi.

La musica dal vivo è di Nicola Raffone e Gianfranco Tedeschi (Leopolda 14/5).
E’ giunto alla II edizione MOVING_movimento, progetto di residenze coreografiche - a cura di Fabbrica Europa, Cango Cantieri Goldonetta e Santarcangelo dei Teatri - che intende potenziare, sostenere e promuovere in contesti nazionali e internazionali la giovane coreografia italiana contemporanea. Sono stati selezionati Francesca Proia (Il non fare) e Vincenzo Carta con Benjamin Vandewalle (We-go), i cui progetti, al termine della residenza a Firenze, saranno presentati in prima nazionale a Fabbrica Europa 2006 (Cango 8,9 e 16,17/5) e a Santarcangelo dei Teatri 2006.

Dal Brasile arriva per la prima volta a Firenze PIP Companhia de Dança di CARMEN JORGE che presenta in prima nazionale 3 M – Gingaestética, un lavoro su spazio e corpo che veicola immagini evocative della cultura brasiliana. Come le favelas, la performance è costruita per frammenti di immagine elaborati e disposti l’uno accanto all’altro (Leopolda17/5).
In prima nazionale Room and Road, progetto transeuropeo della coreografa slovena MATEJA BUCAR, che coinvolge l’italiana REBECCA MURGI e il francese JONATHAN PRANLAS, in collaborazione con l’artista visivo russo Vadim Fishkin e il collettivo sloveno Random Logic (elaborazione software).

La coreografa porta a Firenze un’installazione che si modifica (muri, pavimento, luci, immagini, colori) grazie ai gesti dei protagonisti, risultato di una ricerca su spazio chiuso (Room) e aperto (Road), continuamente attraversato e plasmato dal movimento dei danzatori (Leopolda 19, 20/5). La gallese SIONED HUWS, già nell’edizione 2005 con Passion no Patience, presenta il solo Youd che indaga la relazione tra danza e new media attraverso un sistema di motion capture, sviluppato grazie alla collaborazione con Massimiliano Simbula, che approfondisce la ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie applicate al corpo in movimento (Leopolda 19/5).


VIRGILIO SIENI a Fabbrica Europa con l’ultima creazione, Mi difenderò: sei interpreti, attraversati da continui spostamenti di luce, che danzano sull’elaborazione musicale dal vivo di Letizia Renzini, a.k.a dj Molli. L’arredamento compone stanze e barriere, accogliendo figure-corpi tra crudeltà, attesa, richiesta di aiuto. Paesaggi densi, sfocati ed esatti insieme, dove si esplora l’interstizio tra la dimensione domestica e familiare e la prossimità alla condizione animale, in un continuo rilancio dello stupore, come azione e visione rinnovata (Cango 21-24/5).


MARIA DONATA D’URSO, coreografa italiana attiva tra New York e Parigi, in Collection Particulière mostra il suo percorso personale e raffinatissimo: una riflessione sulla pelle come organo e come luogo e un approccio al corpo a partire dalle sue superfici. Nuda su un palcoscenico di plexiglas talmente lucido da sembrare fosforescente, la D’Urso esplora le asimmetrie del corpo, l’aderenza alle superfici, la sospensione, l’abbandono, l’assenza di gravità (Cango 26, 27/5).

TEATRO
Per il centenario della nascita di Samuel Beckett, EGUMTEATRO presenta in prima assoluta Non dimenticar le mie parole, seconda serata beckettiana dopo quella presentata a marzo al Teatro Studio di Scandicci.

Virginio Liberti e Annalisa Bianco proseguono il proprio personalissimo viaggio all’interno dell’opera del drammaturgo irlandese. Questa volta, partendo da vari spunti, mettono in scena la storia di una bocca, che in prima persona ci racconta la sua vita, i suoi amori, le sue avventure e sventure. Dalla sua nascita alla sua prossima e inevitabile fine, ci dice tutto quello che sa di se stessa e tutto quello che pensa del mondo attuale. Un mare di parole. Un flusso incontenibile di immagini, storie, articolazioni verbali, sonore e musicali.

In scena Fulvio Cauteruccio, attorniato da molte bocche femminili (Leopolda 5-7/5).
Fabbrica Europa dedica una personale a CESAR BRIE. Arrivato in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, il 52enne regista e attore argentino ha sviluppato un'arte apolide a stretto contatto con le molte realtà incontrate in una vita, passata, per scelta, in esilio. Dopo l'esperienza nel Gruppo Farfa e nell'Odin, ha fondato in Bolivia il Teatro De Los Andes, con il quale, partendo dai classici o da episodi storici, ha creato spettacoli imbevuti nell'attualità che hanno girato il mondo, da Colón a Ubu in Bolivia, dai Sandali del tempo all'Iliade.

Alla Lepolda presenta i due monologhi più famosi, Il mare in tasca (9/5) e Solo gli ingenui muoiono d’amore (10/5), e l’ultima creazione Otra vez Marcelo (12,13/5) vibrante ritratto dell’intellettuale e uomo politico boliviano Marcelo Quiroga Santa Cruz, assassinato in Bolivia nell’80 a causa del suo impegno contro le dittature. Inoltre verranno proiettati 2 film sul lavoro del gruppo e Cesar Brie incontrerà il pubblico (11/5).
Eupalinos. Last time theatre di SNEJANKA MIHAYLOVA - 28enne regista bulgara, fondatrice insieme al musicista Nickolai Nickolov di LT, associazione con doppia sede Italia/Bulgaria – nasce dalla ricerca sul confine tra i generi artistici, sulla riproduzione del sensibile e sul rapporto immagine-significato.

Lo spettacolo è l’ultima deriva di un percorso sulla domanda ideale “che cosa è il teatro”. Non è uno spettacolo teatrale, ma la possibilità di praticare questa domanda e confrontarla con il reale. In scena, su un grande tavolo che nasconde sorprendenti marchingegni, la danzatrice Katia Frese si esibisce davanti a 15 spettatori per volta (Leopolda 10-13/5).
VALENTINA CAPONE presenta in prima assoluta Maria Maddalena, liberamente ispirato a Maria Maddalena o della salvezza di Marguerite Yourcenar, testo con cui la Capone si era già confrontata qualche anno fa in un primo studio.

Cresciuta al Teatro di Leo, è stata assistente alla regia e attrice negli ultimi spettacoli di De Berardinis. Interprete d’eccezione dello spettacolo - prodotto dalla Fondazione Pontedera Teatro - è SILVIA PASELLO, una delle attrici più importanti del teatro di ricerca italiano: vincitrice di tre premi Ubu, oltre a lavorare da anni con Roberto Bacci e il centro teatrale di Pontedera, vanta esperienze con Carmelo Bene, Thierry Salmon, Socìetas Raffaello Sanzio (Leopolda 17-20/5).

MUSICA
In parallelo con lo spettacolo di Karine Saporta, prodotto dall’Opera Nazionale del Cairo, l’ENSEMBLE DI MUSICA ARABA DELL’OPERA DEL CAIRO presenta, in esclusiva europea per Fabbrica Europa, un concerto con al centro la figura, l’opera e la voce della cantante egiziana Oum Kalsoum, vero mito del canto contemporaneo nonché riferimento identitario laico per eccellenza di generazioni di arabi in tutto il mondo (Leopolda 6/5).
La musica continua con il progetto Il rumore dei libri del cantautore MARCO PARENTE, immerso nella sperimentazione delle possibilità musicali e sonore della poesia.

Legato alla presentazione della ripresa editoriale della rivista italiana più importante in questo ambito, la storica Baobab, il progetto prevede anche un incontro con il pubblico (Leopolda 5/5).
Il poeta-musicista-performer afroamericano SADIQ BEY, con testi inediti dedicati alla tragedia di New Orleans e all’identità afroamericana, si unisce al DINAMITRI JAZZ FOLKLORE per una serata in cui sarà presentato il cd in uscita, Congo Evidence, dedicato a questa nuova collaborazione all’insegna del jazz, della poesia e dell’Africa (Leopolda 11/5).
Musicus Concentus presenta il gruppo di MICK HARVEY (storico chitarrista di Nick Cave) con un concerto dedicato a Serge Gainsbourgh e a classici del rock, Tim Buckley, J.L.

Lewis e altri. Apre la serata, per poi unirsi al gruppo, l’attrice e cantante LOENE CARMEN, icona del rock underground australiano, con i brani del suo cd Slight Delay (Leopolda12/5). SYMBIOSIS ORCHESTRA con dj Scanner in un evento mixmediale che combina elementi classici, elettronici e immagini: violino e laptop, voce e vibrafono elettrificato, immagini video e in pellicola generano una sintesi tra stili (Leopolda 13/5). Inoltre 7 serate sulla cultura audiovisiva digitale: eventi live di musica e video con le principali realtà nazionali e internazionali impegnate nello sviluppo e scambio di nuove tecnologie: X COAST+PIXEL ORCHESTRA, BIJARI VJS COLLECTIVE, OPE’N’ROLL BAND, BURN STATION, FLXER, N.EST, WORST COMPANY+BLANCHE (Leopolda 5-17/5).
ERALDO BERNOCCHI, già tra i protagonisti del progetto Virgo Ma 49-100/04, presenta alla Leopolda un live set (19/5).
Una delle maggiori opere contemporanee dedicate ai linguaggi del canto e della parola, Laborintus II di Luciano Berio, che coniuga voce recitante, musica e poesia.

Protagonisti sono il poeta Edoardo Sanguineti, curatore dei testi a partire da sequenze di Dante, ensemble vocali legati ai vari linguaggi del canto, jazz, popolare, madrigalistico e il Tempo Reale Ensemble (al suo debutto). A ciò si integra un reading di testi di Dante a opera dell’attore Sandro Lombardi. Il progetto LABORINTUS. BERIO_DANTE_SANGUINETI è a cura del Centro Tempo Reale (Leopolda 16/5).
BALKAN DAMAR, il nuovo quintetto “fiorentino” del chitarrista bosniaco STEVAN JOKA, presenta a sua volta in anteprima il cd Mala dù, e sarà sul palco con DRAGAN DAUTOVSKY come ospite speciale (Leopolda 18/5).
Nell’ambito del progetto europeo ROOTS & ROUTES, un concerto finale coordinato da GIUSEPPE “JAKA” GIACALONE all’interno della serata Extrafesta.

Il nuovo gruppo di “Jaka” è affiancato dai giovani talenti albanesi, cinesi, africani, rom, o comunque rappresentanti di comunità minoritarie residenti a Firenze (Leopolda 20/5).
Il progetto EXTRAFESTA - realizzato con le comunità degli immigrati in Toscana (già su Roots&Routes e intorno alla produzione franco-egiziana della Saporta), con la partecipazione editoriale di Controradio e la diretta radiofonica - darà vita per la serata finale del festival (Leopolda 20/5) a una notte intera di musiche con le comunità immigrate.

Tra queste il quintetto ALKORD, ensemble multiforme che fonde stili e tradizioni diverse, dal jazz al flamenco alle risonanze classiche: a Stefano Rapicavoli e Alberto Capelli, fondatori del gruppo, si affianca il talento del giovane violinista albanese Eugjen Gargjola. Sempre nel quadro di Extrafesta, e di un week-end dedicato al trentennale dell’emittente radiofonica Controradio, le bande albanesi, italiane, macedoni e africane della “Notte bianca” di Fabbrica Europa aprono la marcia per la pace che in tutte le principali città del mondo si svolge il 21 maggio sotto il marchio WALK THE WORLD.

Le musiche di Fabbrica Europa si riversano in città insieme alla marcia, curata dal Comune di Firenze, dal programma Onu contro la fame e dalle Ong di cooperazione internazionale insieme a tutte le scuole di Firenze. Ad accogliere i cittadini alla Leopolda, la mattina del 21, l’evento musical-teatrale itinerante Hoo-Issa/La Corda e il Cerchio, curato da Cristina Bonati e Sana Soro, con 11 classi della scuola elementare G.Bechi di Firenze e i musicisti di etnia Senufò della compagnia Yelembà.

ARTE, SCIENZA E NUOVE TECNOLOGIE
TPO–CCC project presenta Il giardino italiano: due danzatrici accompagnano il pubblico in 5 ambienti diversi (giardino delle ombre, labirinto, teatro di verzura, giardino notturno, teatro d'acqua) introducendolo in un mondo nascosto, un “giardino sensibile” composto da un tappeto sul quale vengono proiettate immagini animate.

La relazione con elementi grafici e sonori è resa interattiva grazie alla tecnologia “CCC” (children cheering carpet), basata su una griglia composta da 63 sensori a pressione collocati sotto il tappeto da danza e collegati via computer al sistema di videoproiezione e di sonorizzazione (Leopolda 5,6,7,9,10/5).
GEOGRAFIA SONORA: progetto sperimentale dedicato al paesaggio sonoro e rivolto a giovani tra 15 e 25 anni. Tempo Reale ha proposto un’inedita esperienza di esplorazione, analisi, riprogettazione del paesaggio sonoro di luoghi della città e del territorio fiorentino; attraverso un percorso di incontri collettivi, sessioni di registrazione e di laboratorio condotte da compositori ed esperti di informatica musicale ed ecologia acustica, l’iniziativa ha portato alla produzione e diffusione di progetti sonori realizzati dai 90 ragazzi partecipanti (Leopolda 13,14,16/5).
Tra i più innovativi collettivi nel campo delle nuove tecnologie applicate alle arti sceniche, il gruppo belga CREW trasforma lo spazio in un’avventura virtuale.

U, la nuova performance, è un’esperienza a cui i visitatori sono invitati singolarmente, divenendo protagonisti del loro stesso spettacolo; abbigliati ed equipaggiati con apposite macchine, essi attraversano lo spazio e interagiscono con un ambiente virtuale in tempo reale. Il confronto con gli ultimi sviluppi della robotica e della tecnologia applicata al computer sfida continuamente la creazione teatrale (Leopolda 16-20/5).
Prende forma a Firenze l’installazione multimediale VIRGO MA 49–100/04, progetto di sound design di Eraldo Bernocchi e Isabelle Preuilh, già avviato in diversi laboratori negli spazi di Tempo Reale a Firenze e a Barcellona, in collaborazione con il Centro Gravitazionale Europeo EGO di Cascina (Pi) e parte del progetto europeo Sidereus Nuncius/Narrazioni tra arte fede e scienza; la composizione di musica elettronica e immagini in movimento nasce da calcoli fisico-matematici applicati a registrazioni dell’interferometro laser Virgo che trasforma in suoni e immagini intelligibili onde gravitazionali, pulsar, frequenze, vibrazioni cosmiche.

Il progetto si avvale della collaborazione, per la parte multimediale e di architettura spaziale, del Collettivo Emotique di Barcellona, noto produttore di eventi e spettacoli multimediali che si concentra sull’investigazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie come mezzo d’espressione (Leopolda 19/5).

LABORATORI / WORKSHOP - scienza / arte / nuove tecnologie / immagine / corpo
Performer, video maker, musicisti, danzatori e new media artist si confrontano con artisti, studiosi e ricercatori grazie a workshop, seminari, incontri, nuovi contesti di formazione per lo scambio, condivisione, creazione delle arti contemporanee.

Ogni laboratorio prevede una fase finale aperta al pubblico.
IN SEARCH OF A SCIENTIFIC THEATER apre il dibattito su arte&scienza. Da un progetto di Dragan Klaic, analista culturale e studioso di teatro e multimedia, un workshop intensivo sulla capacità della scena contemporanea di rispondere coi suoi processi creativi al rapido evolversi di scienza e nuove tecnologie. Tra i docenti Eric Joris, al festival anche con l'installazione-spettacolo del gruppo Crew; Kirsten Delholm, theater director di Copenhagen; Luca Ruzza, designer romano; Valentina Valentini, studiosa.

Aperto a compositori, coreografi, artisti visivi, filosofi e sociologi che attraverso suoni, immagini, video, software, contribuiranno alla comune ricerca sulle arti performative (Leopolda/Quarter 19-21/5).
Sui processi di democratizzazione del sapere innescati dalle nuove tecnologie, OPEN SOURCES, progetto coordinato da Tommaso Arosio con giovani artisti e operatori informatici italiani e stranieri: meeting, workshop, eventi dal vivo, proiezioni e installazioni, implementate da comunità Linux, Telestreet, web radio, network musicali e archivi multimediali, in una libera condivisione delle risorse.

Gli artisti del workshop si impegnano inoltre nella produzione di vj contest, web art, installazioni interattive, concerti dal vivo (Leopolda 5-17/5). In tale ambito si inseriscono gli incontri: Tecnologie aperte e cultura libera. Dal free software alla democrazia partecipata: prospettive di sviluppo per un progresso condiviso (6/5) e Telestreet. Dal laboratorio alla grande distribuzione. Prospettive per nuove forme di televisione e condivisione: accesso, legalità e sostenibilità (7/5).
ROOTS & ROUTES, progetto internazionale triennale per giovani talenti che coinvolge 8 città europee: Amsterdam, Firenze, Barcellona, Budapest, Colonia, Larissa, Lille, Lisbona.

Svolge attività di formazione, produzione, promozione di musicisti, danzatori e media maker di diverse radici culturali, ai quali si vogliono aprire nuove strade di visibilità. DUM PROJECT della slovena Mateja Bucar - presente al festival con lo spettacolo Room&Road - invita danzatori, artisti, filosofi, produttori a un workshop/audizione per la sua nuova creazione di danza sui Fratelli Karamazov. La performance costituirà materiale video per la realizzazione di un film curato dall’Associazione DUM di Ljubljana (Leopolda 21/5).
Esplora percorsi sensoriali il laboratorio di AUGUSTO TIMPERANZA (Cango 8-13/5), affiancato da 3 conferenze di LUIGI LOMBARDI VALLAURI su materia, mente, emozioni, identità e scienza come via mistica (Istituto Francese 9-11/5).
Ci si confronta con un genere musicale dichiarato “Capolavoro universale del patrimonio orale e immateriale” dall’Unesco, nel LABORATORIO SULLA MUSICA E I CANTI POPOLARI E LITURGICI GEORGIANI a cura di Jaroslaw Fret e Ditte Berkeley del polacco Teatr Zar (Cango 15-18/5).

Infine un viaggio trasversale con il LABORATORIO PER GIOVANI TECNICI, a cura di Saverio Cona, Sandro Ruggiero e Massimo Michelotti, su montaggio, illuminotecnica, fonica e video.

ALTRI EVENTI
Il 5 maggio, apertura del festival, un’intera giornata dedicata alla Conferenza metropolitana per la cultura, organizzata da DIALOGHI, Rete degli Assessorati alla Cultura dell’Area Metropolitana Fiorentina, un’associazione cui partecipano 13 soci (i Comuni di Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci e le 5 circoscrizioni fiorentine).

La Conferenza ha l’obiettivo di far crescere il consenso attorno alle politiche culturali pubbliche nel territorio e l’importanza dell’integrazione di queste nella strategia di sviluppo dell’area metropolitana.
Il 19 maggio all’Istituto Francese, sarà proiettato il film documentario Samuel Beckett: una famiglia italiana, un progetto a cura di Stefano Geraci, realizzato e diretto da Francesca Magini ed Emanuele Aiello. Sempre il 19 maggio ma a Cango avrà luogo la presentazione del cd The last days of inhumanity di FRANCESCA DELLA MONICA, produzione Compagnia Verdastro Della Monica e Fondazione Pontedera Teatro.
Serpentine, progetto nato dalla collaborazione tra la poetessa ELISABETTA BENEFORTI e il compositore ANDREA FERRARA, è una performance di spoken word in cui la lettura del testo poetico dialoga con l’ambientazione audio digitale.

A seguire Lullaby, una visione della poesia di Wystan Hugh Auden a cura di FIORELLA ILARIO (Leopolda 9/5).

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza