Vinitaly: dop e territori dell'olio alla ribalta
Presentato uno studio sulle vigne di qualità di Siena

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 aprile 2006 19:20
Vinitaly: dop e territori dell'olio alla ribalta <BR>Presentato uno studio sulle vigne di qualità di Siena

Verona, 7 aprile 2006- 3.280 kmq di territorio interessato, sette anni (dal 1998 al 2005) di realizzazione, 140.000 € di investimento. L’assessorato all’agricoltura della Provincia, avvalendosi del lavoro dell’Istituto sperimentale per lo studio e la difesa del suolo di Firenze (ISSDS) e di Etruria Telematica, ha realizzato la Carta vocazionale della vite e dell’olivo della provincia di Siena. <>.

Lo studio ha messo in evidenza che circa il 30% del territorio provinciale presenta caratteristiche di eccellenza per la coltivazione di un Sangiovese di qualità, posto il fatto che all’interno delle altre zone del territorio ricorrono altre denominazioni di altrettanta di qualità. Da questo quadro è emerso che gran parte dei suoli del Chianti Classico e di Montalcino hanno una particolare vocazione per il Sangiovese, ma vi è una buona frequenza di suoli adatti e molto adatti anche in aree meno note della provincia.

Per quanto riguarda, invece, l’attitudine dei suoli all’olivo, circa un terzo del territorio provinciale è classificato con una coltivazione d’eccellenza. Così i suoli con una migliore attitudine olivicola sono presenti in quasi tutte le aree, con delle superfici maggiori nei comprensori del Chianti dei colli senesi e di Montepulciano, evidenziando una favorevole complementarietà tra le due colture. <>.

Nel corso dell’indagine sono stati messi a punto i modelli di valutazione colturale per l’olivo e la vite, delle difficoltà di gestione agrotecnica del suolo e della sostenibilità ambientale delle colture specializzate. E’ stata, inoltre, realizzata una valutazione di impatto ambientale e paesaggistico delle viticoltura ed olivicoltura in provincia di Siena. Sono così stati individuati i fattori del suolo più critici sia per la coltura dell’olivo che della vite. Per l’olivo si creano due condizioni di non idoneità alla coltivazione: la prima, in presenza di una falda idrica entro un metro di profondità, la seconda che gradua le diverse condizioni di attitudine, e cioè la salinità, espressa come conducibilità elettrica, la capacità di trattenuta di acqua disponibile, il drenaggio interno ed esterno e il contenuto in scheletro.

Anche per la vite, in presenza di una falda idrica entro un metro e in presenza di suoli salini entro 80 cm, non ci sono le condizioni di idoneità alla coltivazione, mentre i caratteri e le qualità funzionali alla classificazione dell’attitudine sono lo scheletro, la pietrosità, la capacità di trattenuta di acqua disponibile, la profondità del suolo esplorabile dalle radici, il contenuto in argilla e sabbia e il drenaggio interno, che influenzano il grado zuccherino dell’uva e il suo tasso di accumulo, la quantità di uva a pianta, il peso dei grappoli e degli acini e l’acidità del mosto.
Per quanto riguarda, invece, la sostenibilità ambientale della viticoltura e dell’olivicoltura, il territorio senese ha condizioni di sostenibilità alta e moderata, mentre per quanto riguarda la gestione agronomica solo l’8% è a gestione facile, il 25% moderatamente facile e la maggior parte delle terre ad alta vocazione viticola ed olivicola corrispondono a suoli di difficile gestione agronomica.

Infine l’indagine ha mostrato come il paesaggio senese sia saturato dalle due colture solo in alcune zone dai vigneti, piuttosto che dagli oliveti. Per questo, vi sono in provincia di Siena ancora molte aree idonee alla diffusione della viticoltura di qualità, ma soprattutto dell’olivicoltura, in modo tale da poter, in futuro, diversificare il paesaggio.

Palcoscenico d'eccezione quest'anno per la presentazione del Premio Sirena d'Oro di Sorrento. Il programma dell'unico concorso nazionale dedicato all'extravergine a denominazione è stato infatti reso noto ieri (giovedì 6 aprile) a Verona, in occasione dell'apertura del Vinitaly e del Sol, la manifestazione più importante per tutto il settore vitivinicolo e oleicolo italiano.


Alla conferenza stampa moderata dal giornalista Luciano Pignataro hanno preso parte i rappresentati di tutte le istituzioni coinvolte.
"Il successo che sta riscuotendo questo premio – sia in termini di partecipazione delle aziende che di attenzione da parte della stampa – ha dichiarato ieri Aniello Troiano, rappresentante dell'Assessore alle attività produttive e agricoltura Regione Campania Andrea Cozzolino - ci dice che la scelta operata dalla Regione è stata una felice intuizione.

Il Sirena d'Oro si candida nel prossimo futuro ad essere il premio più importante per quanto rigurada il comparto olivicolo. L'assessore Cozzolino è fortemente intenzionato a valorizzare quest'evento, tant'è che quest'anno abbiamo costruito intorno all'iniziativa un mese di eventi, manifestazioni e degustazioni coinvolgendo tutte le istituzioni, gli enti, le scuole e i grandi chef, attivando protocolli d'intesa con i ristoranti sulla valorizzazione delle dop. Da sottolineare l'invito rivolto all'Assessore Agricoltura della regione spagnola di Catalogna che parteciperà all'incontro finale del 13 maggio a Sorrento.

Il primo passo verso la costruzione di una rete di alleanza sul settore oleicolo e non solo per definire una strategia comune per l'agricoltura mediterranea."
Il Sirena d'Oro sarà protagonista a Verona anche sabato 8 aprile. Alle 14 al Sol – il Salone Internazionale dell'Olio di oliva vergine ed extravergine - ci sarà infatti una degustazione speciale con gli oli Dop delle sei aziende che hanno ricevuto la menzione di merito, una sorta di prima selezione per accedere alla gara. In assaggio ci saranno la Dop Veneto del Frantoio Bonamini, la Dop Terre di Siena dell'Azienda Agricola Carraia, la Dop abruzzese Colline Teatine de l'Olivicola Casolana, la Dop siciliana Val di Mazzara dell'azienda agricola Disisa e due aziende campane, la Soc.

Cop. La Torretta della Dop Colline Salernitane e Sorrentolio s.r.l della Dop Penisola Sorrentina.

Istituto Geografico De Agostini, con un catalogo completo e diversificato sul mondo dell’enologia e dell’enoturismo, ed Enoteca Italiana di Siena, istituzione attiva da più di 70 anni nella valorizzazione dei vini di qualità, hanno presentato quest’oggi, in occasione della 40° edizione di Vinitaly, “L’Italia del vino. Tutte le produzioni DOCG, DOC e IGT”, l’annuario “Vini premiati d’Italia 2006”, curato da Luca Pollini e il “Il buon vino.

1100 vini per bere e spendere il giusto”, di Carlo Cambi, tre guide con impostazioni e contenuti differenti, ma con un unico obiettivo: fornire strumenti che promuovano e diffondano, tra un pubblico sempre più vasto e con esigenze ed interessi diversi, la conoscenza e il valore delle etichette italiane di qualità e delle produzioni enologiche del nostro Paese.

Argiano sceglie Classica Spa, nota Azienda di distribuzione sul territorio nazionale italiano, come proprio distributore.

La novità in ambito nazionale si sposa a quella in ambito internazionale. Dal marzo 2006 Argiano ha infatti incaricato il Dr. Stephane Schaeffer di occuparsi della Direzione Commerciale. Schaeffer si aggiunge allo staff direttivo che la società nel tempo consolida per sua fase di crescita.
“Questa scelta – sottolinea l’amministratore delegato della tenuta di Argiano, Giampiero Pazzaglia – è dovuta al fatto che il Made in Italy non deve essere solo per l’estero, ma anche per il pubblico italiano.

Classica è un distributore molto forte in Italia e ben radicato in Toscana”. Per l’azienda che sorge a Montalcino, forte della presenza in 36 paesi stranieri, fra i quali Usa, Giappone, Germania e Svizzera, la scelta del nuovo distributore è in linea con le caratteristiche dei propri prodotti, vini e oli unici e di eccellenza. Classica è un distributore che ha nel proprio paniere solo prodotti di altissima qualità, scelti per la loro tradizione e per la loro capacità di sapersi distinguere.


E’ questo il caso anche dei vini e degli oli di Argiano, da sempre unici per qualità e raffinatezza, dal rosso di Montalcino, al Brunello di Montalcino, che nelle ultime annate non ha bisogno di presentazione. Si tratta di vini unici e di spessore non solo organolettico, ma anche culturale, come per il Solengo Igt, vera espressione della viticoltura di Argiano.
Classica distribuirà anche il Suolo Igt, un vino che proviene dalla selezione delle uve di Sangiovese (grosso) raccolte dal vigneto Vignone, il vigneto più vecchio di Argiano, di un'età di circa 40 anni, e da quelle del vigneto Oliviera, con vigne di 15 anni, fino ad arrivare al Non Confunditur, un vino giovane, ma di grandi potenzialità, già noto al pubblico internazionale per i suoi aromi fruttati.


Già dai prossimi giorni i vini e gli oli di Argiano verranno distribuiti dai 130 venditori di Classica, che si avvale di proprie strutture commerciali e di un magazzino spedizioni, di una rete molto capillare di contatti a livello nazionale e internazione, nonché di un punto vendita rinomato e riconosciuto fra gli intenditori di vino a Londra. Il Negozio Classica, Bar, Lounge and Quality Store, si trova a Notting Hill e promette, per la sua collocazione, un rapporto preferenziale con il pubblico raffinato della City.

Da sempre innovazione e tradizione sono elementi rintracciabili nelle etichettate Argiano. Da oggi anche sul fronte della commercializzazione tradizione e innovazione troveranno un punto di incontro.

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