Calici toscani “bio” in degustazione al Vinitaly
Tutto il vino da leggere al Salotto dei Vini dell’Enoteca Italiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 aprile 2006 14:30
Calici toscani “bio” in degustazione al Vinitaly<BR>Tutto il vino da leggere al Salotto dei Vini dell’Enoteca Italiana

6 aprile 06- Quando rosso è anche bio. Una degustazione insolita ed accattivante quella che propone l’Arsia, l’Agenzia della Regione Toscana per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo e forestale, al Vinitaly. Una selezione di quattordici vini rossi toscani prodotti da agricoltura biologica sarà il leit motive dell’appuntamento organizzato dall’Arsia alla Fiera di Verona, in programma per venerdì 7 aprile, ore 10, presso lo stand della Regione Toscana-Toscana Promozione (pad.

Toscana - stand C11/12/13). Per partecipare è possibile prenotarsi direttamente allo stand della Regione Toscana da giovedì 6 aprile.
In Toscana sono presenti circa 250 aziende vitivinicole biologiche (con una superficie vitata di quasi 900 ettari), e di queste una sessantina sono già sul mercato con prodotti propri. Tra le province più virtuose quella di Siena con la più alta concentrazione di aziende che coltivano vite biologica (50, con 10 che imbottigliano); quindi Firenze con 45 (ma 18 imbottigliatrici); Arezzo 43 (7 imbottigliatrici) e Grosseto (40 (13 imbottigliatrici).

Tra le tecniche di difesa più utilizzate, circa l’85 per cento delle aziende usa rame e zolfo, solo l’8 per cento usa prodotti alternativi allo zolfo e il 7 per cento anche prodotti sostituitivi del rame.
Dopo una selezione sono 14 i vini ammessi alla degustazione della kermesse scaligera. Si va dall’annata 2001 al 2004: Chianti Classico 2003 (Tenuta La Gabbiola) e Murtas IGT Colline Toscana Centrale 2003, della Fattoria San Michele a Torre; IGT Maremma 2004 “Pinot Nero” del Podere Riparbella; Rosso Sovana Superiore Doc “Terre eteree” 2001 (l’unico vino biodinamico presente) dell’Azienda agricola biodinamica La Busattina; Tuscanio 2002 e Col di pietre 2002 dell’Azienda agricola Bulichella; Rosso maniero 2003 e Chianti Classico 2003 della Fattoria Casaloste; Chianti riserva 2003 Mainoni-Guicciardini dell’Azienda Mainoni-Guicciardini; Ciliegiolo La Selva 2004 e Morellino di Scansano Doc 2004 Colli dell’Uccellina dell’azienda La Selva; Chianti Colli Senesi Riserva 2000 della Fattoria Terra d’Arcoiris; Montecucco Doc 2004 “Trasubie” dell’azienda Schiaccionaia; San Lorenzo 2001 IGT dell’Azienda Sassotondo.



Vino da leggere e sfogliare oltre che da assaporare al Salotto dei Vini dell’Enoteca Italiana. All’interno del 40° Vinitaly di Verona (Sala Botticelli – Centro Servizi Brà pad. 8/9), venerdì 7 aprile alle 10.30, appuntamento con “Per Bacco che guide!…e il buon vino in Italia si beve davvero”, la presentazione dei libri a cura di De Agostini e Enoteca Italiana. Tre pubblicazioni capaci di guidare qualsiasi appassionato ed esperto alla consocenza e all’approfondimento del vino italiano, la sua cultura, le sue tradizioni, la sua storia, i suoi territori oltre che le sue caratteristiche e peculiarità.

“Il Buon Vino. 1100 vini per bere bene e spendere il giusto” di Carlo Cambi, “I vini premiati d’Italia. 2006” e la nuova edizione de “L’Italia del vino. Tutte le produzioni doc, docg e igt” saranno quindi presentati da Roberto Besana, direttore generale dell’Istituto Geografico De Agostini, e da Flavio Tattarini, presidente di Enoteca Italiana.
Nel pomeriggio ancora vino da sfogliare con la presentazione, alle 16.30, del numero zero di “Millevigne, il periodico dei Viticoltori italiani” a cura di UNAVINI, Unione Nazionale tra le Associazioni di Produttori Vitivinicoli.

Un’inedita quanto unica mappatura delle zone a maggiore vocazione viticola e olivicola del territorio unita ai grandi vini delle Terre di Siena abbinati ai cromatismi della pittura senese.

La Provincia di Siena e l’Apt Siena, in collaborazione con l’Enoteca Italiana, saranno protagonisti alla 40esima edizione del Vinitaly (6 – 10 aprile Verona) con due appuntamenti. Domani (venerdì 7 aprile) (ore 14 Sala degustazioni stand Regione Toscana) sarà presentata la Carta vocazionale della vite e dell’olivo. 3.280 kmq di territorio interessato, sette anni (dal 1998 al 2005) di realizzazione, 140.000 € di investimento. Si tratta della più grande zonazione viticola e olivicola mai realizzata in Italia.

Uno studio dalla doppia valenza: la prima per i produttori, la seconda per programmare meglio le politiche pubbliche anche ai fini di una migliore tutela ambientale e paesaggistica. Alla presentazione interverranno Fabio Ceccherini, presidente della Provincia di Siena, Claudio Galletti, assessore all’agricoltura della Provincia di Siena, Marcello Pagliai e Edoardo Costantini rispettivamente direttore e ricercatore dell’Istituto sperimentale per lo studio e la difesa del suolo di Firenze (ISSDS).

Oggi invece (giovedì 6 aprile), sempre in Sala Botticelli, anteprima con i grandi vini della tradizione senese abbinati alla formula dei laboratori sensoriali in un connubio unico tra aromi e cromatismi della pittura senese. Sapori eterei nelle Terre di Siena, il titolo del laboratorio, progettato dall’APT Siena , presentato dal Direttore Fiorenza Guerranti , dai Direttori dei Consorzi dei vini e condotto da Filippo Bartolotta. In apertura Chianti Classico e la Madonna della Misericordia di Simone Martini (Siena, Pinacoteca Nazionale); a seguire Brunello di Montalcino e Brunello di Montalcino riserva in abbinamento con Il riposo durante la fuga in Egitto di Fra’ Bartolomeo della Porta (Pienza, Museo Diocesano).

Appuntamento poi con il vino Nobile di Montepulciano e il vino Nobile di Montepulciano Riserva con la Divinità Alata (Chianciano Terme, Museo civico e archeologico delle acqua). A conclusione il pregiato tartufo bianco delle Crete senesi in abbinamento con La natività della Vergine del Maestro dell’Osservanza (Asciano, Palazzo Corboli). Lo stand della Provincia di Siena al Vinitaly si trova nel padiglione 8 stand C11-12-13, nello spazio di Toscana Promozione. Per tutta la durata della fiera allo stand sarà possibile assaggiare in degustazione libera tutto il meglio delle Terre di Siena in un bicchiere.

Oggi (giovedì 6 aprile) si è iniziato con “Bere senese, secoli di storia e nuove proposte”, una degustazione libera delle Docg e delle grandi D.O. senesi e si prosegue con “Rossi a San Gimignano”, vini di grande struttura nella città delle 100 torri. Domani (venerdì 7 aprile) fino alle 13 si potrà assaporare “La bellezza in Terra di Siena”, attraverso i profumi del Chianti Colli Senesi mentre dalle 14 in poi il palcoscenico sarà di “Brunello e Rosso di Montalcino: il vino dei re e il re dei vini” Sabato 8 aprile sarà la volta di dell’Orcia Doc, la denominazione più giovane della terra di Siena e nel pomeriggio si potranno assaggiare i due grandi vini di Montepulciano, il Rosso e il Nobile.

Domenica 9 aprile spazio ai bianchi con degustazioni incrociate dalla Vernaccia ai bianchi senesi più raffinati e nel pomeriggio assaggi di Chianti e Chianti Classico. Si chiude in bellezza lunedì 10 con la degustazione libera delle grandi D.O. delle Terre di Siena.

È collocato all’interno del ‘Padiglione Toscana’, accanto allo spazio della Regione Toscana, lo stand di 40 metri con il quale i Comuni di Barberino e Tavarnelle si presentano quest’anno al Vinitaly di Verona, la principale rassegna nazionale del settore vitivinicolo che aprirà i battenti il 6 aprile.
L’occasione servirà per presentare e proporre all’attenzione degli operatori del settore alcune delle principali eccellenze vinicole del territorio dei due Comuni, che si presentano per il decimo anno consecutivo uniti a questo appuntamento, a dimostrazione di una forte sinergia attuata sui temi della promozione alla produzione agricola di qualità.
Lo stand dei due Comuni si trova nella posizione B 15.
Quest’anno sono 7 le aziende vinicole della zona che hanno deciso di partecipare all’importante rassegna all’interno degli spazi istituzionali messi a disposizione delle due amministrazioni comunali, curando anche l’allestimento dello stand, secondo una logica di forte radicamento con materiali e produzioni locali.

Il Frantoio Vabro di Piancastagnaio è ormai un habitué delle vittorie a Vinitaly, la più importante manifestazione italiana sul vino e l’olio.

Anche quest’anno ha ricevuto la Gran Menzione per la categoria del Fruttato Intenso della giuria del Sol d’Oro, composta da una commissione di tecnici degustatori appartenenti ai più qualificati panel nazionali e internazionali, nonché il premio Due Olive per l’olio extravergine di oliva Podere Bioamiata da agricoltura biologica della giuria agli extravergini 2006 di Slow Food. Due premi davvero importanti sia per il frantoio Vabro sia per il territorio amiatino.
Il frantoio Vabro ormai da anni coniuga elementi capaci di contraddistinguerlo nella produzione locale: l’avanguardia a livello strutturale, tecnologico, organizzativo si sposa infatti con il mantenimento di procedure tradizionali nella produzione del suo olio, la quale si avvale di macine di granito, così come la storia ci insegna.

Il tutto è contornato dal continuo e minuzioso rispetto delle norme igienico – sanitarie, tanto che l’azienda vanta il raggiungimento della certificazione UNI EN ISO 9001:2000 quale garanzia che l’osservanza dei principi igienici rappresenti una delle prerogative nel funzionamento dell’azienda stessa. Nella frangitura conto terzi, il frantoio VABRO ha messo a punto un sistema di controllo che accompagna l’intero ciclo di produzione, dalla consegna delle materie prime all’ottenimento del prodotto finito, tale da garantire a ciascun cliente il rispetto dei livelli qualitativi.

Ma è nella produzione del proprio olio che Vabro si contraddistingue ormai da anni come uno dei maggiori produttori della Toscana.

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