Tre giovani fratelli di Prato presentano un nuovo progetto di moda e lanciano il marchio Jo Rapace

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 marzo 2006 14:17
Tre giovani fratelli di Prato presentano un nuovo progetto di moda e lanciano il marchio Jo Rapace

Prato, 3 marzo 2006- Per capi vintage, ispirati agli anni '20, accessori e tessuti di arredamento, realizzati interamente a mano con stoffe disegnate, dipinte e prodotte da loro che verranno venduti in 15 punti vendita diretti.
Sono: Serena Vignolini, 25 anni, artista-stilista; Mirko, 31 anni, amministratore delegato che gestirà i rapporti con i clienti; Matteo, 23 anni, che seguirà la produzione.
Quartiere generale della nuova società Dyeing house gallery, questo il nome, è la grande ex tintoria Bardazzi, fondata nel 1950, di proprietà del gruppo Colle, azienda specializzata nel settore tintoria e del trattamento delle fibre nobili che collabora al progetto (inaugurazione sabato 4 marzo ore 18).
"Jo Rapace dovrà esprimere il rigore di una ricerca, di un'artigianalità, di una manualità e di tecniche di lavorazioni che potranno appartenere anche a paesi lontani", spiega Serena Vignolini mostrando gli intrecci di una cintura, il ricamo di un abito, realizzati da donne artigiane che lei stessa ha incontrato nel corso dei suoi viaggi.
E' un'arte innata quella di Serena Vignolini, non appresa dalle scuole, ereditata dal nonno Vincenzo, che ai primi del Novecento faceva gli stucchi, e dalla nonna Luisa che imparò a suonare il mandolino spiando i fratelli dal buco della serratura.
Un senso estetico elaborato nel tempo stando a stretto contatto con il Padre, da un passato di tintore e rappresentante di stoffe, e attraverso una serie di lavori realizzati in paesi stranieri come arredatrice di interni.
Così dai locali della vecchia fabbrica abbandonata, partirà il disegno e la produzione di 500 pezzi al giorno.

Capi mai uguali l'uno dall'altro, realizzati su stoffe disegnate da Serena, o cercate tra il passato, reinterpretate con passaggi manuali di colore per una chiave moderna.
Nasceranno teli da trasformare in abiti, in pantaloni, in borse, in tessuti d'arredamento destinati ad un pubblico medio alto per una collezione che già parte con 120 pezzi.
Saranno venduti in tutto il Mondo, anche attraverso una rete di 15 punti vendita diretti che l'azienda ha già programmato di aprire entro il 2007.

Prima tappa, a breve, Firenze, nella centralissima via Tornabuoni, e poi a seguire Roma, Milano, Palermo, Jesi, Londra, Parigi, Madrid ed altre città.
Il progetto prevede, nei punti vendita monomarca, un servizio speciale che darà la possibilità al cliente di consegnare abiti personali per essere reinterpretati in una chiave originale e moderna.

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