La continuità educativa al centro del sistema educativo di Regione Toscana e Comuni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 novembre 2005 14:51
La continuità educativa al centro del sistema educativo di Regione Toscana e Comuni

Marina di Carrara, 16 novembre 2005 – “La continuità educativa nelle politiche dell’infanzia è al centro della riflessione sul piano di indirizzo per la Toscana della conoscenza perché è una grande occasione per riproporre il tema della coesione sociale e dell’uguaglianza”. In apertura del convegno ‘Costruiamo la continuità educativa’ promosso da Regione Toscana, Istituto degli Innocenti di Firenze, Anci Toscana e Uncem Toscana a ‘Dire & Fare’, ottava rassegna sull’innovazione nella P.A., Gianfranco Simoncini, assessore all’istruzione e alla formazione della Regione Toscana, precisa uno degli argomenti su cui punterà il piano generale della Regione per il settore della formazione e dell’istruzione, che da gennaio giungerà alla fase della concertazione conenti locali e partisociali.



La Toscana è una delle regioni più avanzate sul fronte delle politiche per la fascia di età 0-6anni: se in Italia 7 bimbi su 100 usufruiscono dei servizi per l’infanzia, in Toscana la quota sale a 21 e rimane l’obiettivo di portarlo al 33% come fissato dal Consiglio Europeo di Lisbona. ‘A causa dei tagli di questi anni per le politiche per i più piccoli e per l’istruzione come quelli al Fondo Sociale Europeo, il panorama non è dei più tranquilli, ma – ha assicurato Simoncini - la Giunta regionale ha già deciso che non ridurrà i fondi del bilancio regionale, lasciandoli al 9,7% del totale in bilancio e si sta muovendo per cercare altre risorse”.

Anna Bondioli, docente di pedagogia dell’Università di Pavia, mette in guardia sul concetto di continuità in età prescolare.

Secondo la prof.ssa Bondioli “non bisogna confondere la continuità con un mero anticipo di formazione, ma come adattamento del bambino al mondo e alle relazioni in cui cresce”.

“Condizione necessaria per la qualità è la stabilità di un sistema educativo, che invece negli ultimi tempi è diventato sempre più precario” ha avvertito Daniela Lastri, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Firenze e responsabile della Commissione scuola dell’Anci Toscana. ‘Per garantire alti standard è necessario assicurare un sistema a rete fondato su un modello del welfare misto costruito da dieci anni a questa parte, e individuando indicatori di qualità per il monitaraggio dei servizi’– sostiene Daniela Lastri facendo riferimento all’esperienza del suo Comune che un mese fa ha diffuso le linee guida dei servizi alla prima infanzia.

La riflessione sulla continuità educativa a ‘Dire & Fare’ prosegue nel pomeriggio con la tavola rotonda sugli strumenti per la programmazione dei servizi.

Il convegno sulla continuità educativa di questa mattina è solo il primo di tre apputnamenti in programma a ‘Dire & Fare’ dedicati all’istruzione e alla formazione.

Il secondo sarà domani, giovedì 17 novembre, dal titolo ‘Nuovo apprendistato in Toscana’, il terzo invece invece è previsto per venerdì e sarà dedicato prettamente alla programmazione: ’La programmazione scolastica: un’occasione per l’integrazione dell’autonomia della scuola sul territorio’.

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