Cento ciclisti al presidio di FirenzeInBici alla Fortezza da Basso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 novembre 2005 17:24
Cento ciclisti al presidio di FirenzeInBici alla Fortezza da Basso

"Il collegamento ciclabile della Fortezza lo rivogliamo ora e subito, vogliamo il fattibile adesso e non mega-progetti costosi fra un anno, per questo inauguriamo oggi la pista "dei sogni" e realizziamo una pista ciclabile temporanea, dando dimostrazione pratica del tracciato possibile, collegando con striscioni distesi sull'asfalto l'isola pedonale di Viale Strozzi (ex ovonda) con il parcheggio lungo il Mugnone". Firenzeinbici, l'associazione che raggruppa decine di ciclisti, ha così protestato contro la mancata riapertura della pista ciclabile della Fortezza, ormai chiusa da tre anni.

Con la loro azione, i ciclisti hanno dimostrato che sarebbe stato possibile ripristinare il collegamento in maniera semplice. Al contrario, il Comune ha proposto un progetto molto costoso, e che sarà realizzato quando saranno ormai finiti i lavori del parcheggio della Fortezza, per i quali era stata chiusa la pista ciclabile nel 2002.

"In questi anni - ha affermato Firenzeinbici - il Comune non si è preoccupato di creare un percorso alternativo, che è facilmente realizzabile sul lato di Viale Strozzi, lungo il Mugnone: un percorso fattibile con pochi soldi, con vernice e cartelli, che poteva essere realizzato fin dall'inizio dei lavori alla Fortezza insieme ai lavori di sistemazione dopo "l'ovonda", con il tracciato da noi proposto.

La giunta - ha aggiunto Firenzeinbici - ha rinviato continuamente i lavori con lo scopo di ripristinare il vecchio tracciato sul lato interno vicino alle mura della Fortezza e adesso vuole avviare un "grande" progetto costoso e con tempi lunghi di realizzazione".

"Abbiamo valutato positivamente il Piano delle Piste Ciclabili dell'Assessore all'Ambiente Del Lungo - spiega Firenzeinbici - collaborando al piano stesso, con osservazioni, proposte che sono state in parte recepite dall'Assessore.

Ma il Piano è credibile solo se si affrontano subito le maggiori criticità. Abbiamo chiesto - continua Firenzeinbici - misure di facile realizzazione e di costo assai modesto, che hanno il valore di cartina di tornasole di un cambiamento di rotta da parte del Governo di questa città, che in un anno e mezzo non ha realizzato neanche un metro di piste ciclabili urbane in più. Anzi ci sono stati vari casi vergognosi di soppressioni di tratti (es. Viale Europa e via del Sansovino) e "deprotezioni" per favorire la sosta selvaggia (via Tornabuoni)".



Le misure urgenti richieste da Firenzeinbici riguardano il ripristino immediato del collegamento ciclabile alla Fortezza, la revisione delle intersezioni ciclabili/carreggiate per garantire continuità e sicurezza alle piste, più manutenzione, deviazioni segnalate invece delle "interruzioni facili" in presenza di cantieri sulle ciclabili.
Firenzeinbici ha proposto un'altra serie di misure, sempre a basso costo ma di grande effetto per migliorare la ciclo-mobilità cittadina: dall'installazione di nuove rastrelliere al parcheggio delle bici nei cortili, dalle deroghe ai sensi unici in una serie di strade al rilancio dell'Ufficio Mobilità Elementare come riferimento per tutti i temi della ciclo-mobilità.

"Di tutto questo non è stato ad oggi realizzato nulla ed è in dubbio la credibilità del piano quinquennale davanti ai cittadini e ai ciclisti. Chiediamo - conclude Firenzeinbici - l'adozione di un pacchetto di misure urgenti in parallelo alla realizzazione del piano quinquennale, altrimenti continueremo con le proteste".

Hanno aderito alla protesta Editrice Aam Terranuova, Italia Nostra, Legambiente Firenze, UnAltraCittà/UnAltroMondo e WWF Firenze

Collegamenti
In evidenza