Contro l'inceneritore oltre 100 medici della piana e di Careggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2005 15:04
Contro l'inceneritore oltre 100 medici della piana e di Careggi

Firenze, 13.10.2005 - Molti medici operanti nella Piana, nel 2001 condivisero e sottoscrissero il documento:"Effetti sulla salute dello smaltimento dei rifiuti con inceneritori: una variabile trascurata. L'opinione dei medici." In quel testo veniva rappresentato il rischio legato all'emissione di sostanze nocive (a qualsiasi livello di esposizione, come diossine, polveri fini, metalli pesanti) da parte degli inceneritori, si paventava il possibile impatto patologico di questi impianti sulla numerosa popolazione residente e ci si appellava ad un saggio principio cautelativo per non realizzare questi impianti ad elevato potenziale di inquinamento, in un'area già gravata da numerosi elementi di nocività ambientale.

Dopo quattro anni importanti studi scientifici hanno rafforzato quanto fu da noi allora sostenuto:
- la VIS (valutazione di impatto ambientale) (1)ed un master universitario (2) hanno fotografato lo stato di salute attuale degli abitanti della Piana fiorentina, descrivendo il livello di inquinamento ambientale presente ed andando a studiare i profili di morbosità e di mortalità per microaree: la Piana è risultata "malata", i suoi abitanti infatti presentano un eccesso di malattie del polmone (dal cancro del polmone alla bronchite cronica, all'asma) di linfomi, di tumori della vescica, del colon, sarcomi dei tessuti molli, se paragonati ad altre aree della provincia di Firenze.


- lo studio retrospettivo sulle cause di morte nei comuni circostanti l'area del vecchio inceneritore di San Donnino, nel periodo 1981-2001, portato a compimento dal prof. Annibale. Biggeri (3), ha evidenziato un forte aumento della mortalità per linfoma non Hodgkin e per sarcoma dei tessuti molli nella zona in questione (specie nel periodo1986-1992), due tipi di tumore strettamente correlati alle emissioni degli impianti industriali ed in particolare degli inceneritori, come risulta anche nella letteratura medica.
- le recenti acquisizioni riguardanti l'estrema pericolosità delle nanopolveri, costituite da particelle inorganiche più piccole di 2,5 micron, che non risultano trattenute dai sistemi di filtraggio dei fumi degli inceneritori, anche se di ultima generazione, che diffondendosi nell'aria possono contribuire a provocare tumori del polmone e malattie cardiovascolari (4)

I medici della Piana ribadiscono perciò le loro preoccupazioni relative all'inserimento nell'area in questione di impianti, quali inceneritori e simili, che possano in qualsiasi modo insistere negativamente sullo stato di salute della popolazione.
Il problema dei rifiuti si può e si deve risolvere senza nuocere alla salute della popolazione, con sistemi alternativi all'incenerimento.
Come medici operanti sul territorio ed impegnati nella medicina preventiva, auspichiamo invece interventi idonei e tempestivi, privi di "effetti collaterali", per cominciare a "curare" davvero la nostra Piana.

Note
(1) VIS, fasi 1-2-3 (ARS-Università di Siena-CSC su richiesta dell'Amm.

Prov. di Firenze).
(2) Studio microgeografico di indicatori di morbosità e mortalità in una zona dell'area metropolitana fiorentina (a cura del dr.F.Minichilli, Master Univ. Studi.di Torino).
(3) Annibale Biggeri, Dolores Catelan. Mortalità per linfoma non Hodgkin e sarcomi dei tessuti molli nel territorio circostante un impianto di incenerimento di rifiuti solidi urbani. Campi Bisenzio (Toscana, Italia) 1981-2001. Epidemiologia e Prevenzione, n.3 2005
(4) Nanopathology - Università di Modena e Reggio Emilia.

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