Al via, per il terzo anno consecutivo al Teatro Manzoni di Calenzano, l’ottava edizione del Festival Streghe & Madonne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 settembre 2005 09:58
Al via, per il terzo anno consecutivo al Teatro Manzoni di Calenzano, l’ottava edizione del Festival Streghe & Madonne

Con questo titolo si sono volute indicare ironicamente le donne di oggi, non più alla ricerca di un'impossibile parità, ma consapevoli della propria diversità. Che promuovono e salvaguardano, consociate, attive, organizzate. "Streghe & Madonne" ha nella cultura della differenza la sua tematica prioritaria e si avvale di alcune storiche collaborazioni come quella della Libreria delle Donne di Firenze, di cui viene allestito uno spazio sulla terrazza del teatro. Da tredici anni il Teatro delle Donne organizza un’estiva in area metropolitana, ma il mantenimento di un titolo o la continuità di un percorso artistico non devono trarre in inganno sui reali mezzi dell’iniziativa.

Sono ormai lontani i finanziamenti che ci consentivano (anche solo tre anni fa) una programmazione in più spazi dell’area metropolitana fiorentina. Scelte degli enti pubblici al passo con i tempi, che non sono mai stati così drammatici per la cultura e lo spettacolo nel nostro paese, per la cultura e lo spettacolo delle donne, in particolare. La decurtazione delle risorse ha raggiunto livelli mai toccati. Per questo siamo grati agli enti che hanno scelto di sostenerci, in particolare al Comune di Calenzano che ha dato residenza al nostro centro di drammaturgia al Teatro Manzoni.



Ci sono strutture teatrali in Italia che con il loro lavoro di frontiera hanno in questi anni ridisegnato la geografia umana degli individui e dei territori, grazie ad alte professionalità specifiche. Realtà per le quali fare teatro è un atto necessario allo sviluppo culturale, sociale ed economico dei cittadini. Per molte di queste iniziative non ci sono stati soltanto tagli percentuali. C’è il rischio reale di veder scomparire alcuni dei fermenti più innovativi del teatro degli ultimi vent’anni, per favorire un mercato fatuo e evanescente che poco ha a che vedere con il progresso culturale del nostro paese.

Di questa attività laboratoriale, formativa, creativa, in continua evoluzione, il nostro festival vuol essere ancora una volta testimone con alcune, scelte, significative serate.

Si esploreranno tematiche di attualità, nuovi linguaggi e nuove drammaturgie proponendo all'attenzione del pubblico piccole novità e anteprime, assaggi delle proposte più stuzzicanti che verranno realizzate nell’ambito stagione teatrale 2005-2006. Non tanto spettacoli compiuti quanto elaborazioni originali, piece scritte appositamente per il festival, letture di future messe in scena, testi elaborati durante i corsi di drammaturgia.

Buona parte dell’iniziativa è infatti legata all’attività della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale diretta da Dacia Maraini che da due anni ha preso sede al Teatro Manzoni di Calenzano. Presenteremo il testo elaborato dagli allievi del secondo anno di corso. Il tema trattato è quello di grande attualità della convivenza multietnica. Da sempre gli uomini si spostano, migrano, si stabiliscono in luoghi più ricchi, capaci di garantire loro una maggiore possibilità di sviluppo. Questo fa parte del loro mestiere di essere umani.

La convivenza di culture, l’interrelazione tra individui appartenenti a contesti religiosi, sociali, economici differenti, è uno spunto di riflessione che non si può non raccogliere, soprattutto adesso che lo straniero può essere vissuto, generalizzando, come un nemico. Lo straniero è per contro, da sempre una figura amata in letteratura; riflettere sullo straniero che abita fuori di noi, infatti, può aiutarci a convivere in modo costruttivo anche con quello che ci abita dentro.

“PANNI
Il punto rosso” è un mosaico di storie di diversità che prendono vita nell’arco di un’intera giornata, storie di uomini e donne, di presunti normali e presunti diversi, di ordinaria e straordinaria quotidianità.

La regia è di Stefano Massini. Il 13 agosto lo spettacolo è stato rappresentato al Festival Teatro di Gioia, in Abruzzo, diretto dalla stessa Maraini. Degli allievi della Scuola di Scrittura verrà nella stessa serata presentato in lettura un altro testo, frutto di un esercizio di scrittura guidato dai docenti Stefano Massini e Giuseppe Manfridi, “Venanzio e i gatti”. Ci sarà spazio per la danza, come sempre a cura dell’Associazione Encanto, diretta da Marinella Salerno e Roberta Gelpi.

La poesia sarà uno dei linguaggi esplorati da questa nona edizione. Mariangela Gualtieri, drammaturga e fondatrice del Teatro Valdoca, presenterà il testo “Sue lame, suo miele”. Sempre in questa direzione proporremo la serata di poesie di Alda Merini e tango presentata col titolo: “Cancion desesperada”, dall’associazione Sipari di Parole, costituita dagli allievi del 1° corso della Scuola di Scrittura di Dacia Maraini. Nell’ambito di “Streghe & Madonne” muoverà i primi passi un nuovo progetto produttivo ideato da Stefano Massini per il Teatro delle Donne, “La gabbia”; un dialogo serrato che indaga il rapporto madre e figlia e contemporaneamente quello fra donne, terrorismo e nuove BR.

Convivenza multietnica e terrorismo, sono temi di riflessione necessaria in questa, ancora una volta, inquieta estate del mondo occidentale. L’11 settembre verrà riproposto il testo “Si era quasi a primavera” scritto nell’ambito del Corso della Scuola Nazionale di Scrittura Teatrale dagli allievi delle Scuole medie di Calenzano, sui temi della guerra e della liberazione.

Ogni sera sulla terrazza del teatro bar, buffet, musica e libreria, luogo d’intrattenimento e d’incontro con le autrici.

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