Il Quartetto Euphoria stasra alle ore 21.30 al Palazzetto Sandro Pertini di Bardalone (PT) per il festival Sentieri Acustici ad ingresso libero
Prima del concerto incontro con Teresa De Sio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 agosto 2005 08:20
Il Quartetto Euphoria stasra alle ore 21.30 al Palazzetto Sandro Pertini di Bardalone (PT) per il festival <I>Sentieri Acustici</I> ad ingresso libero<BR>Prima del concerto incontro con Teresa De Sio

Dal 17 al 20 agosto i concerti di Sentieri Acustici si svolgono al Palazzetto Sandro Pertini di Bardalone (località La Macava) dove ritornano anche i due imperdibili presentatori ufficiali del Festival: il prof. Carlone Jr della Banda Osiris accompagnato dalle “imitazioni alla chitarra” di Tony. Si inizia con il tradizionale spazio di conversazione tra personaggi del mondo musicale, giornalistico e dello spettacolo sulle tradizioni, abbinato alla prima serata del Palazzetto. Quest’anno Teresa De Sio e Folco Terzani saranno intervistati da Massimo Cirri e Filippo Solibello (conduttori del fortunato programma radiofocnico Caterpillar) per parlare al pubblico del rapporto con la tradizione nella propria vita personale e carriera artistica e dell’inportanza dell’incontro con culture e musiche diverse.
A seguire il Quartetto d’achi Euphoria ed il prof.

Carlone Jr. Della Banda Osiris proporranno una interpretazione molto particolare e giocosa del significato di “evoluzione musicale”.

Cosa ci si può aspettare da un quartetto d’archi? L’esecuzione appassionata di un programma classico? O magari il confronto con il grande repertorio, tra evoluzioni narrative e virtuosismi? Di solito è questo ciò che accade. Di solito. Qui è la fantasia a regnare sovrana e in libertà, grande ed inaspettata, va a braccetto con il rigore. Il Quartetto Euphoria si esibisce in una cornice che solo inizialmente è quella seriosa dei concerti classici.

Nulla, dagli inizi misurati, lascia presagire il caos sonoro che scuoterà musiciste e partiture. Bastano pochi minuti e la confusione si sostituisce alla logica. Massimo stupore, quindi, se il quartetto si trasforma sotto i vostri occhi: gli archetti diventano oggetti di scena e gli strumenti rivelano possibilità di utilizzo impensate. E allora, a questo punto, si può ancora dire di assistere a un concerto? Le musiciste sono reali? E’ burla? O verità? Noi preferiamo semplicemente pensare che la musica abbia bisogno di essere, oltre che ascoltata, vista e gustata.

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