Dal fazzoletto rosso alle stellette: i soldati senesi a fianco degli Alleati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 agosto 2005 14:14
Dal fazzoletto rosso alle stellette: i soldati senesi a fianco degli Alleati

Si è svolta ieri, sabato 13 agosto, la presentazione del libro di Fabio Masotti “Dal fazzoletto rosso alle stellette”. Il volume racconta l’esperienza dei volontari senesi che si arruolarono al fianco dei soldati Alleati e contribuirono alla Liberazione de L’Italia dalle truppe nazifasciste. Hanno preso parte alla manifestazione, presieduta da Carlo Cenni, esponente del comitato politico provinciale dei Ds, Fabio Masotti, Vittorio Meoni, presidente Anpi, Emo Bonifazi, partigiano combattente e Pier Luigi Brogi, assessore al Comune di Siena.

“L’opera di Fabio Masotti – ha sostenuto Carlo Cenni – affronta una vicenda storica importantissima ma al tempo steso dimenticata.

Nel 1945 infatti moltissimi giovani si arruolarono nell’esercito italiano, appena ricostituito, e combatterono a fianco delle truppe alleate per liberare quelle zone del paese ancora sotto l’occupazione nazifascista. Una testimonianza quindi che riscopre e valorizza pagine della nostra storia che rischiano di essere dimenticate”.

La parola è passata poi all’autore: “Nella nostra provincia – ha dichiarato Fabio Masotti – sono quasi mille i volontari che partirono per il fronte.

Giovani ed ex partigiani che contribuirono in maniera decisiva all’offensiva alleata nel nord Italia. Dalle testimonianze dei combattenti di allora emerge tangibile l’entusiasmo e gli ideali di centinaia di persone pronte ad andare a combattere per liberare la patria. Questo volume – ha continuato – affronta un tema di memoria individuale e collettiva in un momento storico caratterizzato da un revisionismo ideologico che vuole sminuire la lotta di Liberazione e riscrivere la Carta costituzionale”.



Emo Bonifazi ha sottolineato la novità dell’argomento trattato nel libro auspicando che possa inaugurare una nuova stagione di studi sulle vicende che accaddero in Italia nel secondo dopoguerra. “Lo spirito che animava i volontari – ha aggiunto – era la diretta testimonianza della necessità, da parte della popolazione, di un ritorno alla libertà ed alla democrazia come basi fondanti per la rinascita della nazione”. “E’ grazie a questa esperienza, legata alla lotta partigiana, che l’Italia liberata poté sedersi al tavolo della pace in maniera differente dalla Germania.

La Liberazione ha infatti enormemente facilitato i processi politici successivi: come il referendum repubblicano, l’assemblea costituente e quindi la Costituzione”: ha poi sottolineato Vittorio Meoni raccontando la vicenda personale di soldato nel battaglione “Cremona” a fianco delle truppe inglesi.

Pierluigi Brogi ha infine evidenziato, nel suo intervento, l’entusiasmo che animava i volontari: “un sentimento corrisposto dalle popolazioni festanti che acclamavano i soldati italiani ogni volta che arrivavano, prima ancora delle truppe Alleate, nei paesi e nelle località della penisola”.

In evidenza