Oltre 12 milioni di euro di contributi e 42 di investimenti per 6 aziende dell'agroalimentare maremmano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 luglio 2005 10:29
Oltre 12 milioni di euro di contributi e 42 di investimenti per 6 aziende dell'agroalimentare maremmano

Si scrive A.Qu.A.M e si legge Alta Qualità Alimentare Maremma. Si tratta di un consorzio tra 6 aziende maremmane del settore agroalimentare, che, in collaborazione con la Provincia di Grosseto, nel 2002, primi nel Centro-Nord Italia, hanno proposto al Ministero per le Attività Produttive un Contratto di Programma - uno strumento della programmazione negoziata come il Patto Territoriale - per finanziare nuovi investimenti nelle proprie aziende.
Ieri a Roma, la firma di questo documento tra il Ministero per le Attività Produttive - rappresentato dal sottosegretario, onorevole Giuseppe Galati, e dal direttore generale per il coordinamento degli incentivi alle imprese, Roberto Pasca - e le aziende: la Copaim, leader in Italia nella gastronomia tipica; l'Olma, il consorzio che produce circa il 50 per cento dell'olio Igp toscano; la Conserve Italia, tra le più importanti nella trasformazione del pomodoro; Rocca di Frassinello (Panerai-Rotschild), La Capitana (Frescobaldi) e Castello d'Albola (Zonin), tra le maggiori aziende vitivinicole del panorama nazionale.

Alla firma era presente anche il presidente della Provincia, Lio Scheggi, in quanto la Provincia ha proposto il contratto di Programma, occupandosi successivamente di coordinare e condividere con le aziende l'utilizzo di questo strumento, seguendo, infine, le procedure con Enti locali, Regione e Ministero.
A poco più di un anno dalla sua approvazione da parte del Ministero, avvenuta nel 2004, la firma ufficiale avvia a questo punto l'erogazione dei contributi per i lavori già iniziati dalle sei aziende del consorzio.

Questi interventi consentiranno, infatti, di completare alcune filiere tra le più importanti della Maremma, come olio, vino, gastronomia tipica, con un indotto di circa 172 nuovi posti di lavoro.
Il contributo statale erogato ammonta a 12 milioni di euro, pari al 30 per cento del totale dell'investimento, previsto in circa 42 milioni di euro. Al contributo statale si aggiungono, inoltre, 250 mila euro da parte della Regione Toscana.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia, Lio Scheggi, che fin dall'inizio ha fortemente creduto in questo strumento.

"Siamo sulla strada giusta - ha dichiarato. Con la firma del Contratto di Programma si conclude un percorso che è stato reso possibile anche grazie alla tenacia e alla capacità di programmazione degli imprenditori, insieme al ruolo di coordinamento e di raccordo tra i diversi livelli istituzionali svolto dalla Provincia. Da oggi il Ministero può avviare il trasferimento delle risorse alle aziende che, ci tengo a precisare, hanno già iniziato i lavori, a significare che ha contato la capacità e l'iniziativa imprenditoriale, più della possibilità di accedere ai finanziamenti.

Questi sei progetti - conclude - mentre da una parte rafforzano il nostro agroalimentare di qualità, dall'altra sono la prova ulteriore del dinamismo di questo territorio e della sintonia che, su obiettivi strategici e concreti, si può costruire tra istituzioni e imprese".

I progetti del contratto di Programma
Analizzando i singoli progetti previsti, Copaim amplia lo stabilimento di Albinia, per un investimento di circa 7 milioni di euro; l'Olma realizza ex novo un impianto di imbottigliamento e confezionamento dell'olio (investimento di circa 4 milioni di euro), Conserve Italia amplierà lo stabilimento ad Albinia (6 milioni euro), mentre le tre aziende agricole acquisteranno attrezzature enologiche e realizzeranno cantine e impianti di imbottigliamento, situati nelle zone doc del Morellino e del Monteregio per un investimento complessivo stimato di 24 milioni di euro.
Le aziende coinvolte nel Contratto di programma si sono, inoltre, impegnate a dotarsi della Certificazione di qualità ambientale.

Questa scelta rientra nella logica di puntare sulle produzioni agroalimentari di qualità, che sono poi quelle che garantiscono la creazione di maggior valore aggiunto. Un'altra caratteristica che accomuna i sei progetti è la forte identità tra i prodotti ed il territorio, come fattore di marketing e garanzia di qualità.

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