PRC critica il Genio Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2005 15:11
PRC critica il Genio Fiorentino

Firenze 23 giugno- "I cosiddetti geni sono sicuramente persone eccezionali e fuori dal comune -affermavano oggi in conferenza stamapa i rappresentanti del gruppo PRC alla Provincia di Firenze- ma sono pur sempre l’espressione di fasi storiche, di esperienze sociali e culturali alte vissute da una comunità e da un territorio: se manca questo riferimento e questo intreccio, parlare di geni rischia di diventare solo una esercitazione elitaria che poco ci interessa.
E’ questa la critica di fondo che rivolgiamo al Genio Fiorentino che ha raccolto con unico logo eventi già previsti ogni anno dai Comuni, ha aggiunto nuove manifestazioni, anche significative, ma con una logica priva di un filo conduttore e rivolta principalmente verso le esperienze ed i poteri forti espressi dal territorio.


Infatti nel calendario degli eventi del Genio Fiorentino si è parlato molto della famiglia dei Medici e della sua potenza, ma è mancato qualsiasi riferimento alla rivolta dei Ciompi ed alle prime esperienze di democrazia diretta nella Firenze del ‘200, alla vicenda di Savonarola, e più di recente a personalità come ad esempio i fratelli Rosselli, Piero Calamandrei ed altre figure che furono importanti esponenti della cultura antifascista, promotori della Resistenza e fondatori della Repubblica, Giorgio La Pira, Don Lorenzo Milani, Ernesto Balducci espressione di un particolare impegno dei cattolici nella società e di un fermento sociale e culturale, precursori insieme ad altri di quel grande movimento contro la guerra e per un altro mondo possibile, di cui Firenze e la sua provincia è stata protagonista con il Social Forum Europeo del 2002.
Addirittura per discutere di Machiavelli si è scelto proprio Michael Ledeen, uno dei più ascoltati consiglieri di Bush, che continua a sostenere che la pace è possibile solo con l’uso della forza, proprio a Firenze città operatrice di pace, che si è espressa così nettamente contro la logica della guerra infinita e preventiva.

Particolare non trascurabile: costo dell’iniziativa euro 4.948.
Per presentare la sfilata di moda di Ferragamo del 30.05.05, la conferenza stampa, il buffet e servizi vari euro 11.710, per la cena a Palazzo Strozzi per gli invitati alla sfilata di moda euro 28.495, per gestire la comunicazione nei 23 giorni del genio si è stipulato un nuovo co.co.co per un importo di euro 20-24.000 (questi sono solo alcuni esempi).
Per realizzare il genio sono stati stanziati molti soldi: 900.000 euro in tutto, di cui 300.000 della Provincia, 300.000 della Regione e 300.000 della Cassa di Risparmio ed al momento non si conosce il bilancio finale di tutto il programma.
Per noi è importante l’attenzione all’utilizzo delle risorse pubbliche, in questa fase di taglio dei trasferimenti agli Enti Locali e di difficoltà sociale caratterizzata da tante crisi aziendali, anche nella nostra Provincia.
Mentre si decidono queste spese e si riesce a reperire questi fondi con tempi molto rapidi, non si è trovato ancora i soldi per finanziare significativi progetti di cooperazione decisi dalla Commissione Pace in Palestina e nel Kurdistan iracheno (una struttura sanitaria ed il sostegno alle donne colpite da violenza per un totale di poco più di 30.000 euro), o per erogare un contributo di euro 2.000 al Comitato Fiorentino Fermiamo la guerra per l’organizzazione del Forum dei movimenti contro la guerra tenutosi a Firenze nello scorso febbraio.


Su Firenze Mostre confermiamo la nostra critica di fondo sia per il grosso investimento realizzato (euro 1.300.000) sia per l’assenza di una linea di politica culturale discussa e condivisa volta alla reale valorizzazione di tutto il nostro territorio, mentre si continua a valorizzare in questo campo personaggi come Paolo Fresco, noto soprattutto per aver gestito il passaggio del Pignone alla General Electric, e attaccato pesantemente l’occupazione e i diritti dei lavoratori.
Rifondazione Comunista esprime dunque una critica radicale alle scelte del Presidente in merito alla politica culturale finora praticata e mai discussa in Consiglio, richiede una netta svolta di indirizzi e chiede che sia attuata la mozione di accompagnamento al Bilancio approvata a maggioranza e proposta dal gruppo consiliare PRC per reperire spazi adeguati per iniziative culturali autogestite e per consentire l’accesso gratuito o a prezzi politici agli eventi culturali per i giovani senza reddito, allo scopo di contrastare il crescente costo e la privatizzazione dei circuiti culturali.

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