Una mostra a Vicopisano, piccolo borgo medievale arroccato nel verde dei monti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 giugno 2005 14:08
Una mostra a Vicopisano, piccolo borgo medievale arroccato nel verde dei monti

VICOPISANO – Un’attenta opera di scavo intorno al sito archeologico di San Michele Arcangelo alla Verruca, sul monte Grande ha portato alla luce i resti di un importante centro religioso, culturale e produttivo. I reperti recuperati saranno oggetto della mostra “L’aratro e il calamaio”, organizzata e promossa dal Comune di Vicopisano e dal dipartimento di scienze dell’antichità dell’università Ca’ Foscari di Venezia. Il complesso monastico scoperto è composto dalla chiesa abbaziale, dal chiostro e dagli ambienti annessi ed era abitato già nel 996 dai Benedettini e dai Cistercensi, a partire dal 1260.

I lavori hanno rinvenuto ceramiche, utensili vari, medaglioni dei pellegrini, preziosi monili, soprattutto anelli ex voto, monete di epoca fiorentina, risalenti al periodo in cui il monastero fu chiuso e Firenze ne fece una caserma, e infine ossa umane. Grazie ad uno studio attento di queste ultime e ad un’analisi delle tecniche di lavorazione dei manufatti e delle strutture murarie si è potuto ricostruire il tipo di vita condotta nel monastero e allestire una mostra capace di far luce su storie e modi di vita del passato, ricostruendo il nesso fra territorio e vicende umane.

La mostra, allestita presso il Palazzo Pretorio di Vicopisano, aprirà le porte al pubblico il 25 giugno e sarà possibile visitarla fino al 15 gennaio 2006. Decisamente ricco il patrimonio artistico del caratteristico paesino medievale che le fa da cornice: la rocca del Brunelleschi, la fortificazione medievale, il Palazzo pretorio e le carceri, la pieve di Santa Maria con i suoi affreschi e la deposizione lignea datati al XII secolo, e poi torri, palazzi, case, caratteristici violetti. Il sito di San Michele alla Verruca, oggetto di ben dieci anni di scavi che hanno permesso la realizzazione della mostra, è la testimonianza di una delle più lunghe esperienze archeologiche che abbiano mai interessato un sito dell’Italia medievale ed ospita il monastero più indagato di tutta la Tuscia.

L’esposizione sarà aperta nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 9 alle 20 e nel mese di luglio anche il venerdì, dalle 21 alle 24. Per gli altri giorni è possibile effettuare una prenotazione, telefonando al numero 050/796117, oppure inviando una mail all’indirizzo info@comune.vicopisano.pi.it. L’ingresso costa 5 euro, ma studenti, over 65 e gruppi superiori alle dieci persone ne pagheranno solo 3. Sono previste anche visite guidate.

Sara Montesi

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