Siena, il pagellone della salvezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2005 13:38
Siena, il pagellone della salvezza

Tutti i voti di una stagione sofferta ma dal lieto fine, con due allenatori e importanti innesti nel mercato di gennaio:

PORTIERI:



Manninger 7: E’ sempre stato il titolare nei piani della società, ma un brutto infortunio patito in nazionale lo ha tenuto fuori per molti mesi nella prima parte della stagione. Al suo rientro è bravo a riconquistare il posto e in molte occasioni risulta decisivo. E’ un buon portiere e lo ha dimostrato anche a Siena, la società può ripartire da lui per il futuro.

Fortin 6,5: Si è fatto trovare pronto nel momento in cui è stato chiamato in causa, come già era successo lo scorso anno con Generoso Rossi anche in questa stagione non fa rimpiangere il titolare Manninger.

Alterna prove ottime ad amnesie improvvise, rimane un portiere di buona affidabilità. E’ stato bello vederlo correre davanti alla panchina per dare consigli ai compagni durante la partita decisiva contro l’Atalanta.

Zancopé s.v.: Non ha mai avuto l’occasione per farsi vedere, è la sorte del terzo portiere.

DIFENSORI:



Nicola 6: Una stagione a corrente alternate, soprattutto per colpa degli infortuni che lo hanno tenuto fuori per molto tempo.

Trova più spazio nella gestione Simoni ed alterna buone prestazioni ad altre da dimenticare, con De Canio fa molta panchina e spesso anche tribuna.

Falsini 6,5: Per tutti gli allenatori è un giocatore “utile”, è uno di quelli che il 6 lo porta quasi sempre a casa. Gioca molto sia con Simoni che con De Canio, nonostante la concorrenza del giovane Pasquale. Gioca la sua migliore partita a Siena proprio nel match decisivo contro l’Atalanta.

Mignani 7: Il voto vale anche per la sua carriera senese, come Argilli ha vissuto la scalata dalla C1 alla A e per la seconda volta ha raggiunto la salvezza.

E’ il capitano e nonostante diversi infortuni De Canio ha avuto bisogno di lui nel momento caldo del campionato. Con Simoni è stato fuori per infortunio con De Canio ha messo la sua impronta sulla stagione bianconera.

Cirillo 6,5: E’ uno degli idoli dei tifosi bianconeri, soprattutto per la sua grinta e per il suo attaccamento alla maglia. Nella gestione Simoni è quasi sempre titolare, con De Canio parte dalla panchina, ma si fa sempre trovare pronto nel momento giusto. Sempre pronto a metterci la faccia anche dopo le sconfitte.

Tudor 7,5: Probabilmente il miglior acquisto del mercato di gennaio, arriva in prestito dalla Juventus e dimostra di essere pedina di alto livello.

Gioca in difesa e a centrocampo con la stessa tranquillità ed esperienza. Detta i tempi, protegge palla, svetta di testa. Conferma inoltre la sua pericolosità in zona goal con una rete all’attivo e tante occasioni create. Adesso tornerà a Torino, dopo aver dimostrato ancora una volta le sue qualità.

Foglio 6: Ha giocato poco ma ha avuto il ruolo di esterno di “riserva” sia per Simoni che per De Canio. Non è più il Foglio di qualche stagione fa, soffre dal punto di vista fisico e non riesce quasi mai ad incidere.

Pasquale 6,5: Altro acquisto invernale, ha un impatto subito positivo con la nuova realtà.

Spesso i tifosi si chiedono perché venga lasciato fuori. Ogni tanto eccede in nervosismo e si fa espellere come nel derby contro la Fiorentina, suo il gran cross per il goal partita di Cozza contro il Milan. Come Tudor tornerà alla base Inter.

Colonnese 7: Era arrivato a Siena con la fiducia di Simoni e con la voglia di dimostrare dopo tante stagioni no di poter ancora essere da serie A. Ci è riuscito e soprattutto dopo l’esonero di Simoni durante la cui gestione ha patito diversi infortuni.

Nonostante qualche errore è uno dei migliori della difesa bianconera, sempre grintoso e dal gioco in anticipo sull’avversario.

Portanova 7: Arriva come Colonnese su richiesta di Gigi Simoni, suo tecnico nel Napoli. Ripaga subito la fiducia del mister di Crevalcore non solo con buone prove in difesa ma anche con goal importanti, in totale ne segna quattro. Da ricordare l’abbraccio a Simoni dopo il goal vittoria contro la Sampdoria nelle prime giornate di campionato. Con De Canio soffre diversi infortuni ma spesso è tra i titolari.

Un punto fermo per la rosa difensiva della prossima stagione.

CENTROCAMPISTI:



Vergassola 7: Come sempre uno dei migliori, è il motore del centrocampo insieme con il compagno D’Aversa. Nella prima parte del campionato disputa probabilmente la sua migliore stagione in serie A, nelle ultime gare paga la stanchezza di chi è sempre stato in campo. Protagonista come per la prima salvezza, quest’anno anche quattro goal con la bellissima doppietta nel derby di Livorno.

Argilli 8: Come per Mignani il voto vale anche per la carriera in bianconero, dalla stagione 1996/97 veste questa maglia e già lo scorso anno aveva dimostrato di meritare la serie A.

In questa stagione parte in sordina con Simoni e non è titolare fisso neanche con De Canio, ma per entrambi Argilli rimane la carta sicurezza da giocare in ogni occasione. Nel finale risulta decisivo e indispensabile. Tre goal tutti da raccontare ai nipotini: uno al Milan a San Siro, poi a Livorno nel derby e infine il goal salvezza contro l’Atalanta. Si merita il coro “Uno di noi!” della curva Robur.

Alberto 7: Altro acquisto in corsa, segue il suo ex mister De Canio che lo aveva allenato all’Udinese.

Il suo arrivo viene descritto come quello del “secondo” di Taddei e invece l’esterno brasiliano gioca più del suo connazionale e si rende sempre prezioso per la copertura e la spinta sulla fascia destra. Ha chiesto ufficialmente di rimanere a Siena, ma l’Udinese potrebbe farlo rientrare visti i molti che partiranno.

Di Donato 6: Titolare della gestione Simoni vista l’assenza per squalifica di D’Aversa. Con Vergassola forma una coppia di simili, si guadagna comunque la pagnotta.

De Canio lo schiera solo a San Siro, ma ormai è fuori dal giro dei titolari. Mai una polemica, accetta la panchina senza discutere.

Chiumiento 6,5: In prestito dalla Juventus per farsi le ossa, ha più spazio con Simoni, con De Canio stenta a trovare posto anche in panchina. Dimostra di avere ottime qualità tecniche, segna anche un goal importante contro il Messina al Franchi. Entra nel cuore dei tifosi del Siena, ma dovrà trovare una squadra che gli dia più spazio, ha bisogno di crescere fisicamente e caratterialmente.

Ardito 6: E’ dallo scorso anno che è tartassato dagli infortuni, questo non gli permette di ritagliarsi un posticino.

Quando torna disponibile non ha più spazio, già al lavoro per essere nelle migliori condizioni nella prossima stagione.

Taddei 5: Dispiace sempre dare delle insufficienze quando la squadra raggiunge un traguardo importante come la salvezza. Purtroppo il brasiliano ha dimostrato scarse qualità caratteriali che dovrà in qualche modo trovare per sfondare nella sua prossima squadra. Con Simoni non può giocare perché messo fuori rosa dalla società, con De Canio trova posto da titolare, segna tre goal, ma spesso rimane anche in tribuna e panchina, troppo poco.

Finisce la sua carriera senese tra i fischi dello stadio, un peccato viste le qualità tecniche indiscusse del giocatore.

D’Aversa 7: Inizia male la stagione, pesante la squalifica per il calcio scommesse. Lui continua ad allenarsi in silenzio e appena possibile torna subito titolare, inamovibile. Faro del centrocampo bianconero, detta i tempi e contrasta. Uno dei punti fermi da cui ripartire.

Cozza 6,5: Acquisto di gennaio, arriva dal Genoa con la voglia di riscatto dopo un periodo difficile.

Trova a Siena un suo estimatore, De Canio, dai tempi della Reggina. Non riesce mai a raggiungere i livelli “calabresi” soprattutto per una condizione fisica mai ottimale. Fa comunque vedere di avere ottime qualità e segna il bel goal del due a uno sul Milan.

Pecchia 6,5: Uno dei protagonisti della gestione Simoni, con il mister di Crevalcore segna due goal ed è quasi sempre uno dei più attivi. Con De Canio paga un infortunio e la scelta di far giocare altri giocatori nel suo ruolo.

Esposito s.v.: Mai in campo in campionato, ingiudicabile.

Camorani 6: Con Simoni lotta spesso per una maglia da titolare, è beccato dai tifosi insieme con Graffiedi un po’ per il passato viola un po’ per le sue prove non sempre convincenti.

Con De Canio scompare, c’è chi dice che è praticamente fuori rosa, poi ricompare tra i titolari nel decisivo match di Parma.

ATTACCANTI:



Flo 7: Lo scorso anno ha giocato di più, ma con i suoi cinque goal è decisivo anche in questa stagione. Un campionato iniziato in panchina con Simoni che spesso gli nega la fiducia preferendogli Graffiedi e Carparelli. A gennaio rischia anche di andare via, poi l’esonero di Simoni e la ritrovata forma fisica.

Con De Canio è spesso decisivo, nel finale si fa male e lascia spazio al più in forma Maccarone. Torna per l’ultima partita e festeggia la seconda salvezza a Siena.

Chiesa 8,5: 11 goal e a 35 anni ancora la forza e la voglia di essere decisivo. Superfluo ripetere il suo ruolo da protagonista in questa seconda salvezza, con Simoni giocava molto bene ma segnava poco, con De Canio si è sbloccato ed è arrivato in doppia cifra. E’ sempre il più pericoloso per le difese avversarie, ormai un simbolo per Siena, che gli ha dato tanto ma in due anni ha anche ricevuto molto in cambio.

L’immagine della sua stagione è lo splendido goal contro il Bologna al Franchi.

Maccarone 7: Arriva dal Parma dove non trovava spazio, il presidente De Luca lo presenta come un ottimo acquisto. Con De Canio trova spazio ma ha davanti un Flo in ottime condizioni, poi il norvegese si fa male e lui sfrutta la sua occasione con quattro goal. Importante nel finale di stagione, il presidente lo vorrebbe trattenere, ma in Inghilterra sono tornati a parlare di lui.

De Canio 7,5: Il mister della salvezza, entra a campionato in corso e alla fine divide i meriti da gran signore con il suo predecessore Simoni.

Non è facile subentrare a stagione in corso, lui lo fa bene ed è aiutato dalla possibilità di investire sul mercato di gennaio. Fa scelte importanti ed ha il “coraggio” all’occorrenza di mettere fuori anche giocatori come Taddei e Chiesa. Grande saggezza e grandi capacità tattiche che gli sono valse vittorie fondamentali contro il Milan in casa e la Roma all’Olimpico. Professionista serio e ottimo allenatore, adesso aspetta di sapere i piani della società, sarà comunque lui a guidare il Siena con l’obiettivo della terza salvezza consecutiva.

Simoni: Non gli diamo un voto ma semplicemente una citazione perché come detto anche dal suo successore questa salvezza è in parte anche sua.

Graffiedi, Serafini, Menegazzo, Carparelli: Hanno lasciato Siena nel mercato di gennaio, alcuni poco utilizzati, altri poco amati dal pubblico.

Nessun voto ma la stessa citazione di Simoni, numericamente la salvezza è anche loro.

De Luca 8: Raggiungere la seconda salvezza consecutiva a Siena non è facile, convincere i senesi ancora meno. La prima impresa gli è riuscita, la seconda è ancora da terminare, certo è che la città deve essergli grata per questo sogno che continua. Spesso è andato sopra le righe, ha sbagliato valutazioni, questa non era certo una squadra da Uefa. Rimane il fatto che con lui il Siena è da serie A e inoltre la sua simpatia fa bene ad un mondo che si prende troppo sul serio.

Il calcio è uno sport e un gioco, certi personaggi fanno il bene del movimento.

Francesco Di Costanzo

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