Fecondazione assistita: il referendum in programma domenica 12 e lunedì 13 giugno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2005 00:19
Fecondazione assistita: il referendum in programma domenica 12 e lunedì 13 giugno

Sabato 21 maggio alle ore 21 presso la Chiesa di Santo Stefano a Paterno (Bagno a Ripoli), si terrà un incontro sul tema della"fecondazione artificiale". All'iniziativa, promossa dalla Comunità Pastorale dei Santo Stefano a Paterno, parteciperanno Carlo Casini del Movimento per la Vita, il Professor Aldo Becciolini e la senatrice Vittoria Franco.
La chiesa di Santo Stefano a Paterno è così raggiungibile: si arriva a Bagno a Ripoli e si prosegue dritto in direzione Troghi. Dopo circa un chilometro sulla destra vi è un benzinaio, lo si supera e sulla sinistra dopo una ventina di metri si trova un arco con una strada stretta, Via di Terzano.

Si prende questa strada stretta e dopo circa 300 metri sulla destra si trova la Chiesa.

Sesto Fiorentino presentazione del libro "Bioetica e procreazione assistita"
Sabato 21 maggio alle ore 17.30 ai giardini della Polisportiva in piazza IV Novembre a Sesto Fiorentino sarà presentato il libro di Vittoria Franco "Bioetica e procreazione assistita" (Ed. Donzelli). Interverranno l'autrice e la ginecologa Claudia Livi.

4 SI' per nascere-guarire-scegliere
Lunedì 23 maggio alle ore 21.15 al circolo Arci di Pian di Mugnone (Fi) sarà presentato il libro di Vittoria Franco "Bioetica e procreazione assistita".

L'incontro, organizzato dal Comitato fiesolano per il SI' ai referendum, sarà introdotto da Maria Cristina Carratù di Repubblica.

Reggello: testimonianze di "fecondazione assistita"
Venerdì 27 maggio alle ore 21 nella sala della Filarmonica in via Dante Alighieri 14 a Reggello (Fi) siparlerà dei quattro quesiti referendari contro la legge 40. Interverranno la senatrice Vittoria Franco, la ginecologa Claudia Livi e Giuseppe Vettori, ordinario di diritto civile alla facoltà di Giurisprudenza di Firenze e presidente del Comitato scientifico della rivista Testimonianze.

La discussione sarà coordinata da Simona Poli della redazione di Repubblica. Nel corso della serata saranno presentate testimonianze da parte di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza della fecondazione assistita.

"Voterò sì ai prossimi referendum del 12 e 13 giugno che hanno per oggetto la parziale abrogazione della legge 40 che regola la procreazione assistita -afferma Maurizio Cenni, Sindaco di Siena- Voterò sì anche se so che lo strumento referendario mostra dei limiti quando si trova di fronte a tematiche come queste, così intimamente legate alla vita di ognuno di noi e così fortemente radicate nelle personali convinzioni etiche e religiose.
Voterò sì, anche se avrei preferito che si fosse riusciti a parlare, ad aprire un confronto dialettico, cercando una sintesi nei diversi approcci a questi valori, così come si manifestano in una società democratica e pluralistica.

E’ compito dello Stato laico cercare quel minimo comune denominatore che rappresenta la base delle diverse posizioni o comunque la loro possibile mediazione. Discutere e confrontarsi a prescindere da punti di vista dogmatici o di fede, questo chiedevano le forze progressiste al Governo di centro destra, applicando la formula che ha consentito all'Europa di uscire da secolari guerre di religione e di diventare la culla della democrazia moderna.
Non è stato possibile perché il metodo seguito nella discussione e nell'approvazione della legge 40 ha visto primeggiare l’arroganza e la presunzione di chi ha voluto imporre un particolare punto di vista, quando invece bisognava trovare un punto di incontro, un minimo comune denominatore valoriale e giuridico adeguato a sostenere la convivenza civile.
Davanti alla contrapposizione netta e invalicabile lo strumento referendario resta il più valido per sostenere le proprie convinzioni.


Sicuramente, in uno Stato che si definisce laico e democratico, non si può pretendere di imporre su questi temi comportamenti che discendono da un particolare punto di vista morale o religioso, ad altre persone che non condividono quel punto di vista.
Quella che le forze progressiste stanno conducendo con grande impegno e passione è una vera e propria battaglia di civiltà. Il centrodestra ha praticamente blindato il dibattito parlamentare su questa legge contro ogni logica democratica e irrispettosa del sentimento e della coscienza civile del nostro Paese.


Una legge sbagliata a cui si stanno opponendo trasversalmente tante donne e uomini, da destra a sinistra. Perfino il Ministro per le Pari Opportunità Stefania Prestigiacomo voterà sì.
C’è la necessità invece di una buona legge, una legge di equilibrio, dove non vengano minate le concezioni etiche, religiose, politiche di minoranze e maggioranze.
Votare significa andare verso il cambiamento, non votare significa lasciare tutto com’è".

In evidenza