San Lorenzo: da ieri sera paninoteche, rosticcerie e 'phone center' chiuse entro mezzanotte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2005 22:17
San Lorenzo: da ieri sera paninoteche, rosticcerie e 'phone center' chiuse entro mezzanotte

Ieri sera rosticcerie, paninoteche, "kebab"e "phone center" della zona di San Lorenzo come Cenerentola.
Lo ha stabilito un'ordinanza firmata proprio ieri dal sindaco Leonardo Domenici. Un provvedimento che dà risposta agli episodi che recentemente hanno visto le strade del quartiere teatro notturno di risse, danneggiamenti, urla e schiamazzi, e che si inserisce nel complesso delle iniziative varate dall'amministrazione comunale per tutelare la vivibilità del centro storico: la ztl estiva notturna che scatterà il 5 maggio, il servizio straordinario di vigilanza nelle piazze prevista da lunedì prossimo, la pedonalizzazione sperimentale di Santa Croce.
L'obbligo di chiudere a mezzanotte ha conivolto i servizi e la vendita al pubblico in sede fissa svolti da attività artigianali, di commercio al dettaglio, che fino a ieri potevano restare aperti fino a mezzanotte: quindi gastronomie, rosticcerie, paninoteche, gelaterie, vendita di souvenir, pasticcerie, più di cosiddetti "phone center".

Esclusi invece i pubblici esercizi ovvero bar, ristoranti, pub. La zona interessata dal provvedimento è quella all'interno del perimetro formato da via Ginori, via Guelfa, via Nazionale, largo Alinari, piazza dell'Unità, via Panzani, via Cerretani, via borgo San Lorenzo, piazza San Lorenzo. L'ordinanza sottolinea come "nelle ore notturne nella zona di S. Lorenzo si siano verificati gravi episodi di risse, danneggiamento dell'ambiente e di disturbo alla quiete pubblica da parte, in particolare di avventori e frequentatori di paninoteche, rosticcerie, gastronomie e altri esercizi in cui è possibile lo svolgimento delle attività anche nelle ore più inoltrate della notte, nonché da parte di clienti di 'phone center' che, per meglio comunicare con l'estero, intrattengono conversazioni telefoniche mediante apparecchi 'cordless' anche all'esterno dei locali dell'esercizio che li dispensa, spesso interrompendo il riposo notturno dei molti residenti della zona in questione" e ricorda che "già nel recente passato la zona è stata teatro di fatti, anche di violenza e sangue (tra i quali l'omicidio del gestore di una paninoteca di Via Panicale nella notte del 4 dicembre 2003) sempre dovuti alla presenza di gruppi di persone che, attirati dalle numerose attività aperte nella notte, sostano e si intrattengono negli esercizi in questione o nelle immediate vicinanze fino a tarda ora compiendo spesso, anche per lo stato di ubriachezza, azioni di molestia o che comunque possono costituire pericolo per la propria o altrui incolumità, atti contrari alla pubblica decenza, al decoro e pulizia urbana e di disturbo del sonno e della quiete pubblica".

Quindi l'ordinanza aggiunge come "sia necessario intervenire immediatamente per far cessare i nuovi episodi di molestia e disturbo che si sono riproposti in questi giorni, in modo anche da prevenire l'accrescersi di una situazione già di forte tensione e pericolo non solo per gli abitanti della zona in questione, ma anche di chiunque si trovi a transitare o frequentare il quartiere di S. Lorenzo". Il provvedimento che è scattato ieri ha validità fino al 31 maggio; in questo periodo, come si legge nella stessa ordinanza, l'amministrazione comunale preparerà nuove misure sia "di regolamentazione degli orari, in particolare degli esercizi commerciali" sia "di disciplina delle sanzioni amministrative e delle eventuali misure interdittive", anche tenendo conto dei nuovi indirizzi in materia fissati dalla Regione Toscana con il nuovo Codice del commercio varato nel febbraio 2005.

Il rispetto dell'ordinanza, che oggi sarà notificata a tutti i soggetti interessati, sarà affidato gli organi di polizia, che eventualmente dovranno far cessare "le attività inottemperanti agli orari prescritti provvedendo ad ordinare lo sgombero e la chiusura del locale di vendita o degli esercizi". I trasgressori saranno puniti ai sensi dell'articolo 650 del codice penale.

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