Porte telematiche: il Ministero stabilisce la legittimità dell'utilizzo sulle corsie preferenziali
La prima sezione civile della Suprema corte ha annuallato le multe dei vigilini ai motorini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2005 14:04
Porte telematiche: il Ministero stabilisce la legittimità dell'utilizzo sulle corsie preferenziali<BR>La prima sezione civile della Suprema corte ha annuallato le multe dei vigilini ai motorini

Utilizzare le porte telematiche per vigilare sulle corsie preferenziali è assolutamente legittimo. E' quanto stabilisce il parere del Ministero delle infrastrutture (Dipartimento per i trasporti terresti, direzione generale per la motorizzazione) e dei trasporti richiesto dalla Polizia Municipale. "Questo parere non ha fatto altro che confermare quello che l'Amministrazione comunale fiorentina sostiene ormai da tempo - ha spiegato il vicesindaco Giuseppe Matulli che ha comunicato la notizia nel corso del consiglio comunale - ovvero la piena legittimità dell'utilizzo delle porte telematiche sulle corsie preferenziali".

Il vicesindaco ha colto l'occasione per ribadire la filosofia alla base dell'utilizzo delle porte telematiche, ovvero la tutela e la difesa della zona a traffico limitato. In dettaglio il quesito della Polizia Municipale chiedeva "se l'apparecchiatura (ovvero il sistema Cat, controllo accessi telepass) debba ritenersi debitamente omologata ai sensi dell'articolo 201 c.1 ter codice della strada per il controllo delle corsie riservate senza la necessità presenza degli organi di polizia". E ancora "se sia necessaria una specifica autorizzazione per il controllo e il sanzionamento con i predetti dispositivi dei transiti non autorizzati in corsia riservata".

Il parere del Ministero chiarisce una volta per tutte la legittimità dell'uso delle porte telematiche, specificando prima di tutto che la rilevazione della circolazione sulle corsie riservate possa avvenire con dispositivi dello stesso tipo di quelli impiegati per il controllo dei centri storici e delle ztl. In secondo luogo che per gli apparecchi in funzione sulle corsie preferenziali non è necessaria una specifica autorizzazione perché valgono i motivi di analoga tecnica al sistema omologato.

Il parere conclude quindi che, a differenza di quanto previsto per gli impianti di rilevazione degli accessi di veicoli ai centri storici e alle ztl delle città, per l'installazione e l'esercizio di impianti analoghi, finalizzati però alla rilevazione della circolazione sulle corsie preferenziali, non è necessario alcuna autorizzazione specifica del ministero.

prima sezione civile della Suprema corte, ha dato ragione al ricorso presentato da Piero P. contro il Comune di Firenze.
"Commentare una sentenza che nessuno ancora ha visto e nota soltanto per le anticipazioni della stampa è prematuro e avventato.

Comunque voglio sottolineare che lasciare i motorini parcheggiati sui marciapiedi è un gesto di inciviltà che questa Amministrazione continuerà a perseguire nei modi previsti dalla normativa". E' questo il commento dell'assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni in merito alla sentenza della Corte di Cassazione resa nota ieri dagli organi di stampa. Sentenza che ha accolto il ricorso di un motociclista fiorentino multato da un ausiliario del traffico della Firenze Parcheggi perché aveva lasciato il suo mezzo su un marciapiede.

"Per questa Amministrazione comunale - ribadisce l'assessore Cioni - i marciapiedi devono essere liberi e a disposizione dei pedoni, dei disabili, delle mamme con le carrozzine, degli anziani. Si tratta di un fatto di civiltà e di rispetto delle semplici regole di convivenza. Per questo continueremo a perseguire i vandali che parcheggiano i loro mezzi sui marciapiedi con un'organizzazione diversa della vigilanza se necessario".
"Il giudizio della Corte di Cassazione finalmente darà fine a questa forma persecutoria delle multe selvagge dei vigilini -commenta Gaia Checcucci , consigliere comunale An- Se infatti le infrazioni ci sono, non è però compito dei dipendenti della Firenze Parcheggi emettere le contravvenzioni.

Lo segnaliamo da tempo, nessuno ci ha mai ascoltato in nome di una prassi e di un'urgenza di rimpinguare le casse comunale che ha permesso di rendere una regola ciò che in realtà non lo è mai stato. La Cassazione ribadisce che il personale di Firenze Parcheggi non ha la competenza per emettere multe al di fuori delle righe blu e dunque di sostituire i vigili urbani. A questo punto ci chiediamo cosa farà il Comune per le contravvenzioni già fatte in maniera illegittima dai vigilini e che sicuramente rappresentano una bella fetta di quelle oltre 3000 multe emesse dalla Firenze Parcheggi ogni anno con un bilancio da oltre un milione e 800 mila euro: va immediamente sospeso questo comportamento irregolare da parte di Firenze Parcheggi, ma va anche restituito quanto preso indebitamente con, sicuramente, un forte tracollo della contabilità del Comune e di Firenze Parcheggi".

"Sono molto soddisfatto della sentenza emessa dalla Corte di Cassazione che fa chiarezza sulle reali competenze dei cosiddetti vigilini della Firenze Parcheggi - ha commentato il consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi - che, anche in qualità di presidente del «Partito dei Motorini»-SIMIS, ho sempre contestato chiedendo che fosse definito il loro margine di operatività".
"Ho chiesto - prosegue il consigliere Bianchi - che il Comune di Firenze, in qualità di maggiore azionista della Firenze Parcheggi, riveda la politica della società al più presto poiché fino ad ora i vigilini hanno la possibilità di sostituirsi impropriamente agli agenti della Polizia Municipale". "Nonostante la sentenza della Corte di Cassazione - conclude Jacopo Bianchi -, resta la violazione del codice della strada per il motorino parcheggiato sul marciapiede ma la questione che è stata sollevata evidenzia anche un altro problema: a causa anche dei numerosi cantieri presenti in città sono sempre più esigui i parcheggi per le due ruote ed insufficienti ad accogliere tutte le necessità dei cittadini".

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