Giuliana Musso al Teatro Studio di Scandicci

Redazione Nove da Firenze
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22 marzo 2005 13:33
Giuliana Musso al Teatro Studio di Scandicci

Scritto e interpretato dall'attrice vicentina d'origine e friulana d'adozione Giuliana Musso, giovedì 24 marzo alle ore 21.15 arriva al Teatro Aurora di Scandicci “SEXMACHINE”, un testo che nasce dalla volontà di indagare una vasta categoria quale è quella di chi cerca il sesso a pagamento, un viaggio attraverso il mondo della prostituzione che indaga chi il sesso lo compra, un lavoro che si prefigge di osservare e capire i rapporti quotidiani fra uomini e donne, oggi.
Con “SEXMACHINE” Giuliana Musso, impegnata in una nuova prova d’attrice dopo i successi – anche televisivi – di “NATI IN CASA” (lo spettacolo che ha avuto oltre cento repliche, due segnalazioni per il premio Ubu e che sarà al Teatro di Rifredi mercoledì 6 aprile nell'ambito della rassegna 'Vedere l'Invisibile 2005’ dedicata alla memoria dei mestieri), ha voluto soffermarsi sulla figura del cliente, perché, come spiega lei stessa, “i rapporti sessuali a pagamento in Italia sono “ogni giorno più di 25000, quasi 10 milioni di rapporti all’anno esprimono in modo chiaro un bisogno di sesso che i rapporti gratuiti e reciproci o non possono o non sanno soddisfare“.


Diretta da Massimo Somaglino e accompagnata dalla chitarra di Igi Meggiorin, la Musso porta in scena uno straordinario esempio di teatro civile e compone un mosaico di storie, voci e testimonianze, considerate a volte veri e propri tabù. Figlia di un Nordest evoluto e produttivo, l'attrice dà vita così ad una galleria di personaggi emblematici del nostro tempo e della nostra realtà, complessa e spesso contraddittoria. Sono quattro uomini e due donne: Dino, pensionato; Vittorio, agente di commercio; Monica, mamma di Cristian; Silvana, prostituta; Igor, ventenne addetto all'assemblaggio; Sandro, piccolo imprenditore.

Hanno tutti in comune due cose: appartengono alla cultura del nord-est e trovano soddisfazione ai loro bisogni e ragione alle loro paure nel variegato e complesso mondo dei rapporti sessuali a pagamento.
Un continuo cambio di registro, dal comico al malinconico, accompagna i quadri sulla scena, quadri che sono il risultato di un intenso lavoro di ricerca condotto con sensibilità e coraggio, privo di convinzioni e di giudizi morali, con la preziosa collaborazione di Carla Corso, presidente del Comitato per i diritti civili delle prostitute.

"Andare a puttane non è una malattia"- scrive la Musso - abbiamo bisogno di sapere dagli uomini del loro grande amore per le prostitute e del loro simultaneo disprezzo per queste donne. La prostituta e i suoi clienti sono i soggetti del più grande paradosso dei nostri tempi".

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