Proclamati a Firenze i vincitori del Premio Nobel alla Memoria scelti dai visitatori della mostra Beautiful Minds

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2005 12:36
Proclamati a Firenze i vincitori del Premio Nobel alla Memoria scelti dai visitatori della mostra Beautiful Minds

Firenze – Dante Alighieri (Letteratura), Isaac Newton (Fisica), Louis Pasteur (Medicina), Dmitrij Mendeleev (Chimica), Adam Smith (Economia), Francesco d’Assisi (Pace). Sono i sei vincitori del Premio Nobel alla Memoria, l’iniziativa realizzata dall’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze con la collaborazione dei visitatori della mostra Beautiful Minds, Premi Nobel, un secolo di creatività, in cartellone a Firenze (Palazzo Strozzi) dallo scorso settembre all’inizio di gennaio.
I vincitori sono stati proclamati oggi a Firenze dalla Commissione selezionatrice composta da sei noti studiosi: Franca Angelini (Letteratura Italiana) e Gilberto Corbellini (Medicina e fisiologia), entrambi dell’Università La Sapienza di Roma, Giovanni Paoloni (Archivistica, Università della Tuscia, Viterbo), Marco Beretta (Storia della Scienza, Università di Bologna), Luciano Segreto (Storia Economica, Università di Firenze), Arturo Colombo (Storia delle Dottrine Politiche, Università di Pavia).
Come accade per il vero Premio Nobel, la Commissione ha operato secondo proprie valutazioni di merito, indipendentemente dai voti ricevuti dai candidati.

Smith ha così battuto Karl Marx, risultato primo per preferenze. Così Newton e Pasteur si sono imposti su Galileo e Leonardo), e Francesco d’Assisi su Gesù di Nazareth.
La Commissione ha assegnato un riconoscimento (il gioco da tavolo Come si diventa Premio Nobel ideato dal Museo Nobel) anche alle migliori motivazioni espresse dai votanti. Ecco i vincitori. Riccardo Rossi (Firenze, 34 anni, dermatologo) ha scelto Mendeleev “perché ogni elemento della sua tavola periodica costituisce un anello di congiunzione tra il nostro corpo e il mondo esterno”.

Federico Ungaro (Roma, 33 anni, giornalista) ha invece dato la preferenza a Smith “per aver enucleato i concetti di base dell'economia capitalistica ed essere ancora oggi uno degli economisti più citati al mondo”.
Marco Sozzi (Cascina, Pisa, 39 anni, ricercatore universitario) ha votato Newton per aver “sistematizzato una descrizione della natura più longeva di chiunque altro con errori perdonabili”. Quanto a Dante, secondo Tommaso Detti (Firenze), “ha colto e fissato la bellezza della lingua italiana”.

Per Lamberto Oldrizzi (Verona, 50 anni, medico) Pasteur “ha contributo alla comprensione del meccanismo delle infezioni e alla lotta contro le stesse”. Infine, per Alessandro Corbelli (Verucchio, Rimini, 28 anni, consulente del lavoro), Francesco d’Assisi “è l'immagine più pura della fratellanza”.
Dante ha avuto la meglio su Shakespeare (secondo nelle preferenze del pubblico). Tra i votati per la Pace anche il poeta Omero, la Svizzera “per la sua neutralità” e Mozart perché “la sua musica ha contribuito alla diffusione del messaggio di pace fra i popoli”.

Nella sezione Economia votati pure il matematico Fibonacci, i consoli romani Caio e Tiberio Gracco “per aver distribuito le terre alla plebe”, e Benjamin Franklin per l’idea di risparmiare energia introducendo l'ora legale.
Senza storia la vittoria di Mendeleev nella Chimica, disciplina che ha avuto il maggior numero di segnalazioni. Le più curiose: Maria Giudea (per aver ideato la cottura a "bagnomaria") e Jacob Schweppe, l’inventore di una macchina per addizionare all'acqua l’anidride carbonica, che avrebbe dato il nome alla nota bibita.

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