Uno spettacolo per conoscere più a fondo il grande Odoardo Spadaro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 febbraio 2005 14:28
Uno spettacolo per conoscere più a fondo il grande Odoardo Spadaro

L'11 e 12 febbraio (ore 21) al teatro Puccini si svolgerà "Un bacione a Spadaro", due atti di e con Riccardo Marasco. L'evento, organizzato dalla Birba edizioni musicali col patrocinio del Comune di Firenze, è stato presentato stamani dall'assessore alle tradizioni popolari Eugenio Giani. "LA città - ha sottolineato l'assessore Giani è più che mai alla ricerca di ciò che esalta la fiorentinità. E questa iniziativa rappresenta un elemento importante. Come Amministrazione comunale abbaimo volentieri patrocinato questo evento che mi è stato proposto dagli amici del Puccini, perché merita attenzione per la riscoperta delle tradizioni popolari.

E' mia intenzione dar seguito a questa iniziativa con una rassegna di musica fiorentina e toscana, coordinata da Riccardo Marasco, e intitolata proprio a Odoardo Spadaro". "Un bacione a Spadaro" viene presentato da Riccardo Marasco nel 1991 al Teatro Le Laudi di Firenze e poi portato dallo stesso menestrello fiorentino nei più grandi teatri della Toscana nel 1993, raccogliendo uno strepitoso successo, tant'è che da quel momento Riccardo Marasco è considerato a Firenze come l'unico degno "erede" artistico di Spadaro.

Il primo tempo dello spettacolo ci proietta nella prima metà del Novecento e ci fa conoscere lo Spadaro di successo dei cafe-concerto, "il comico originale, corretto e aristocratico, che ha saputo portare nelle piccole scene un vero senso d'arte molto signorilmente", e allo stesso tempo un uomo di grande profondità, che aspira ad un successo "meno frivolo", teso a nuove mete che possano condurlo ad un successo definitivo, e lo trova sui palcosenici europei che non riescono però a staccarne il cuore dalla sua Firenze.

Il secondo tempo entra nel merito del rapporto tra Spadaro e la società del proprio tempo, il regime fascista, la censura, la guerra, fino ad arrivare a quell'Italia del dopoguerra in cui Spadaro è tagliato fuori come chansonnier, a quel tempo in cui "il mondo favoloso del vecchio varietà era scomparso per sempre. Da Roma, dove ormai per ristrettezze economiche vive in un monolocale di via del Tritone con la sua inseparabile moglie, manterrà vivo il legame con la sua Firenze tramite un nutrito rapporto epistolare con l'amico Vitali, che diviene appunto il filo conduttore di tutto lo spettacolo, come se Spadaro stesso si raccontasse al pubblico, e il Menestrello sul palco ne impersonasse il tramite e per un attimo l'effimera incarnazione.

La poliedricità di questo spettacolo, che raccoglie momenti di prosa comica, poesia, bel canto, e pure stornellate in un modo naturale e mai scontato come solo Marasco sa fare, riesce a far entrare lo spettatore al centro esatto dell'animo di Odoardo Spadaro, a conoscerlo di persona, dipingendo allo stesso tempo con decise pennellate il ritratto di una Firenze che fu, e che vive ancora nel cuore di chi l'ama. Il prezzo del biglietto è di 17 euro (esclusi diritti di prevendita).

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