Il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale che introduce importanti novità in Toscana nel settore dei beni culturali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2005 19:27
Il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale che introduce importanti novità in Toscana nel settore dei beni culturali

Firenze – La legge “Norme sul sistema regionale dei beni culturali”, approvata dal Consiglio regionale con il voto favorevole del centro sinistra e di Rifondazione Comunista e quello contrario di Forza Italia, fornisce strumenti per attivare un processo di maggiore autonomia, frutto della capacità di regione ed enti locali di “occupare” gli spazi resi giuridicamente disponibili dal Codice dei Beni Culturali sviluppando, contestualmente, la capacità delle istituzioni toscane di “fare sistema” nel settore dei beni culturali e del paesaggio.

L’assesto del sistema dei beni culturali, così come si manifesta attraverso il Codice, apre spazi rilevanti alle iniziative degli Enti locali ed alla cooperazione tra Stato e Regioni ed allarga i poteri regionali di tutela e valorizzazione, aumenta le funzioni in materia di beni librari, prevede ulteriori forme d`intesa speciali ed assegna alle Regioni la tutela dei beni paesaggistici.Tra i principi fondamentali contenuti nella legge la relazione del bene culturale con il contesto territoriale e la necessità di misure d’intervento congrue rispetto agli aspetti tecnici e finanziari.

Essenziale diventa anche sviluppare rapporti con le Università e con le altre istituzioni di elevato sapere tecnico e scientifico. La cooperazione e l’utilizzo degli accordi sono lo strumento fondamentale per la costruzione del sistema e per il suo costante adeguamento, ma sempre all’interno di un quadro di riferimento e di principi unitario. “ E’ una legge che apre nuove prospettive e individua percorsi attuativi lungo il complesso percorso dell’autonomia – ha ricordato Lucia Franchini (La Margherita), Presidente della Commissione Cultura, illustrando in aula il provvedimento - e la Regione Toscana si fa subito attiva nello svolgimento del ruolo che le spetta nel nuovo contesto legislativo.

Obiettivo primario: l’integrazione. Integrazione, innanzitutto, fra i vari aspetti di rilevanza del bene culturale ed anche con le politiche volte alla tutela del paesaggio”. “ Sono importanti anche le disposizioni sulla ricerca di accordi con l’Amministrazione statale per l’attribuzione alla Regione di ulteriori compiti – ha proseguito la Franchini - in particolare per quanto attiene alla tutela. E’ una politica tesa ad evitare la frammentazione del sistema e garantirne l’esercizio unitario, cooperando con comuni e province ed integrandosi anche con soggetti privati, singoli o associati”.

Il voto contrario alla legge da parte di Forza Italia è stato motivato da Jacopo Ferri (FI) ritenendo che, anche in questo caso, la Regione Toscana ha fretta di legiferare ed intervenire nel settore dei beni culturali superando le proprie competenze specifiche, entrando volutamente in conflitto e contrasto con lo Stato. (RF)

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