Perché gli italiani amano le medicine non convenzionali?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2004 13:55
Perché gli italiani amano le medicine non convenzionali?

Carrara – Perché mai in Italia oltre il 32% della popolazione preferisce le nuove terapie alla medicina tradizionale? Che cosa ci attrae? Quali suggestioni o certezze? E con quali risultati?
E’ per esplorare questo universo sconosciuto che un equipe di specialisti lancia ora un sondaggio nel quadro di Erbexpo, il salone delle erbe e delle medicine complementari, termalismo, cosmetica naturale e nutrizione, la cui terza edizione è in programma a CarraraFiere dal 18 al 20 febbraio 2005.
L’equipe in questione coincide con il comitato scientifico della rassegna, presieduto dal professor Benigno Passagrilli, romano, odontoiatra, esperto di medicine complementari e psicomorfosomatica.

Ne fanno parte il tossicologo Antonio Bianchi, docente all’Università di Milano, Alberto Foletti, presidente dell’Associazione italiana della Terapia di Informazione Bio- fisica, lo psicoterapeuta Marco Lombardozzi, presidente dell’Osservatorio Nazionale Medicine non Convenzionali (Fondazione Silone) e della Federazione Italiana Medici Omeopatici, Elio Rossi, direttore dell’Ambulatorio di Medicina Omeopatica della AUSL 2 di Lucca, e Osvaldo Sponzilli, docente di Agopuntura all’università romana di Tor Vergata, e Carlo Tonarelli, neonatologo all'Istituto Gaslini di Genova.
In tema di medicine complementari c’è in effetti di che perdere il filo: omeopatia, agopuntura, omotossicologia, fitoterapia, aiurvedica, naturopatia, tecniche manipolative, kiropratica, osteopatia, posturologia, pranoterapia, reiki, pranikiling, shiatzu.

Aumenta l’offerta di tecniche, aumentano gli italiani che ne fanno uso per le patologie più diverse e aumentano gli operatori (oltre 30 mila) che in mancanza di una legislazione adeguata che identifichi percorsi formativi ed ambiti di azione, purtroppo, lascia spazio anche a infidi praticoni e presunti guru da cui guardarsi. Una materia complessa su cui il Parlamento da anni sta cercando di far ordine.
Il modulo per il sondaggio è stato spedito in questi giorni per posta elettronica a una mailing list di molte decine di migliaia di persone.

Chiunque lo può in ogni caso compilare collegandosi al sito http://web.carrarafiere.com/erbexpo/sond/sond.asp. E’ un questionario semplice, immediato e anonimo. Sette domande sull’età, la professione, l’uso e la conoscenza di medicine complementari, il grado di soddisfazione. Con un obiettivo: accertare, attraverso un campione vasto, dunque statisticamente attendibile, l’atteggiamento delle famiglie.
“Bastano pochi istanti”, dice Passagrilli, “ma i risultati saranno determinanti per saperne di più.

A febbraio saranno presentati in anteprima a un gruppo di parlamentari sensibili al problema e successivamente illustrati nel dettaglio durante Erbexpo a Carrara.
Perché un questionario on line? Lo spiega Paris Mazzanti, direttore generale di Carrara Fiere che organizza Erbexpo: “Il professor Passagrilli intende approfondire gli aspetti scientifici della questione”, dice, “Noi cercheremo invece di coglierne l’aspetto che più riguarda il marketing. Ossia cercheremo di capire meglio le motivazioni di un target ancora indistinto, attratto da questo tipo di medicina, che ha individuato in Erbexpo un appuntamento di carattere scientifico e non solo promozionale”.

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