Scavalco Rifredi-Castello: la Commissione Via lo ha bocciato
Lunedi' sera a Castello assemblea pubblica organizzata da

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2004 23:12
Scavalco Rifredi-Castello: la Commissione Via lo ha bocciato<BR>Lunedi' sera a Castello assemblea pubblica organizzata da

I cittadini possono stare tranquilli: lo scavalco dell’Alta Velocità tra Rifredi e Castello, non si farà. Almeno finchè il Ministero dell’Ambiente non avrà tutte le garanzie necessarie per la tutela ambientale, acustica, viaria della zona.
Ieri infatti a Roma si è riunita la Commissione di coordinamento della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) che fa capo al Ministero dell’Ambiente, in funzione della plenaria che si terrà il 20 dicembre, legata alla conferenza dei servizi che avrebbe proprio dovuto dare il via allo scavalco.
La Commissione ha di fatto bloccato di nuovo l’inizio della realizzazione dello scavalco dell’Alta Velocità Rifredi-Castello.

La Commissione non ha reputato che fossero sufficienti le argomentazioni che erano state addotte in seguito ai chiarimenti richiesti già in passato su alcuni punti non chiari dell’intervento.
In particolare la Commissione ha bocciato lo scavalco per l’impatto che i lavori avranno sulla falda idrica e il connesso rischio idrogeologico.
Non sono state ritenute esaustive anche le risposte relative all’inquinamento acustico e all’impatto sulla viabilità della zona.

"D’altra parte -commenta Gaia Checcucci, Consigliere comunale di An- come da sempre sosteniamo, si tratterà di cambiamenti che sconvolgeranno in ambedue i casi profondamente l’equilibrio di tutta la zona.
Il Ministero, inoltre, non ha ritenuto sufficienti le risposte sui movimenti di terra: questo scavalco comporterà infatti il movimento di circa 300 mila metri cubi di terra.

Gli enti interessati alla sua realizzazione, hanno assicurato che questa quantità enorme di materiale sarà portata, nella sua parte riutilizzabile, all’Interporto, per il resto in discarica. La Commissione però vuole sapere con maggiore dettaglio quali sono i quantitativi che andranno in discarica, se sono inquinati e se la discarica stessa è in grado di ricevere tali quantità di terra.
C’è da rilevare come, ancora una volta, la Commissione e il Ministero si stiano facendo carico dell’impatto ambientale, di uno sviluppo realmente sostenibile rispetto ad una zona già fortemente penalizzata dal punto di vista strutturale, e della salute dei cittadini.

Fosse stato per il Comune, invece, probabilmente lo scavalco sarebbe stato realizzato comunque. Menomale che c’è il Ministero a difendere le legittime istanze dei cittadini e di quanti tengono alla salute e all’ambiente.
Questa notizia può tranquillizzare anche Rifondazione in occasione dell’assemblea pubblica di lunedì sera per parlare dell’impatto ambientale dello scavalco in vista della sua approvazione mercoledì alla conferenza dei servizi. Lo scavalco non sarà approvato perché mancano ancora risposte sotto il punto di vista ambientale.

Deve piuttosto preoccupare la disinvoltura con cui questa amministrazione comunale porta avanti scelte che impattano fortemente sul territorio senza prendere le contomisure adeguate e senza dare le adeguate garanzie".
Argomentazioni inconsistenti sul piano dei contenuti tecnici. E' questa replica dell'assessore all'urbanistica Gianni Biagi alle dichiarazioni della consigliera comunale di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci.
"Si tratta di argomentazioni inconsistenti sul piano tecnico - attacca l'assessore Biagi - e rappresentano le posizioni di chi, sconfitto alle elezioni, tenta una inutile operazione politica di accreditamento nei confronti della città.

Non voglio credere - aggiunge l'assessore - che vi sia un uso politico delle strutture tecniche del Ministero dell'Ambiente così come lasciano trasparire le dichiarazioni della consigliera Checcucci". Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, l'assessore Biagi precisa che "le soluzioni individuate per risolvere le questioni aperte sono altamente qualificate e tali da garantire tutte le condizioni di tranquillità dei cittadini nel corso della realizzazione dell'opera". "Auspico che la questione si risolva in tempi rapidi nell'interesse generale della città - conclude l'assessore Biagi -.

Una città che sta lavorando per adeguare le sue dotazioni infrastrutturali".

Assemblea pubblica sull'alta velocità
"Inquinamento dell'aria, rumore, traffico, rischio idrogeologico a CastelLo-Rifredi" è il titolo dell'assemblea pubblica organizzata dai gruppi consiliari "Unaltracittà/Unaltromondo" e Rifondazione Comunista che si terrà alle 21.00 di lunedì prossimo alla Casa del Popolo di Castello, in via Reginaldo Giuliani 374. «E' del tutto insufficinete l'informazione ai cittadini di Castello-Rifredi sui progetti dell'Alta Velocità ferroviaria che viene approvata in questi mesi - hanno sottolineato Monica Sgherri e Ornella De Zordo - nelle assemblee della "partecipazione" non si è mai parlato del cosiddetto "scavalco ferroviario" e dell'impatto ambientale che avranno i cantieri ferroviari a Castello, Rifredi, come a Firenze Nova.

Eppure il prossimo mercoledì a Roma sarà definitivamente approvato lo "scavalco" in conferenza dei servizi, ma non sono stati informati i cittadini che saranno interessati dall'impatto del cantiere stesso». «Con questa assemblea - hanno proseguito - vogliamo garantire una prima occasione di informazione e di dialogo con gli abitanti di un quartiere che più di altri soffrirà della futura apertura dei cantieri dell'Alta Velocità Ferroviaria». «In consiglio comunale 'Unaltracittà/unaltromondo' e Rifondazione Comunista hanno espresso il loro voto contrario al progetto dello scavalco ferroviario di Castello-Rifredi - hanno aggiunto De Zordo e Sgherri - perchè, come è stato accertato dalla "valutazione di impatto ambientale", il cantiere avrà un notevole impatto ambientale, idrogeologico e atmosferico».

«Sono forti le preoccupazioni - hanno concluso le due consigliere - per l'impatto con la falda sottorranea e per le considerevoli emissioni delle polveri sottilili, il cosiddetto PM10, oltre ai probabili ingorghi dovuti al trasporto ogni giorno su centinaia di camion dei materiali da costruzione e anche di scavo, fra il cantiere e la stazione ferroviaria di Castello, passando fra strade molto trafficate come via Sestese e viale XI Agosto».

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