C'e' un rischio criminalita' organizzata dietro al fenomeno del doping

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2004 01:21
C'e' un rischio criminalita' organizzata dietro al fenomeno del doping

E' l'avvertimento lanciato dal procuratore generale di Torino Giancarlo Caselli, intervenuto oggi a Firenze ad un convegno di "Libera".
La carovana nazionale antimafia si è fermata questa mattina a Firenze per informare i giovani. Erano presenti oltre 500 studenti, su un tema di attualità: "Doping? No grazie". Nel Salone dei Cinquecento, si è parlato del doping, e della sua diffusione in tutti gli sport, anche nelle categorie pre agonistiche adolescenziali. La riflessione, rivolta ai ragazzi, è stata sulla commercializzazione delle sostanze dopanti, prevalentemente in mano alla criminalità organizzata, e che sta diventando attualmente uno dei traffici privilegiati delle associazioni mafiose, in virtù delle ampie prospettive di guadagno.
Il magistrato si e' riferito in particolare ad alcune esperienze nel capoluogo piemontese e che riguardano le iniziative del Gruppo Abele, della rivista Narcomafie e della stessa associazione Libera sul fenomeno doping.

Un fenomeno del quale - ha rilevato - "si vedono le ricadute negativissime, specie sui giovani, e la possibilita', che appaiono concretamente praticate, di inserimento da parte del crimine organizzato in questo settore, ritenuto un mezzo per accumulare denaro illecito, rovinando molte esistenze". A giudizio di Caselli, la lotta al doping "per via giudiziaria e' importante e, a volte, decisiva". Ma "da sola non basta: perche' tale lotta sia efficace davvero ha bisogno - ha concluso - di una risposta articolata portata avanti su vari piani e in varie forme da parte di quei settori della societa' che vengono coinvolti nel problema".


Il convegno di quest mattina è il primo passo, di un progetto più ampio, rivolto alle scuole fiorentine.
"Attraverso il progetto "Doping? No grazie" - ha spiegato l'assessore alla pubblica istruzione del Comune di Firenze - ci prefiguriamo il compito di intervenire nelle scuole per dare uno strumento di conoscenza ai giovani, affinché possano capire meglio i rischi e i pericoli che arrivano dall'utilizzo di sostanze dopanti. Non solo. Devono essere informati che è proprio attraverso questo mercato illegale che si arricchiscono le mafie".

Un mercato, sempre più in crescita. "In Italia il mercato di farmaci a valenza doping - ha detto Massimo Batoni, dell'Associazione Libera - cresce del 30% annuo, e movimenta nel mondo circa 4 miliardi di euro. Parliamo dell' l'Epo, simbolo del doping, che è arrivato ad essere il secondo farmaco più diffuso nel mondo". L'Asl 10, in collaborazione con l'associazione "Libera" ha effettuato una ricerca sul fenomeno doping attraverso un questionario, su di un campione di 446 studenti , tra i 14 e i 18 anni, delle scuole medie superiori.

Tra le varie domande rivolte, da segnalare le "informazioni sul doping": il 77% ha avuto informazioni sul doping, ma cambia la percentuale, (il 65% non lo sa) quando viene chiesto loro quali sono le sostanze dopanti. Tra i dati emersi circa le informazioni risultano che 210 ragazzi ne hanno ricevute dalla scuola, 149 dagli allenatori. Fra le domande ti è mai stato consigliato, ha risposto sì il 4%, mentre sull'assunzione di doping, sicuro di non essere scoperto ma di migliorare, risponde sì il 9% (33 soggetti di cui 31 maschi).

"Parte da qui - ha sottolineato l'assessore - dalla presentazione del progetto ai ragazzi, il nostro cammino, che continuerà nelle scuole con altre iniziative. Il nostro impegno sarà comunque di lavorare sui valori positivi dello sport, come la solidarietà, la partecipazione, la non competitività e lo sport come benessere". "L'incontro di stamani - ha detto Giancarlo Caselli, procuratore della Repubblica di Torino - vuole informare sulle dimensioni economico e sociali del fenomeno del doping.

La sua diffusione, che si inserisce negli stessi canali illegali delle droghe pesanti, implica l'esistenza di investimenti gestiti dalla criminalità organizzata. Quindi, è importante lavorare sul versante della legalità e dell'antimafia, che ha, tra gli obiettivi un po' più di felicità: perché legalità significa una maggiore speranza di essere felici e liberi". Erano presenti all'incontro, tra gli altri, il Sindaco di Corleone, Pippo Cipriani, Lorenzo Liverani responsabile di medicina sportiva della Asl 10 di Firenze, Verter Tursi vicepresidente nazionale Uisp, Gianni De Magistris dell'associazione sportiva Fiorentina Nuoto.

Il progetto "Doping? No grazie" è promosso dalla Uisp regionale della Toscana, dal Comune di Firenze - assessorato alla pubblica istruzione, insieme ad altri comuni, Libera Toscana, Arci Toscana, Fiorentina Calcio, Rari Nantes Florentia, Fiorentina Nuoto, Istituti scolastici e Unicoop.

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