Spente le candeline del primo decennale, come ogni anno ad autunno, riparte la rassegna jazzistica organizzata dal Circolo Ass.ne Vie Nuove di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2004 16:19
Spente le candeline del primo decennale, come ogni anno ad autunno, riparte la rassegna jazzistica organizzata dal Circolo Ass.ne Vie Nuove di Firenze

Anche questa XI° edizione prevede più di venti live che si svolgeranno, come da tradizione, il sabato sera. Lo start-up è fissato straordinariamente per venerdì 5 Novembre con il maestro della tromba Enrico Rava, che inaugurerà questa nuova stagione con una due giorni di fuoco insieme agli Under 21 (ven 5 e sab 6 nov. Ingresso riservato ai soci ARCI/UISP), suo nuovissimo quintetto, nel quale militano quattro tra i più importanti e giovani talenti della scena made in Italy: Giovanni Guidi al piano, Francesco Bigoni al sax, Emanuele Maniscalco alla batteria e Giulio Corini al contrabbasso.

Un ritorno, quello di Rava nell'ambiente del Club, da lunghi anni atteso in Toscana, che si preannuncia già come un evento imperdibile. Due giorni di grande jazz: stessa formazione ma programma musicale ovviamente diversificato, per permettere ai super fan del maestro di poter partecipare ad entrambi i set.

La scelta di coinvolgere per questo nuovo esordio Enrico Rava ha indubbiamente una duplice valenza. Da una parte la seduzione del ritorno di uno dei senatori del Jazz Made in Italy in quella che sarà per il Jazz una nuova "Era", quella senza fumo!! (Gli infuocati set dal vivo di una volta, caratterizzati dalle tipiche atmosfere fumose, rimarranno ormai solo un ricordo); dall’altra il fatto che, ripercorrendo le scelte fatte in questi anni di alternare i grandi nomi del firmamento jazz alla crescente schiera di nuove e giovani stelle, Under 21 di Enrico Rava è in questo senso l’evento più simbolico in assoluto che riassume in sè questa affascinante unione.

Nelle successive settimane avremo il ritorno (sab 13 novembre) del SONIC TRIO guidato dal pianista Stefano Battaglia (concerto che a causa delle fitte nevicate del marzo scorso fu annullato all'ultimo momento); il progetto NEW CHALLENGE sarà di scena invece sabato 20: trio di straordinario impatto che vede tre firme d'eccezione quali Gene Jackson alla batteria, il giovane astro del contrabbasso Gianluca Renzi e il pianista di Philadelphia Edward Simon, per quindici anni al fianco di Bobby Watson e Terence Blanchard, col quale ha lavorato alla maggiorparte delle musiche dei film di Spike Lee.

Sabato 27 ci sarà il ritorno del pianista friulano Cojaniz, già nostro acclamatissimo ospite nell'ambito della rassegna dedicata a T. Monk. Quest'anno proporrà il suo "antico" QUARTETTO ALEA, recentemente ricostituitosi, nel quale spicca Giancarlo Schiaffini, storico trombonista della scena internazionale e membro dell' Italian Instabile Orchestra, artista con genialità e inventiva assolutamente fuori dalla norma. Anche il mese di Dicembre si apre con un applaudito ritorno, quello del trombettista FABIO MORGERA(sab 4 Dic) che ha recentemente inciso un cd insieme ad un gruppo di Djs Newyorkesi dimostrando ancora una volta la sua onnivora e curiosa voglia di fare musica affrontando anche le sonorità Hip-Pop.

Insieme a Manzi alla batteria e a Papadia all'Hammond, presenterà una sua personale rilettura del repertorio Hard Bop & Blues. Sabato 11 Dicembre FURIO DI CASTRI & GIANLUCA PETRELLA presenteranno a Firenze la loro nuova fatica discografica intitolata Under Construction. "Un concerto dove si ride, ci si commuove e ogni tanto si trattiene il fiato". Da Ornette Coleman a Frank Zappa i due artisti (trombone, contrabbasso ed elettronica) firmeranno un'acrobatica e affascinante performance. Chiusura del 2004 con la nuova esibizione degli AIRES TANGO, guidati dal sassofonista argentino Javier Girotto, che sabato 18 Dicembre presenterà Escenas Argentinas, un ritratto musicale del proprio paese di origine che affronta scenari lontani e sentiti omaggi a figure come il Che ed Evita Peròn attraverso sue personali musiche originali.

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Fuori dal panorama della musica commerciale, Pinocchio si è sempre mosso all’interno di quella che è stata sciaguratamente ribattezzata musica "extra-colta".

Con una particolare attenzione dedicata ai giovani talenti del nostro paese, Pinocchio ha spesso anticipato tutti dando a suo tempo molto spazio ad artisti quali Stefano Bollani, Fabrizio Bosso, Sergio Cammariere, Stefano Di Battista, Louis Sclavis e molti altri ancora. Non solo comunque un trampolino di lancio; Pinocchio si è dimostrato negli anni un importante palcoscenico proprio per la tutela del patrimonio artistico made in Italy che lo ha sempre distinto, diventando per questo anche un’ambitissima vetrina per il valore che ogni volta si è cercato di dare ai progetti che vi hanno circuitato.

L’entusiasmo del pubblico di fronte alle proposte passate e la crescente attenzione mediatica per questa "piccola-grande" rassegna ha permesso che la stessa durasse negli anni invariata come propositi: la promozione di inediti progetti di musica jazz e dintorni, piccole o grandi firme non interessa, purchè sia sempre la musica in primo piano. Una promozione culturale che il Circolo Vie Nuove ha difeso negli anni, garantendo in cartellone prestigiosi eventi a piccole cifre, permettendo a tutti di partecipare ed incontrare nell’intimo ambiente del club anche nomi e personaggi che siamo soliti ascoltare in teatro.

Le passate collaborazioni, da quella col C.A.M (centro attività musicali) a quelle con Eventi Music Pool; dalla rassegna dedicata a Thelonious Monk, costruita insieme al Teatro Metastasio di Prato, alla consolidata partnership con altri spazi su territorio nazionale, hanno permesso a Vie Nuove di mantenere ad alto livello il dinamismo e la qualità delle proposte. Pinocchio, sempre in pressochè totale indipendenza, camminando come si suol dire "con le proprie gambe" (evidentemente tenendo sempre presente il giusto equilibrio tra proposte artistiche e bilancio), rappresenta da ormai più di dieci anni, grazie ai notevoli sforzi dell’Associazione che lo ha sostenuto, un caso a parte nello scenario toscano degli spazi dedicati alla musica dal vivo.

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