Migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione regionale di stamattina contro il Ddl Moratti e contro i tagli all'Istruzione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2004 15:19
Migliaia di persone hanno partecipato alla manifestazione regionale di stamattina contro il Ddl Moratti e contro i tagli all'Istruzione

Pesanti disagi per il traffico in centro oggi a Firenze a causa della manifestazione di docenti, studenti e lavoratori delle universita' della Toscana contro la riforma Moratti. Ieri a Pisa lezione tra i turisti incuriositi in Piazza dei Miracoli sotto la Torre pendente. E’ l’ultima protesta messa in atto dall’Università contro la riforma Moratti.
Un corteo, quello fiorentino di oggi, a cui hanno partecipato oltre 5.000 persone, partito da piazza San Marco dirigendosi verso il centro della citta'.

In testa un grosso striscione con la scritta ''Gli atenei toscani per l'universita' di tutti, contro il ddl Moratti''. In fondo gli studenti delle scuole superiori fiorentine.
Una mozione che «impegna il sindaco a manifestare al Ministro Moratti la situazione di grave sofferenza dell'università e di manifestare al governo la necessità di predisporre strumenti di pianificazione atti ad aggiornare i fondi nazionali di finanziamento per l'ateneo» è stata approvata questa mattina dalla commissione cultura e istruzione, presieduta da Dario Nardella, con i voti del centrosinistra e di Rifondazione Comunista.

Il documento chiede inoltre a Domenici di «manifestare l'attenzione e la preoccupazione del Comune nelle sedi opportune a livello cittadino e ad intraprendere iniziative in tale direzione». «Durante l'audizione di questa mattina - ha spiegato Nardella - il rettore ha inoltre condiviso le nostre perplessità sul disegno di legge del Ministro Moratti per la riforma dello stato giuridico dei docenti aggiungendo che non è possibile discuterlo e approvarlo se non dopo il varo della legge finanziaria 2005 con l'impegno del governo a introdurre misure di finanziamento.

Marinelli ha precisato che è in corso un confronto con il governo e che ci sono buone possibilità di intesa per lo sblocco delle assunzioni e per il pagamento degli stipendi arretrati. Il rettore ha comunque criticato le proposte del governo sul trattamento dei ricercatori, non abbastanza valorizzati e posti di fronte al rischio di eccessiva precarizzazione». «Quanto ai problemi sorti nelle ultime settimane al polo di Novoli - ha aggiunto il presidente della commissione cultura - Marinelli ha garantito che l'ateneo interverrà prontamente auspicando una collaborazione con l'amministrazione comunale.

Infine, il rettore ha affrontato il tema della riforma dello statuto dell'ateneo, sulle cui modifiche si dovranno pronunciare le facoltà e i dipartimenti, prevedendone l'approvazione definitiva entro il 2005. Commissione e rettore hanno concordato sul rafforzamento della collaborazione tra Comune e università pur nel rispetto delle relative autonomie».
Un consiglio comunale straordinario sulla situazione dell'università da tenersi entro la fine di novembre. La richiesta è stata rilanciata dal consigliere dei DS Dario Nardella e dalla consigliera della Margherita Rosa Maria Di Giorgi che questa mattina, con gli altri componenti della commissione cultura, hanno incontrato il rettore dell'ateneo fiorentino Augusto Marinelli.

«L'università - hanno spiegato Nardella e Di Giorgi - deve essere maggiormente coinvolta nelle iniziative strategiche città. E' importante che il patrimonio delle competenze scientifiche presenti a Firenze venga utilizzato dalla nostre amministrazioni e diventi strumento di sviluppo per tutto il territorio. L'amministrazione comunale deve diventare interlocutore attivo dell'ateneo, cercando di mettere a disposizione le infrastrutture necessarie per il consolidamento e lo sviluppo dei due poli di Sesto e Novoli, dai trasporti al verde pubblico delle aree, ai servizi per gli studenti.

Parlare di tutto questo in consiglio comunale servirà a riportare al centro dell'attenzione tutti i problemi del nostro ateneo». II due esponenti della maggioranza sono anche intervenuti sulla riforma dell'università: «condanniamo nel modo più assoluto il disegno di legge del Ministro Moratti - hanno detto Nardella e Di Giorgi - si tratta di un pasticcio di quelli che il Ministro è abituato a fare come nel caso della riforma del consiglio nazionale delle ricerche. Anzitutto diciamo no all'equiparazione fra tempo pieno e tempo parziale per i professori: questo causerà un disimpegno nella docenza per coloro che sceglieranno, a parità di stipendio, sia di insegnare che di svolgere la libera professione.

Siamo contrari ad una riforma, che togliendo fondi, smantella la ricerca pubblica destinandola ad una mercificazione controllata solo dagli interessi dei privati. Diciamo anche no alla mortificazione del ruolo dei ricercatori: con l'introduzione dei contratti a termine di durata massima di otto anni inoltre, si aggiungerà la molla della precarizzazione ai già molti motivi che spingono i migliori ricercatori italiani a cercare impiego all'estero».

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