Software open source per gli uffici comunali: mozione sottoscritta da nove consiglieri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 ottobre 2004 23:17
Software <I>open source</I> per gli uffici comunali: mozione sottoscritta da nove consiglieri

Una mozione che invita l'amministrazione a «introdurre software da ufficio "open source"» è stata presentata da Luca Pettini, Nicola Rotondaro, Lorenzo Marzullo (Comunisti Italiani), Daniele Baruzzi, Michele Morrocchi e Gregorio Malavolti (DS), Ornella De Zordo ("Unaltracittà/unaltromondo"), Monica Sgherri (Rifondazione Comunista) e Gianni Varrasi (Verdi). Nella passata legislatura il consiglio comunale approvò un documento analogo che chiedeva «l'introduzione e l'espansione di "software libero" nella pubblica amministrazione».

«Negli ultimi anni - sottolineano i firmatari della mozione - è stato introdotto software da ufficio, elaboratori testi, fogli di calcolo, programmi di navigazione in rete e di gestione della posta elettronica, "open source" e gratuito che, oltre a poter essere utilizzato con il sistema operativo Linux, può essere utilizzato anche su computer che utilizzano "Microsoft Windows". Tale software, dal punto di vista operativo e funzionale non differisce dai più comuni pacchetti a pagamento, garantendo anche la medesima facilità di utilizzo».

«Questo software - prosegue il documento - è largamente compatibile con quello proprietario e presenta funzionalità aggiuntive, come ad esempio la capacità di produrre documenti ed il passaggio dal software libero a quello proprietario attualmente in uso, può essere effettuata con un minimo, spesso nullo, sforzo di In particolare si invita l'amministrazione «a sostituire già da ora e progressivamente il software da ufficio proprietario per il sistema operativo Microsoft Windows, basato su costose licenze, con prodotti analoghi, sempre operanti su Microsoft Windows, ma gratuiti e "open source" e «a prevedere dal prossimo bilancio l'utilizzo di parte delle somme risparmiate per la formazione del personale all'utilizzo di questo software».

Con una interrogazione, invece, da Rotondaro, Pettini, Marzullo Baruzzi, Morrocchi, Malavolti, Fusi, De Zordo, Sgherri, Varrasi vogliono conoscere «attuazione e esiti dello studio di fattibilità richiesto dala mozione approvata nel 2001». (fn)

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