Sgombero di via dell'Oriulo: interviene Sgherri (Rifondazione).
L'assessore Coggiola incontra la famiglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2004 17:27
Sgombero di via dell'Oriulo: interviene Sgherri (Rifondazione).<br>L'assessore Coggiola incontra la famiglia

«Il programmato sfratto per questa mattina della famiglia in via dell'Oriolo rivela la totale inadeguatezza dell'amministrazione comunale ad affrontare l'emergenza sociale ed abitativa. La sospensione accordata dall'assessore alla casa è tardiva e faticosa la perché tutta la vicenda andava presa per tempo prima ancora che la situazione familiare precipitasse». Lo hanno detto la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri e Stefania Ferretti, segreteria nazionale dell' "Unione Inquilini".

«Probabilmente - hanno sottolineato - se ci fosse stata una commissione comunale casa, cancellata nel precedente mandato amministrativo, non saremmo arrivati a questo livello di sofferenza della famiglia, di parzialità se non inesattezza della pratica burocratica nonché di dispendio di tempo ed energie sia degli uffici ma anche di quelle associazioni che hanno offerto solidarietà e competenza alla famiglia. La vicenda di questa mattina - hanno aggiunto Sgherri e Ferretti - è l'emblema di come sia facile a volte precipitare in uno stato di totale bisogno partendo invece da una condizione di parziale benessere.

Una famiglia che si stava pagando una casa comprata con il mutuo, un reddito sicuro che consentiva di aiutare anche altri componenti della famiglia allargata in difficoltà. Un male inesorabile e di conseguenza la velocissima morte del capofamiglia fa sparire l'unico reddito certo che stabilizzava la situazione economica di tutti. La banca, che a fronte di questa nuova e insorgente situazione di difficoltà si riappropria della casa, e di conseguenza il tentativo disperato di salvare e riorganizzare quello che rimaneva della famiglia.

Così la madre e le due figlie vanno ad abitare dalla nonna assegnataria di un minuscolo alloggio pubblico. La nonna muore e per soli pochissimi mesi, due o tre, non riescono a maturare i tempi previsti per diventare assegnatarie regolari. Da qui nasce la definizione burocratica di occupante senza titolo». «Questa situazione, come per altri casi - sostengono la capogruppo di Rifondazione Comunista e la segretaria dell'"Unione Inquilini"- richiederebbe metodo nell'intervento e un forte coordinamento tra i diversi settori sociali, casa economico e certamente un sistema di paracadute avrebbe evitato prima forse la perdita della casa e in seguito tante angosce e preoccupazioni oltre a un lavoro snervante delle associazioni "Movimento della Casa", "Unione Inquilini" e associazioni del volontariato che hanno accompagnato in solidarietà questa famiglia.

Questa premessa serve per dire che è positivo che questa mattina sia arrivata la sospensione ma è necessario ed urgente che venga avviato un tavolo unitario con tutte le componenti chiamate in causa (servizi sociali, assessorato, uffici vari, sindacati di rappresentanza) per delineare il percorso che porti all'uscita della crisi. Abbiamo verificato - hanno concluso - che alcuni passaggi burocratici portano ad una ricostruzione della vicenda con una morosità che risalirebbe all'inizio degli anni '90.

A chi ha accompagnato queste persone risulta una irregolarità di poco oltre un anno, tra l'altro derivata anche dalla precipitazione economica familiare e pertanto non colposa come emergerebbe invece dagli uffici. Come è possibile che avvengano errori del genere? come può un cittadino difendersi da solo di fronte a questa selva di interpretazioni, usi e costumi e ricostruzioni lenitive della propria dignità? Una famiglia colpita così gravemente si è trovata a doversi difendere non solo dalla difficoltà dell'oggi ma anche dagli eventi riguardanti i parenti deceduti.

Fortunatamente la persona defunta era talmente ordinata che la famiglia ha potuto ritrovare i bollettini di pagamento dell'affitto di 15 anni».Intanto è prevista una riunione in programma il prossimo 23 settembre per verificare la certezza del piano di rientro della morosità. In caso contrario verrà proceduto allo sgombero. E' quanto stabilito dall'assessore alla casa Paolo Coggiola, che stamani ha inviato una lettera alle signore Marzia Mecocci e Claudia D'Agnone, in relazione al rilascio dell'appartamento di proprietà comunale di via dell'Oriuolo per il quale oggi non è stato eseguito il programmato sgombero.

Questo il contenuto della lettera: "In relazione al rilascio dell'immobile in oggetto, tenuto conto della documentazione presentata, della relazione della Responsabile del Siast numero 1, nonchè del versamento da lei fatto in conto alla morosità pregressa, convoco una riunione il giorno 23 settembre per definire la questione. Avverto comunque che se non sarà definito con certezza un piano di rientro delle morosità e qualora la Commissione Sociale ritenesse di non dover intervenire si procederà al rilascio forzoso dell'immobile".(mr)

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