Potenziamento dell'aeroporto fiorentino: interviene Alleanza Nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2004 12:18
Potenziamento dell'aeroporto fiorentino: interviene Alleanza Nazionale

«Il nuovo master plan al Ministero dell'Ambiente non risulta che esista e francamente non comprendiamo le difficoltà di iniziare a dare concreta attuazione al potenziamento dell'aeroporto, in conformità del progetto che ha ricevuto la valutazione di impatto ambientale dal Ministero». E' quanto hanno dichiarato l'onorevole di Alleanza Nazionale Riccardo Migliori e la consigliera Gaia Checcucci. «Prima, con il precedente Governo - hanno spiegato - il potenziamento di Peretola non era all'ordine del giorno tant'è che la commissione di valutazione di impatto ambientale della scorsa legislatura aveva messo da parte l'aeroporto di Firenze.

Con questo Governo e con il Ministro Matteoli, dopo soli due anni, la VIA è arrivata e non ci sono più ostacoli a livello nazionale; tutto è nelle mani della società ADF spa, dei soci e della reale volontà di questa maggioranza politica di potenziare lo scalo fiorentino, a cominciare dalla pista di rullaggio. Le istituzioni locali la smettano di nascondersi dietro falsi problemi per confondere le idee e per non dire che i problemi sono tutti di ordine politico partitico e poco hanno a che fare gli aspetti tecnici che sono emersi in questi giorni sulla stampa locale.

Le prescrizioni del Governo - hanno aggiunto Migliori e Checcucci - riguardano il rumore, la tutela delle abitazioni della zona, la sicurezza dei voli che rasentano l'autostrada, la barriera acustica lungo la pista di rullaggio per proteggere abitazioni e uffici. Sono prescrizioni specifiche non per Peretola, ma per gli aeroporti in generale in rapporto con il contesto con cui si trovano a convivere. Sono prescrizioni uguali, ad esempio, agli aeroporti di Bergamo e Catania: in queste due realtà il potenziamento dei rispettivi aeroporti è già iniziato.

È chiaro: per conciliare lo sviluppo dell'aeroporto con la salute dei cittadini sono necessari investimenti importanti da parte di Adf, ma non se ne può certo dare la colpa alle prescrizioni dell'apposita commisione che deve tutelare gli abitati vicino e la sicurezza. La questione ambientale, dunque, è un falso problema essendo già tutelata dalle prescrizioni di legge che prevedono anche la possibilità del parziale interramento dell'autostrada. La verità è che la maggioranza a Firenze e nella Piana sta confondendo le idee alla gente.

Siano chiari su cosa intendono fare per Peretola: lo sviluppo dell'aeroporto e la sua messa in sicurezza sono necessari per il futuro di tutta l'area metropolitana» «Nel calendario delle audizioni alla commissione controllo - ha spiegato la neo presidente Gaia Checcucci - sarà opportuno anche sentire i vertici della società che gestisce lo scalo fiorentino. Più che altro occorre mettere a fuoco quali siano le vere cause per le quali si sta profilando un nuovo stop su Peretola. La valutazione di impatto ambientale ha previsto prescrizioni conformi a ciò che chiede la normativa a tutela della salute dei cittadini e della sicurezza dello scalo.

Ma ADF vuole investire o no? Cosa significa il ventilato nuovo masterplan, cosa prevede e che grado di ufficialità riveste visto che non è neanche stato inoltrato al Ministero? Cosa ne sarà del vecchio progetto, soprattutto perchè non mettere mano subito alla pista di rullaggio? Iniziare da capo significa una nuova procedura di VIA e tempi più lunghi. Perchè non si procede a dare attuazione al progetto che ha avuto il via libera dal Ministero?». (mr)

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