La stagione teatrale 2004-2005 del Teatro Manzoni di Pistoia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2004 16:48
La stagione teatrale 2004-2005 del Teatro Manzoni di Pistoia

Il cartellone, messo a punto dalla direttrice artistica dell’Associazione Teatrale Pistoiese, Cristina Pezzoli, alterna classici della tradizione teatrale – Eduardo De Filippo, Carlo Goldoni – ad autori internazionali – Neil Simon, Alan Ayckbourn, John Patrick Shanley – pur continuando sul filo della nuova drammaturgia italiana – Peppino Mazzotta, Barbara Petrini e Giampiero Rappa – che fa da cornice a proposte teatrali molto interessanti – Cara professoressa di Liudmila Razumovskaja (Ubu 2003 “miglior novità straniera”), Iniziali: BCGLF di Giovanni Lindo Ferretti e Giorgio Barberio Corsetti.
Come sempre, il cartellone si suddivide nelle tradizionali sezioni “Novecento e Mille” (titoli in abbonamento), “Al Presente” (proposte di drammaturgia contemporanea) e “Fuori abbonamento” (incursioni, quest’anno, nei generi comico e cabaret impegnato).

I giorni di spettacolo, come per lo scorso anno, sono il giovedì, venerdì e sabato (tranne poche eccezioni che non interessano gli spettacoli in abbonamento). Orario di inizio spettacoli: feriali ore 21, festivo ore 16.

“NOVECENTO E MILLE” (abbonamento “Sipario”), per rispondere alla richiesta di una tradizione teatrale, quest’anno apre la stagione (venerdì 29 ottobre) con un classico della drammaturgia italiana del Novecento, Napoli milionaria di Eduardo De Filippo, con Luca De Filippo e Mariangela D’Abbraccio, diretti da Francesco Rosi (repliche fino a domenica 31); quindi prosegue con Il giuocatore di Carlo Goldoni, uno spettacolo di Giuseppe Patroni Griffi con la partecipazione di Franca Valeri e con Urbano Barberini (19-21 novembre); dopo averli diretti in Dramma della gelosia di Scola, Gigi Proietti mutua dal cinema un classico come Stregati dalla luna di John Patrick Shanley per la coppia di attori Sandra Collodel e Pino Quartullo a cui si aggiunge per l’occasione Isa Barzizza (3-5 dicembre); dopo il Libertino di Schimdt, ecco la seconda incursione di Gioele Dix nel teatro “impegnato”, Edipo.com (premiato dall’Associazione Nazionale Critici Teatrali), scritto a quattro mani con Sergio Fantoni, e interpretato insieme a Luisa Massida (7-9 gennaio); una produzione firmata ATP e diretta da Cristina Pezzoli è quella che ha per protagonista un’attrice ormai di casa a Pistoia, Barbara Valmorin, accompagnata sulla scena da Milvia Marigliano e Marco Zannoni, quest’ultimo anche autore con Giuseppe Bigoni di Report.

Gruppo di famiglia a sinistra, in programma a gennaio (dal 21 al 27, alla Saletta Gramsci, in prima nazionale); l’ultima volta che avevamo riso delle avventure-disavventure de La strana coppia di Neil Simon era stato alcuni anni fa con Rossella Falk e Monica Vitti, a riportare sulle scene del Teatro Manzoni questo classico della commedia americana è la coppia di attori che ci ha abituati a sketch di grande divertimento, Massimo Lopez, alias Felix, e Tullio Solenghi, alias Oscar (4-6 febbraio); recentemente premiata con il Nastro d’Argento per il film La meglio gioventù, ritorna a Pistoia Adriana Asti con uno spettacolo in musica dedicato alla sua Milano, Stramilano (Dienott – storie di una città tra musica e parole), arrangiamenti e direzione musicale di Alessandro Nidi (25-27 febbraio); ultimo appuntamento per “Novecento e Mille”, Parenti apparenti di Alan Ayckbourn con Zuzzurro & Gaspare e Magda Mercatali (4-6 marzo).



Gli abbonati, e non solo, alla Stagione di Prosa 2004/05 sono invitati sabato 13 novembre ad assistere al Progetto Speciale dell’Associazione Teatrale Pistoiese Storie di famiglia a cura di Cristina Pezzoli, con Alessia Innocenti, Aram Kian, Monica Menchi, Cesare Sartori, Marco Zannoni.

“AL PRESENTE” (fuori abbonamento), come sempre, mette in campo una serie di proposte che sottolineano le urgenze sociali, politiche e culturali del mondo contemporaneo. Si parte con uno spettacolo realizzato in collaborazione con Amnesty International, Illuminato a morte, scritto, diretto e interpretato da Peppino Mazzotta (attore di Tomba di cani e prossimamente di nuovo sul piccolo schermo nei panni di Fazio, uno dei protagonisti de Il commissario Montalbano), che ha al centro il tema della pena capitale affrontato in modo alquanto singolare e inusuale: una sorta di invettiva volta a difendere a spada tratta l’esecuzione capitale tentando di confutare tutte le tesi ad essa contrarie ed esaltare quelle ad essa favorevoli con il risultato di una definitiva messa a nudo dell’inconsistenza di qualsiasi argomentazione a favore della pena di morte in ogni sua forma, lontana da ogni facile retorica (26 novembre, Saletta Gramsci); Maria Paiato, Claudia Coli, Dennis Fasolo, Aram Kian e Fulvio Pepe sono gli interpreti di Cara professoressa di Liudmila Razumovskaja (una delle più interessanti scrittrici della “perestrojka” gorbaciovana), che racconta «una cara, vecchia, bella storia drammatica che si svolge in un paese senza nome della Russia di ieri, cioè quella comunista, una sera fredda e triste di primavera, quando quattro ragazzi sui vent’anni – gentili e demodé come i ragazzi italiani degli anni cinquanta – vanno in visita alla loro “Cara Professoressa” d’Università.

Hanno saputo che è il suo compleanno, che è disperatamente sola, che la sua mamma è all’ospedale. E hanno anche saputo un’altra cosa….» (10 febbraio); uno spettacolo che fa riflettere divertendo – il linguaggio usato, infatti, si basa sull’improvvisazione che non lascia un attimo di vuoto, scatenando negli spettatori un riso irrefrenabile – è Zenit di Barbara Petrini e Giampiero Rappa (anche regista), ambientato in una comunità per malati mentali lievi (10 marzo); infine, il ritorno del musicista Giovanni Lindo Ferretti (nella stagione 96/97 ottenne un successo strepitoso proprio sul palcoscenico del Teatro Manzoni) in uno spettacolo scritto a quattro mani con Giorgio Barberio Corsetti, Iniziali: BCGLF: due nomi, G.

e G. L., anni alle spalle di vita e attraversamenti in questo nostro paese, teatro e musica, distanze e prossimità, aperti al mondo, chiusi nel desiderio di racconto, di visioni, di una storia che sfugge, oleosa e densa; soggetti vaganti, liquidi e poi gelati, solidi, muri in opposizione, dura superficie (18 marzo).
I “Fuori Abbonamento” hanno selezionato le proposte più interessanti nel panorama del comico e del cabaret impegnato. I primi due mattatori della scena comica italiana hanno impresso il marchio Quelli che il calcio: Gene Gnocchi, La neve e l’arte di scioglierla senza farla bollire (7 dicembre), e Maurizio Crozza, Ognuno è libero (29 gennaio); gradito ritorno per Daniele Luttazzi e il suo ultimo spettacolo, Bollito misto con mostarda (15 e 16 marzo).

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