Strage di Sant’Anna di Stazzema: chiesta notifica citazione a mano a ministro Schily
Sabato 21 agosto la celebrazione dell'Eccidio del Padule di Fucecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 agosto 2004 18:53
Strage di Sant’Anna di Stazzema: chiesta notifica citazione a mano a ministro Schily<BR>Sabato 21 agosto la celebrazione dell'Eccidio del Padule di Fucecchio

firenze- Bandiere a mezz'asta in tutti gli stabilimenti balneari della Versilia per ricordare la strage di Sant'Anna di Stazzema. Giovedi' 12 agosto, in occasione del sessantesimo anniversario dell'eccidio nazista in cui morirono 560 persone gran parte delle quali donne e bambini, i bagni che vanno da Torre del Lago al Cinquale esporranno a lutto le loro bandiere. La proposta, lanciata dall'associazione "A voce Forte", e' stata raccolta dalle associazioni balneari della riviera versiliese.
Un cittadino italiano, Luigi Ferrini, 78 anni, deportato in Germania nel 1944 ha chiesto al tribunale di Viareggio di notificare personalmente al ministro degli interni tedesco, Otto Schily - che giovedì 12 agosto sarà a Sant' Anna di Stazzema (Lucca) -, una citazione nel giudizio contro la Repubblica Federale tedesca da lui aperto nel 1998 per il risarcimento dei danni.

Il tribunale versiliese si è rifiutato di farlo, ma il suo legale, Joachim Lau, ha chiesto che il fascicolo venga trasmesso alla sezione controllo del tribunale per valutare nuovamente la richiesta di una notifica a mano dell' atto al ministro Schily. Ferrini aveva citato in giudizio nel settembre del 1998, in base alla Convenzione dell' Aja del 1965, la Repubblica Federale tedesca ma il ministro competente della Renania si era rifiutato di ricevere l' atto.
“A sessanta anni dall’orrenda strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema ricordare e conservare la memoria di quanto accadde quel terribile 12 agosto 1944 è un dovere morale di fondamentale importanza.

Il nostro pensiero di democratici va in primo luogo alle 560 vittime dell’eccidio, ai superstiti e ai loro familiari”. Queste le parole dell’assessore regionale a bilancio e programmazione, Marco Montemagni, che, in rappresentanza della Giunta regionale della Toscana, parteciperà a Sant’Anna alle cerimonie per il sessantesimo anniversario della strage.
“La Regione Toscana - sottolinea Montemagni - è come sempre in prima fila in questo impegno che sentiamo nostro, intimamente nostro.

Un impegno che recentemente si è rafforzato con fatti molto concreti. Per tutti valga ricordare il qualificato programma di iniziative per il Sessantesimo della Liberazione della Toscana e, in particolare, quanto promosso per questo 12 agosto dal Comune di Stazzema e dal Comitato Onoranze Martiri di Sant’Anna. A questo si aggiunga poi la costituzione della Regione come parte civile nel processo a carico di sei tedeschi, ex Ss, iniziato al Tribunale Militare della Spezia, per l’accertamento delle responsabilità della strage”.

“Un processo - prosegue Montemagni - di importanza storica, tenacemente voluto dai superstiti, dal Comune di Stazzema, dalla Regione Toscana e reso possibile grazie al meritorio impegno del Procuratore Militare della Spezia, dottor Marco De Paolis”.
“Un impegno morale – sono ancora parole dell’assessore - rivolto soprattutto verso le nuove generazioni: per promuovere la conoscenza dei luoghi e dei fatti storici, la loro memoria, il loro studio. Come Regione Toscana guardiamo al domani dei nostri giovani, un domani che vogliamo di pace, di democrazia, di cooperazione, di giustizia.

Per questo c’è bisogno di ricordare, di avere memoria e conoscenza del prezzo altissimo pagato per riconquistare pace e libertà”. “La presenza a Sant’Anna di Stazzema dei ministri dell’Interno tedesco e italiano – conclude Montemagni – rappresenta un fatto di grande importanza che ci auguriamo possa favorire concretamente ulteriori passi in avanti nella direzione indicata”.

Sabato 21 agosto le celebrazioni dei comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi. Il 23 agosto 1944 è data indelebile nella memoria di tutti.

Un giorno terribile per il Padule di Fucecchio, teatro di un'azione di guerra di un esercito in ritirata.
L’esercito tedesco a partire da metà giugno 1944 occupa massicciamente il Valdarno Inferiore, a metà luglio supera definitivamente l’Arno. Il fronte rimarrà qui fino al primo di settembre.
La zona del Padule di Fucecchio è considerata zona di partigiani, in realtà c’è soltanto un piccolo gruppo, e il loro atteggiamento non è particolarmente incalzante, le loro azioni si limitano alla difesa più che all’attacco.
Il 23 agosto 1944 è data indelebile nella memoria di tutti.

Soprattutto bambini, donne, anziani: 175 vittime della ferocia nazi-fascista. Un giorno terribile per il Padule di Fucecchio, teatro di un'azione di guerra di un esercito in ritirata. Pochi si salvano, e per miracolo.
Questa la descrizione del fatto nel rapporto giornaliero dell’armata: “In occasione di un’operazione del XXVI reparto esplorante corazzato contro le bande furono uccisi circa 100 banditi. Dopo la conclusione dell’impresa un gruppo che marciava isolato fu preso sotto tiro da 40 banditi, i quali furono respinti subendo perdite”.

Dopo l’eccidio “i nazisti, tra canti e risate, gridano: Vittoria, Partigiani tutti kaput".

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