All’interno della kermesse di presentazione del territorio Amiata in Mostra, grande performance in cui l’Amiata si tira a lucido e sfoggia le sue maggiori doti, ecco che si presenta a Castell’Azzara, lunedì 9 agosto, per tutta la giornata una manifestazione per la valorizzazione e la diffusione di conoscenze relative al tartufo, dono tra i meno conosciuti del territorio, ma non per questo poco pregiato.
La giornata sarà suddivisa in una serie di accattivanti attività: la simulazione di una ricerca nel bosco, con i cani e quanto serve (simulazione, perché la stagione attuale non è la più adatta per la ricerca vera e propria), che è anche un’ottima occasione per una visita nei meravigliosi scenari intorno al Monte Penna; la presentazione del tartufo amiatino con una miniconferenza sui suoi qualità e pregi; una degustazione di cibi a base di tartufo e un concerto finale di arpe in serata.
A Castell’Azzara non mancano, tra i vari esperti nei settori dell’agricoltura e dei doni della terra, anche veri intenditori di tartufi, oltre che di funghi, di pastorizia e di mille altre cose, che hanno formato un’associazione per la valorizzazione del prodotto. Numerose le specie presenti sul territorio: dal Tartufo Bianco al Marzuolo, dal Nero allo Scorzone, all’Uncinato.
Esiste per altro un progetto di rivalutazione di questo frutto della terra della Comunità Montana, che prevede una nuova mappatura delle specie esistenti e la realizzazione di un disciplinare di raccolta e commercializzazione, oltre all’allestimento di tartufaie nuove e all’adesione dell’Amiata alle Città del Tartufo.
Castell’Azzara è attualmente riconosciuta come il primo comune della provincia di Grosseto per questo tipo di prodotto.
