Accordo finanziario tra comune di Firenze e BNL: interviene Alleanza Nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 luglio 2004 18:20
Accordo finanziario tra comune di Firenze e BNL: interviene Alleanza Nazionale

«I fiorentini saranno chiamati a pagare una bolletta dell'acqua nella quale non c'è solo il servizio idrico ma ci sono le disinvolture e le spese di un Comune che non riesce contrariamente, a coprire i suoi buchi». E' quanto sostengono la consigliera di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci e il consigliere provinciale Nicola Nascosti a proposito «della recente operazione tra l'amministrazione comunale e la Banca Nazionale del Lavoro per la cessione del credito che riguarda la riscossione dei canoni di concessione dovuti da Publiacqua spa».

« Già un anno fa, in occasione del bilancio - hanno ricordato Checcucci a Nascosti - il aveva inventato la " cartolarizzazione dei canoni di concessione", e, prima ancora di sapere se questa manovra di finanza innovativa avrebbe avuto il placet degli organi di controllo competenti, fra i quali la Banca d'Italia, aveva iscritto nel bilancio di previsione 2003 un'entrata una tantum di oltre 73 milioni di euro corrispondente all'anticipazione di 18 annualità dei canoni di concessione sull'utilizzo delle reti e delle infrastrutture idriche.

Alleanza Nazionale denunciò con forza l'illegittimità dell'operazione messa in campo, anche con un esposto alla Corte dei Conti, facendo riferimento al quadro normativo esistente che non consente il prelievo di un canone di concessione dal gestore il quale, è facilmente prevedibile e comprensibile, lo avrebbe riversato in tariffa. In tale canone ci sino tre voci - hanno aggiunto i due consiglieri di Alleanza Nazionale - c'è una quota imputata alla copertura del debito residuo dei muti prima gravanti sui Comuni che compongono la cosiddetta Autorità di Ambito, l'ATO, e che risulta di 12,9 euro per abitante all'anno, per un importo complessivo di 342,5 milioni di euro.

C'è poi "quota per la valorizzazione del patrimonio" che ammonta complessivamente a 153,69 milioni di euro e che grava annualmente sui cittadini con un importo per abitante sempre crescente. Infine c'è una quota di canone per le spese di funzionamento dell'ATO che risulta, complessivamente, di 20,6 milioni di euro. Questi sono i costi della struttura pubblica che in rappresentanza dei Comuni mette in piedi queste operazioni a vantaggio dei cittadini e che è già finanziata dalle quote dei Comuni ma che, evidentemente, necessita un "rinforzino".

L'operazione di cartolarizzazione fu poi "stoppata" ma il Comune ha cercato altre strade per aumentare le sue entrate. Ora - hanno proseguito - l'amministrazione ha deciso una cessione del credito del Comune nei confronti di Puliacqua, con contestuale mandato alla direzione ragioneria di adottare procedura d'urgenza mediante trattativa privata per l'individuazione dell'istituto di credito che effettui tale operazione. L'operazione con BNL ha visto la cessione del canone di concessione per 17 annualità del valore di circa 122 milioni di euro per ottenerne subito circa 80.

Da subito l'operazione ci costa circa 40 milioni di euro. I soldi così ottenuti serviranno per estinguere mutui che gravano sull'amministrazione, per finanziare la spesa corrente e per altri non ben precisati capitoli di bilancio. Esistono veramente mutui accesi dal Comune per le infrastrutture idriche e le reti dell'acquedotto in passato? Ci sono solo mutui del settore Senza poi dimenticare - hanno concluso Checcucci e Nascosti - che i proventi che sono incassati sotto una precisa voce " mutui per il servizio idrico" non possono essere usati per finalità diverse, tanto più per finanziare la spesa corrente.

Questa operazione, viziata fin dal suo inizio, assume sempre più connotati poco intelleggibili e non trasparenti. Alleanza Nazionale riporterà fin da subito la questione in consiglio comunale e darà battaglia perché, ancorché non si possa più tornare indietro, i cittadini siano almeno consapevoli che ciò che saranno chiamati a pagare non era dovuto».(mr)

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