Presentate a Firenze le indagini previsionali sul mercato turistico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2004 17:25
Presentate a Firenze le indagini previsionali sul mercato turistico

firenze- La crisi è dietro le spalle, ma la ripresa arriva molto lentamente. E così l’estate 2004 si preannuncia come una stagione transitoria per il nostro turismo, con i primi timidi segni di rilancio (specie per le città d’arte), ma anche con alcune criticità, soprattutto per il turismo della costa; è solo all’orizzonte, nel 2005, che si profilano performance migliori. Sono questi in sintesi i risultati che emergono da alcune indagini previsionali dell’Osservatorio regionale per il turismo presentate stamani all’auditorium del Consiglio regionale, nel corso di un incontro organizzato per fare il punto sulla situazione del settore e sulle strategie promozionali previste per il 2005.

Queste indagini, unitamente a un dossier completo sul 2003 e a uno studio sui flussi turistici dei primi cinque mesi del 2004 sono state alla base della discussione che è stata guidata dall’assessore regionale al turismo Susanna Cenni e cui hanno preso parte tutte le componenti del sistema turistico regionale. “Abbiamo finalmente la sensazione – ha detto l’assessore - di intravedere l’uscita da un tunnel lungo almeno due anni, in cui la Toscana, come tutte le altre aree a vocazione turistica, ha subito gli effetti della crisi internazionale e delle tensioni belliche.

Pur con qualche discontinuità i primi mesi del nuovo anno evidenziano i primi cambiamenti di tendenza che l’estate dovrebbe confermare e che dovrebbero manifestarsi più compiutamente l’anno prossimo. Certo, restano ancora aree fortemente problematiche sulle quali, chiaramente, dovremo concentrare i nostri interventi sia nell’anno in corso, sia nel piano promozionale 2005, di cui oggi abbiamo presentato le linee. Di sicuro sosterremo la nostra presenza promozionale nei grandi eventi internazionali (come l’Expo di Aichii, in Giappone), ma cureremo anche con grande attenzione i mercati dei paesi ‘storicamente’ legati alla Toscana (come la Germania) che negli ultimi anni hanno mostrato qualche preoccupante cenno di disaffezione: e continueremo a inserirci in mercati nuovi, come quello russo, dal quale arrivano incoraggianti segnali”.

Ma in che modo la Toscana del turismo conta di aprire nuovi spazi sui mercati internazionali? “E’ necessario – ha spiegato ancora Susanna Cenni - un impegno corale per innovare la nostra immagine, per costruire offerte sempre più appetibili, e per far sì che qualità e sostenibilità rappresentino il nostro valore aggiunto sui mercati interni e internazionali. Per una realtà come la nostra, forte di un marchio regionale reduce da un decennio di crescita esponenziale, è giunto il momento di aprire un nuovo ciclo, una sorta di ‘nuova frontiera’ del turismo toscano”.

Intanto la nostra regione si confronta con gli appuntamenti più immediati: quelli relativi alla stagione in corso. Secondo i 396 operatori turistici di tutto il mondo interpellati, l’estate 2004 dovrebbe chiudersi con un lievissimo incremento di presenze nella nostra regione (+0,86 per cento), dovuto sia alla crescita dei movimenti interni al nostro Paese (+0,94), sia, finalmente, a un cauto ritorno degli stranieri. Il rafforzamento in questo ambito di viaggi organizzati dovrebbe riguardare tutta l’area del Nord–Europa (Olanda +1,55), la Francia (+1,75), ma segnali positivi arriverebbero anche da Usa (+0,90) e da mercati del tutto nuovi come quello russo (+3,38) e canadese (+3).

Ancora leggermente negativo invece il saldo delle presenze con la Germania: (-0,27), calo che si farà sensibile specie nelle aree balneari. Ed è proprio la costa, in effetti, l’opzione che nell’estate 2004 manifesterà, secondo le previsioni, una certa debolezza (-0,51), mentre il vento di ripresa comincerà a soffiare su tutti gli altri settori, dalle città d’arte (+1,65) alle terme (+0,84). L’analisi dei tour operator, basata sulle prenotazioni sin qui ricevute, appare più ottimistica delle sensazioni di chi opera direttamente nelle strutture ricettive: un'altra ricerca, condotta questa volta su ben 800 strutture toscane, evidenzia qualche preoccupazione in più sugli esiti della stagione estiva anche se la stima finale (-1,18 per cento), potrebbe essere almeno parzialmente compensata dagli arrivi ‘last minute’ fenomeno sempre più significativo anche nella nostra regione.

L’indagine mostra inoltre come gli operatori toscani si siano attrezzati per far fronte alla congiuntura negativa e alla sempre più serrata competizione internazionale: quasi la metà delle strutture intervistate ha diminuito i prezzi, l’11 per cento ha intensificato le azioni promozionali, il 10,23 ha proposto offerte a tariffe speciali. “E’ il segno chiaro – ha commentato l’assessore - di come i nostri operatori si stiano organizzando, anche sul fronte della politica dei prezzi, per alimentare la propria competività.

Queste scelte, compiute mantenendo però un’offerta di elevata qualità, possono consentirci di migliorare rapidamente i risultati attuali nel momento in cui, davvero, la ripresa internazionale farà sentire i suoi effetti”. Questo momento così atteso potrebbe arrivare nel 2005: secondo una terza indagine presentata oggi il 27,2 per cento dei tour operators europei prevede per il 2005 un incremento della domanda di turismo per le destinazioni toscane. E ancor meglio le cose sembrano andare nei mercati statunitensi: il 60 per cento degli operatori americani prevede un aumento sensibile (in media del 18 per cento) della domanda verso la Toscana.


Le cinque indagini statistiche in breve

I dati 2003
L’analisi dei dati ufficiali del 2003, curata da Irpet, conferma tutte le difficoltà di un anno in cui la crisi economica internazionale ha dispiegato tutti i suoi effetti.

L’arretramento rispetto al 2002 (-3 per cento) si spiega soprattutto con la forte diminuzione di stranieri (-5 per cento) legata al trend economico e non sufficientemente compensata dalla crescita del mercato interno (+1,8).
Le presenze straniere
Il calo di presenze straniere è in gran parte da attribuirsi a una caduta verticale degli arrivi provenienti dalla Germania: -11,2 per cento. Negativa anche la performance del turismo giapponese (-11,4) e austriaco. A parziale compensazione nel 2003 vi è stato un boom delle presenze francesi (+24,5) e britanniche (+15) e olandesi (+9 per cento).
Si restringe così, nella torta delle presenze straniere, la fetta riservata ai turisti tedeschi, che passano dal 32 al 26 per cento, ma rimangono comunque i primi clienti del nostro turismo.

Alle loro spalle gli statunitensi (10 per cento), gli olandesi (9), gli inglesi (8) e i francesi.
Le presenze per risorsa turistica
Il 2003 è stato un anno critico soprattutto per le località d’arte e per quelle termali.
La caduta delle presenze per arte ed affari (-3,9%) è imputabile alla pesante flessione degli stranieri (-8,1%) superiore alla media regionale (-5,6%) e nazionale (-5,0%), mentre si è registrato un aumento di turisti italiani (+2,8). Le terme hanno registrato un pesante calo della domanda estera (-14,6%) non contrappesato dalla domanda interna (-4,9%)
Il balneare ha avuto un bilancio di presenze complessivamente stazionario rispetto al 2002, con -0,2% di presenze italiane e +0,1% di turisti stranieri, nonostante differenze notevoli fra le diverse aree.

Le zone di campagna/collina, dove il peso dei turisti stranieri è circa il 68% delle presenze, hanno incassato una perdita di presenze straniere (–4,0%) leggermente inferiore a quella media regionale; alla domanda estera debole si è aggiunta la riduzione di turisti italiani (-6,0%), flessione molto pesante se confrontata con il quadro regionale complessivo. Infine la montagna, in controtendenza, ha messo a segno un +2,4% grazie alla brillante performance della domanda interna (+4,5%).
Le presenze per tipologia ricettiva
Il calo ha riguardato quasi tutte le tipologie ricettive a parte gli alberghi a 5 stelle (+13 per cento).

Più consistenti i passi indietro per gli alberghi a 1 e 2 stelle (oltre il 10 per cento), contenuti i cali di presenze negli agriturismi (-2,5) e nei campeggi (-0,8).

Il primo trimestre 2004 e Pasqua
Più arrivi, ma presenze ancora stabili: segno che i turisti tornano a muoversi in maggior misura verso la nostra regione, ma che lo fanno per periodi più brevi. E’ questa in sintesi l’analisi del primo trimestre 2004 elaborata dal Servizi statistica della Regione. Gli arrivi crescono del 13 per cento mentre scendono lievemente (-0,52) le presenze.

Crescono gli spagnoli e i canadesi, recuperano gli statunitensi, mentre risultano in flessione giapponesi, francesi e inglesi. Si impennano le presenze nelle località montane (+20) e buono è anche l’exploit delle Terme (+ 8,5 per cento), mentre arretrano le città d’arte (-3,8) e il balneare (-3,5).
Per quanto riguarda il periodo pasquale un’indagine campionaria, compiuta su quasi 2mila strutture, mostra come gli operatori abbiano percepito complessivamente un calo del 4,9 per cento: alle difficoltà legate alla congiuntura economica si sono aggiunte, specie per il turismo interno, le poco favorevoli previsioni del tempo, che hanno scoraggiato non pochi turisti.



L’estate 2004
Le previsioni dei tour operator italiani e internazionali
I 396 operatori di tutto il mondo interpellati dal Centro studi turistici mostrano un moderato ottimismo sull’estate 2004: rispetto allo stesso periodo del 2003 segnalano un incremento di presenze dello 0,86 per cento. Confortanti i dati che arrivano dall’area euro (francesi, olandesi, scandinavi), un lieve recupero si registra anche per gli statunitensi, mentre stazionari appaiono gli arrivi dei giapponesi.

Tutti i segmenti dell’offerta dovrebbero registrare aumenti, ‘arte e cultura’ in particolare, ad eccezione del balneare che denuncia qualche problema di competitività.
Secondo gli operatori delle strutture ricettive toscane
Più pessimistiche le previsioni di 800 operatori delle strutture ricettive toscane, interpellati, anch’essi, dal Centro studi turistici. Lo stato delle prenotazioni è fermo al –1,18 per cento, con difficoltà ancor più marcate nel settore balneare (-2,50), nell’agriturismo e turismo verde (-2,04) e per il turismo termale (-2,33).

Le tendenze per il 2005
L’indagine Isnart ha preso in considerazione due mercati: quello americano e quello europeo.

Le previsioni di domanda del mercato statunitense per il 2005 mostrano ottime possibilità di incremento dei flussi. Infatti, a fronte del 36,2 per cento di operatori che dichiarano una stabilità della domanda verso la Toscana, ben il 60 per cento prevede un aumento considerevole di flussi (in media del 18 per cento). Solo il 2,2 ritiene, invece, che ci sarà un calo delle domande. Le province che saranno trattate dai tour operator americani risultano principalmente Firenze (85 per cento) e Siena (66), seguite da Pisa (37), Lucca (35) e Arezzo (24).
Prospettive incoraggianti anche sul fronte europeo: il 27,2 per cento dei tour operator prevede un incremento della domanda per le destinazioni toscane, un 56,6 per cento prevede invece un andamento stabile e solo un 16 per cento una diminuzione.

Tutte le province toscane saranno commercializzate, in particolare Firenze, Siena e Pisa. La Toscana è considerata dai tour operator europei regione italiana più richiesta, davanti a Lazio e Veneto.

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