La scorsa settimana un detenuto si è ucciso nella sua cella a Sollicciano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 giugno 2004 11:21
La scorsa settimana un detenuto si è ucciso nella sua cella a Sollicciano

La scorsa settimana un detenuto si è ucciso nella sua cella impiccandosi ai rinforzi delle sbarre in cemento apposti in seguito alle ben note evasioni.
Il giorno precedente un altro detenuto aveva tentato il suicidio nell'identico modo ma era stato salvato in extremis.
Questi i risultati dell'ultima ondata repressiva che ha colpito il carcere fiorentino ed in particolare la sezione dei detenuti di nazionalità albanese, che si trovano a dover patire ulteriori limitazioni e restrizioni solo perchè della stessa nazionalità degli evasi: niente lavoro, aria a turno, scuola e attività sospese, vigilanza accentuata.
Questo ad aggravare le già inumane condizioni di non-vita all'interno di Sollicciano dove si vive, per 21 ore al giorno, in quattro in una cella di otto metri quadri e si fanno i turni per rimanere in piedi (in quattro non ci si sta, se uno è in piedi gli altri devono stare sul letto).
Nonostante diverse ispezioni di parlamentari si siano susseguite negli ultimi tempi e l'Unità abbia dedicato una serie di articoli sul carcere, oggi un altro detenuto muore (per un altro c'è mancato poco) nel silenzio più assoluto.

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