Ostaggi in Iraq: imminente una liberazione politica?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2004 12:13
Ostaggi in Iraq: imminente una liberazione <I>politica</I>?

Ha dormito poco la notte scorsa Antonella Agliana tra l'ansia e il sollievo di aver nuovamente visto il fratello Maurizio nel video trasmesso dalla televisione araba Al Jazeera. Davanti alla casa di Prato sono tornati a stazionare i giornalisti. I contatti con la Farnesina sono continui e ieri la famiglia Agliana è stata informata, prima che venisse trasmesso dalle tv italiane, dell'esistenza del nuovo video nel quale si vedono i tre ostaggi. La donna conferma però i propri dubbi sulla veridicità della data, il 31 maggio, in cui sarebbe stato girato il filmato.

Leggendo la stampa di oggi sembra serpeggiare una sensazione tra i commentatori: la conferma di una già percepita regia politica del rapimento, da parte di una mente che ha ben presente la situazione interna al nostro paese.

Così si rafforza il dubbio che potremmo essere alla vigilia di una liberazione degli ostaggi a fini propagandistici, persinio senza scambio. Nessuno lo scrive, nessuno lo afferma, ma molti pensano che nei giorni seguenti le elezioni del Parlamento europeo, davanti a una probabile sconfitta della maggioranza parlamentare in Italia, potremmo assistere al ritorno degli ostaggi, latori di un messaggio di "ringraziamento", che i rapitori potrebbero indirizzare agli italiani, dopo che l'elettorato avesse sfiduciato il governo che ha inviato i soldati in Iraq.

[Nicola Novelli]

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