Il violoncellista Anton Niculescu a Orsanmichele

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 maggio 2004 13:32
Il violoncellista Anton Niculescu a Orsanmichele

Sarà il Violoncello di Anton Niculescu, già primo violoncello presso il Comunale di Firenze, la Scala di Milano ed il Bellini di Catania, l’attrattiva del grande concerto dell’Orchestra da Camera Fiorentina, in programma per oggi, con inizio alle ore 21, presso la chiesa di Orsanmichele, a Firenze.
Il violoncellista rumeno, uno dei più apprezzati a livello continentale, farà parte dell’orchestra fiorentina in un programma di assoluto rispetto, con Musiche di Bonechi, Haydn, Sibelius e Respighi.

Pianista e compositore fiorentino, Marco Bonechi, di cui si eseguirà per la prima volta in assoluto il Wiegen lied per archi, ha studiato al Conservatorio della sua città diplomandosi in composizione con Gaetano Giani Luporini e Carlo Prosperi, in clavicembalo con Annnamana Pernafelli in pianoforte con Giancarlo Cardini. Wiegenlied, il cui materiale tematico darà i suoi frutti nella mia Musica per violoncello e pianoforte (2003), é stato composto nell'estate 2002 ed é dedicato al violoncellista italo-ungherese Leonardo Osvath.
Come la maggior parte dei lavori per strumento solista e orchestra di Franz Joseph Haydn (1732-1809) anche il Concerto in do maggiore per violoncello, il cui autografo fu rinvenuto al Museo Nazionale di Praga nel 1961, venne scritto nei primi anni di servizio presso i principi Esterházy.

I tre movimenti del Concerto sono in una forma-sonata che ancora non marca nettamente le differenze di carattere tra i temi principali e che sovente ricorda la struttura del concerto barocco.
In programma vi è anche la Romanza per archi in Do maggiore del finlandese Jan Sibelius (1865-1957), intimamente pervasa di un colore nordico. Benché sia vissuto prevalentemente nel Novecento (sebbene noncomponendo più dagli anni Trenta), Sibelius risulta legato al mondo espressivo di Ciajkovsklj e, per le tipologie formali adottate, al tardoromanticismo.

Sono sostanzialmente due le vie percorse dall'opera strumentale di Ottorino Respighi (1879-1936). La terza suite, del 1931, é affidata ai soli archi. Si apre con un' Italiana di un anonimo autore del XVI secolo, seguita da una serie di sette Arie di corte ricavate dal catalogo del liutista francese Jean-Baptiste Besard e si conclude con una Passacaglia tratta dai Capricci armonici di Ludovico Roncalli.
Ad eseguire questo interessante programma, la bacchetta di Rui Messena, direttore musicale ed artistico dell’Orchestra Classica di Madeira, giovane ma apprezzatissimo direttore portoghese che vanta concerti un po’ in tutta Europa e con il quale l’orchestra fiorentina rafforza un rapporto già stretto.
Un programma, dunque, estremamente interessante ed ambizioso, che si pone come obiettivo di avvicinare ulteriormente i fiorentini e non solo ad un genere estremamente affascinante e coinvolgente.

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