Busta con bossolo alla Uil di Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 aprile 2004 23:10
Busta con bossolo alla Uil di Pisa

FIRENZE- Una lettera contenente il bossolo di un proiettile e' stata recapitata stamani per posta prioritaria al segretario provinciale delle Uil di Pisa, Renzo Rossi. Contiene anche un messaggio manoscritto con minacce alla sua persona firmato dalle 'Cellule di offensiva rivoluzionaria'. La lettera, aperta dallo stesso Rossi nel suo ufficio della sede della Uil, risulta spedita ieri da Pisa. L'indirizzo e' scritto a mano, cosi' come il messaggio che contiene, con la stella a cinque punte delle Brigate rosse.
Condanna assoluta e massima vigilanza”: sono queste le parole con cui il presidente della Regione Toscana Claudio Martini, a Bruxelles per partecipare al Comitato delle Regioni Europee, ha espresso la sua solidarietà a tutta la Uil, in un messaggio inviato a Vito Marchiani, segretario regionale dell’organizzazione sindacale, i cui segretari provinciali di Livorno, Pisa, Lucca e Massa Carrara sono stati oggi oggetto di ripetuti episodi di intimidazione (lettere contenenti bossoli di proiettili).

Il presidente Martini ha scritto a Vito Marchiani, segretario regionale dell’organizzazione sindacale, stigmatizzando con la massima fermezza quanto è accaduto. “A episodi di tale gravità e frequenza – ha detto in sintesi – rispondiamo con tutta la determinazione di chi crede nelle istituzioni, nel diritto di libera associazione dei cittadini e nel ruolo determinante svolto dal sindacato unitario, isolando chi ne vuole minare le basi e la libera dialettica. Lo sciopero generale proclamato dalle 11.45 alle 12 di domani da Cgil, Cisl e Uil – conclude il presidente Martini – è la giusta risposta a chi crede di intimidire la società civile e la Toscana tutta ”.
“Credo che stiamo andando verso una situazione di emergenza che va affrontata con estrema decisione, sia da parte delle forze dell’ordine e della magistratura, sia delle forze politiche e sociali.

Le cosiddette cellule di offensiva rivoluzionaria, se le indagini confermano la stessa mano per gli attentati ad esponenti di An e al segretario della Uil di Pisa, sono prima di tutto una offesa alla vita democratica della nostra regione”. Lo afferma in una nota il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini, secondo il quale “il proiettile spedito al sindacalista della Uil Renzo Rossi, al quale, a nome di tutto il Consiglio regionale, invio la più convinta e affettuosa solidarietà, è il segno che dietro episodi di violenza intollerabili c’è una strategia che punta a compromettere e intimidire il confronto politico.

Non possiamo permetterlo”. “Qualsiasi tentativo di deriva antidemocratica – conclude la nota del Presidente del Consiglio regionale - troverà risposte ferme. Accanto al Consiglio regionale e a tutte le forze politiche che in esso sono rappresentate sono destinati a stringersi cittadini e istituzioni ai quali chiediamo una mobilitazione permanente. A magistrati e forze dell’ordine chiediamo ogni sforzo, come sicuramente stanno mettendo in atto, per individuare e punire i responsabili”.


“La stessa mano per attentati contemporanei ad esponenti di An e ai segretari Uil di diverse città toscane. Le cosiddette ‘Cellule di offensiva rivoluzionaria’ – se la matrice come sembra viene confermata – fanno emergere nella nostra regione una strategia che punta a compromettere e a intimidire il confronto politico. Non possiamo permetterlo: stiamo andando verso una situazione di estrema emergenza che dobbiamo affrontare con decisione, non solo da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, ma anche delle forze politiche e sociali e prima di tutto dalle istituzioni”.

E’ la reazione dura e decisa – affidata ad un comunicato - del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, dopo il susseguirsi di episodi di intimidazione che hanno contrassegnato la giornata. “Auto incendiate ad esponenti di An, buste con proiettili ai segretari della Uil di diverse città toscane – a tutti loro va la convinta e affettuosa solidarietà del Consiglio Regionale e di tutti i gruppi politici – rappresentano – continua il comunicato di Nencini, che in serata ha sentito telefonicamente anche il presidente della giunta, Claudio Martini - tentativi di una deriva antidemocratica che dobbiamo sradicare immediatamente.

Chiediamo che accanto al Consiglio Regionale e a tutte le forze politiche in esso rappresentate si schierino e si stringano cittadini e istituzioni in una mobilitazione permanente. A magistrati e forze dell’ordine chiediamo – conclude la nota di Nencini - ogni sforzo per individuare e punire i responsabili”.

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