Approvate le modifiche allo statuto comunale
I servizi pubblici locali tornano sotto il controllo del consiglio»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2004 23:20
Approvate le modifiche allo statuto comunale<BR>I servizi pubblici locali tornano sotto il controllo del consiglio»

Il consiglio comunale, a larga maggioranza, ha approvato un primo pacchetto di modifiche allo statuto che prevedono, fra l'altro, l'istituzione del portavoce della minoranza più rappresentativa, la costituzione di un osservatorio sui servizi pubblici locali e garanzie specifiche per la nomina e la revoca dei vicepresidenti dell'assemblea di Palazzo Vecchio. «Con le novità introdotte - ha spiegato il presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri - le presidenze della commissione affari istituzionali e della commissione controllo saranno attribuite alle minoranze.

Infine l'assemblea di Palazzo Vecchio tornerà ad avere un ruolo centrale nel controllo delle società partecipate. Quella di oggi in consiglio comunale è una grande vittoria per la democrazia e per ristabilire un rapporto paritetico tra assemblee elettive e governo cittadino».
Portavoce dell'opposizione. Rafforzamento della commissione controllo. Pieno accesso, da parte dei consiglieri comunali agli atti delle società partecipate. Osservatorio sui servizi pubblici. Sono le novità da introdurre nello statuto comunale e che, come ha spiegato il capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana presentando le proposte avanzate dal suo partito, «permetteranno al consiglio comunale di riappropriarsi delle sue prerogative, garantendo pari opportunità a tutti gli schieramenti ed a tutte le componenti politiche del consiglio».

«Dal settembre dello scorso anno - ha spiegato il presidente della commissione affari istituzionali Massimo Pieri - la commissione ha lavorato per modificare lo statuto comunale e valorizzare il ruolo del consiglio, vero organo di indirizzo e controllo dell'operato della giunta. In questi mesi di lavoro, con l'ausilio del personale dell'ufficio del consiglio comunale, abbiamo deciso di intervenire su più settori: proponendo sia l'istituzione del "portavoce dell'opposizione" che di un osservatorio sui servizi pubblici e, infine, chiedendo di rafforzare i poteri della commissione controllo sulle partecipate comunali»1.

«Quanto all'osservatorio sui servizi pubblici - ha concluso Pieri - sarà un organismo con poteri effettivi di ispezione, controllo, intervento sulla qualità dei servizi erogati ai cittadini dalle aziende pubbliche e private. Un ente snello e operativo, che verificherà l'assistenza domiciliare, la puntualità dei bus, la pulizia delle strade, il livello della refezione scolastica». «Spesso - ha sottolineato Rodolfo Cigliana - il consiglio comunale è stato svuotato di funzioni e ruoli. Spesso abbiamo lamentato l'impossibilità di accedere, in tempi adeguati, agli atti.

Una situazione insostenibile che svuota il ruolo dell'opposizione, fondamentale quanto quella della maggioranza. La necessità di bilanciare i poteri è una questione al centro dell'attuale dibattito politico: la Regione Toscana, nella sua "commissione statuto", ha approvato a grandissima maggioranza questo nuovo istituto, tipico delle grandi democrazie». «Ho chiesto l'istituzione del "portavoce dell'opposizione - ha detto il vicepresidente del consiglio comunale Graziano Grazzini - perché questa nuova figura che si rende necessaria per bilanciare, nell'assemblea elettiva, il grande potere che le normative assegnano al sindaco e garantire così un'adeguata rilevanza alle posizioni politiche rappresentate dalla coalizione alternativa al primo cittadino.

Lavoreremo perché il consiglio comunale eletto nelle prossime elezioni amministrative possa usufruire di questa importante opportunità, per un corretto bipolarismo». «La commissione di controllo - ha rilevato la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli che di questa commissione è uno dei componenti - deve poter contare su esperti e più mezzi economici. Quasi tutti gli argomenti che affrontiamo richiedono una preparazione tecnica specifica: da qui la necessità di poter contare su un gruppo di professionisti che possano coadiuvare efficacemente il nostro lavoro.

Con le modifiche che abbiamo chiesto la commissione controllo avrà più poteri e potrà svolgere indagini conoscitive sulle partecipate comunali».
«L'introduzione dell'obbligo di trasmettere al consiglio comunale una comunicazione preventiva sugli atti fondamentali delle società partecipate nonché l'impegno di dedicare almeno una seduta annuale all'esame dei bilanci consuntivi dei soggetti gestori dei servizi pubblici locali sono due nuovi articoli che finalmente riconsegnano al consiglio comunale il ruolo di indirizzo e controllo sulle società partecipate».

Così la capogruppo di Rifondazione Comunista commenta la le novità introdotte dal consiglio comunale dello statuto. «L'approvazione di questi due articoli - ha sottolineato Monica Sgherri - premia un impegno mio personale in questo consiglio comunale. Positiva anche l'introduzione nello statuto dell'osservatorio sui servizi pubblici locali. Nonostante varie mozioni approvate all'unanimità in questi anni non siamo riusciti a far decollare questo importante istituto. La novità introdotta obbligherà la futura amministrazione a realizzare questo importante istituito.

Pur non essendo favorevole all'introduzione del "portavoce dell'opposizione" in quanto scelta riduttiva della realtà sia cittadina che dello stesso consiglio comunale, centrodestra e centrosinistra hanno invece riconosciuto che esiste un'altra opposizione a questa giunta, attribuendo le presidenze della commissione affari istituzionali e della commissione controllo ai due schieramenti di minoranza che sono "maggiormente rappresentativi"».
«L'introduzione dell' "osservatorio sui servizi pubblici locali" è una scelta politicamente significativa, che ha l'obiettivo di migliorare i poteri di indirizzo e controllo sui tanti servizi ai cittadini gestiti da soggetti esterni: società per azioni, consorzi, aziende, istituzioni".

Questo il commento del consigliere Antongiulio Barbaro (DS) alla luce dell'approvazione della delibera con la quale, oggi pomeriggio, il consiglio ha oggi modificato lo statuto. «Si sono così poste le basi - ha aggiunto Barbaro - per dotare l'assemblea di Palazzo Vecchio e la giunta di uno strumento di supporto ai loro rispettivi poteri di indirizzo e controllo, sull'esempio di quanto già fatto negli anni scorsi da altri Comuni quali Roma e Torino. Spetterà ora alla nuova amministrazione che uscirà dalle elezioni amministrative del giugno prossimo dare attuazione a questa previsione statutaria, definendo il regolamento dell'osservatorio e finanziandone adeguatamente l'attività».

«L'obiettivo comune - ha aggiunto il consigliere diessino - è quello di migliorare i servizi pubblici erogati, ponendo il cittadino ed il soddisfacimento dei suoi bisogni al centro dell'azione di controllo e indirizzo. La proposta era stata già avanzata nell'aprile 2001 quando il consiglio approvò all'unanimità una mozione articolata che proponeva funzioni e ambiti di attività dell'osservatorio: solo la scarsezza di risorse ha finora impedito di dare concretezza a quella volontà politica".

«Il nuovo consiglio comunale - ha concluso Barbaro - dovrà anche rivedere nel suo complesso le norme statutarie che sono ormai obsolete alla luce delle recenti modifiche del testo unico delle leggi sugli enti locali: sarà necessario arrivare ad una semplificazione dello statuto, rinviando alle norme nazionali, a loro volta imposte dalle direttive comunitarie di settore».

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