Da domani in Palazzo Vecchio specialisti dei tributi a convegno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2004 22:45
Da domani in Palazzo Vecchio specialisti dei tributi a convegno

Firenze, 15 aprile – Ganasce virtuali alle auto, ipoteche giudiziarie sugli immobili, contenziosi di ogni genere di tasse e imposte tra cittadini e pubbliche amministrazioni, ma anche rapporti fiscali tra Italia e Stati Uniti, considerato che dal 1998 non esiste più alcun tipo di convenzione in materia fiscale tra i due paesi.
Il convegno organizzato dall’Associazione Magistrati Tributari della sezione toscana che si tiene da domani a sabato nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (titolo: Fiscalità oggi in Italia e negli U.S.A.: similitudini e differenze) è uno di quegli appuntamenti per specialisti che interessano però molto da vicino la totalità dei cittadini, nel senso che affrontano temi di vita quotidiana concretissimi e comuni, dalle nuove imposte (Ires) alle multe stradali, dai contributi locali fino, per investitori e aziende, alle transazioni con la prima potenza economica mondiale.
“E’ sicuramente un convegno per addetti ai lavori oltre che per gli studenti di diritto tributario”, dice Giorgio Fiorenza, presidente dei magistrati tributari toscani (sono circa 200), “Parleremo di norme, regolamenti e accordi internazionali, ma ciò di cui in realtà discuteremo è del portafoglio di tutti i cittadini e del benessere della comunità in termini di maggiore civiltà giuridica”.
Preceduto da un saluto del sindaco Leonardo Domenici e del presidente dell’Associazione Nazionale dei Magistrati Tributari Giacomo Caliendo, il convegno presenta un parterre di relatori preminenti: oltre a numerosi docenti universitari, Franco Carli, direttore dell’Ufficio Relazioni Internazionali del Ministero dell’Economia e Finanze, Enrico Pardi, direttore per la Toscana dell’Agenzia delle Entrate, Mario Cicala, consigliere di Cassazione, Ubaldo Nannucci, procuratore della Repubblica a Firenze, il generale Saverio Capolupo, comandante della Guardia di Finanza in Toscana, il generale Paolo Poletti, comandante del Nucleo di Polizia Tributaria del Lazio.Anche gli Stati Uniti saranno rappresentati da un nome di massimo prestigio, Vincent Gambino, oggi consulente dell’ambasciata a Roma, in passato direttore in America del potente Ufficio Investigazioni Fiscali.
“Con questo convegno ci poniamo tre obiettivi”, ricorda Fiorenza, “Il primo è di contribuire all’aggiornamento di magistrati tributari e professionisti.

Il secondo è di mettere a confronto Italia e Stati Uniti sia in tema di filosofia del contenzioso che di organizzazione della giustizia tributaria. Il terzo è di contribuire a riattivare gli accordi fiscali con gli Usa a beneficio degli operatori di entrambi i Paesi”.
C’è in realtà anche un quarto obiettivo, ovvero di sottolineare anche quanto è stato fatto in questi anni per riequilibrare i rapporti tra cittadino e pubbliche amministrazioni. Riequilibrio spesso determinato da confronti tra operatori da cui scaturiscono applicazioni più eque delle norme.

Ad esempio si può portare il lavoro svolto da Alessandro Moro e Piergiorgio Basetti Sani, rispettivamente direttore generale e consigliere delegato del Cerit, il servizio riscossione tributi che opera, tra gli altri, anche per conto del Comune di Firenze.
“Dopo una prima fase in cui ha seguito un criterio normativo rigido”, spiega Fiorenza, “il Cerit ha di recente avviato un programma di prevenzione dell’esazione forzosa. Ossia la precede di almeno venti giorni con una lettera di avviso.

Ai titolari di cartelle esattoriali rimaste inevase spiega cioè che cosa rischiano. E’ un sistema che agevola l’utenza dando la possibilità di pagare il tributo a chi non lo avesse fatto nei termini. Agevola anche chi magari ha già pagato e per disguidi tecnici risulta ancora moroso”.

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