Stanze Segrete. Raccolte per caso. I Medici “Santi” e gli arredi celati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2004 15:14
Stanze Segrete. Raccolte per caso. I Medici “Santi” e gli arredi celati

E' la seconda tappa dell'itinerario attraverso le collezioni mai viste di palazzo Medici Riccardi, iniziato nella primavera del 2003 grazie all'Assessorato alla Cultura della Provincia di Firenze. Il progetto, curato da Cristina Giannini, scava nel passato mediceo e riccardiano del palazzo e nella sua più recente vita istituzionale, per offrire al pubblico due 'insiemi' inediti, esposti in altrettante sezioni: 'I Medici Santi' e 'Gli arredi celati'.
Cosimo il Vecchio aveva ottenuto dal pontefice Martino V il permesso - cosa eccezionale per i tempi - di realizzare nella sua residenza una cappella privata ove celebrare le funzioni liturgiche, e ne affidò la decorazione a Benozzo Gozzoli.

La 'Cavalcata dei Magi' dipinta dall'artista lungo le pareti della cappella rappresenta la prima galleria di ritratti di casa medici ed un raro esempio di 'ritratto di gruppo'.
Di qui è nata l'idea di studiare l'iconografia medicea sotto un aspetto nuovo: si sa che il ritratto è sempre forma di autocelebrazione, messaggio di potere, anche quando il personaggio è rappresentato come semplice donatore ai margini di un affresco. I medici osarono molto di più. Si fecero rappresentare come Santi!
La mostra propone una scelta di dipinti di grande 'appeal', che vanno dalle due tavole di Giorno Vasari con 'Cosimo il Vecchio come San Cosma' e 'Cosimo I come San Damiano', protettori della medicina, del 1588, ai dipinti di Giusto Suttermans che ritrae le donne di casa Medici come Sant' Agnese, santa Margherita e Maddalena, arrivando a trasformare il tema della Sacra famiglia in 'Ritratto come Sacra Famiglia'.

La sezione si chiude con una rivelazione: due delle tre versioni del dipinto con la 'Morte della Vergine' eseguite da Carlo Sacconi per Maria Luisa, Elettrice Palatina, sottoposte ad un delicatissimo restauro ed esposte per la prima volta, saranno collocate quasi ad altezza d'uomo in posizione centrale, in modo di vederne il tergo, ove sono appesi i cartellini sui quali il pittore aveva scritto il nome delle persone ritratte.
Gli arredi celati
Un nuovo, straordinario recupero di opere d'arte 'segretamente conservate' fra le pareti di Palazzo Medici Riccardi: una galleria sconosciuta di sculture provenienti dalle collezioni riccardiane e una piccola quadreria.Si tratta di un nucleo di marmi in parte destinati all'arredo dell'appartamento prefettizio e in parte 'riscoperti' nei sotterranei del palazzo; le opere, come le altre restaurate per la mostra con il generoso contributo della Provincia, rappresentano una pagina speciale della collezione Riccardi: furono restaurate dai grandi maestri del Seicento, Giovan Battista Foggini e i suoi collaboratori, o addirittura copiate nel XVIII secolo da esemplari romani, a testimoniare la fortuna della statuaria classica in epoca barocca.
Accanto alle sculture appaiono altri arredi, dipinti, che una volta confluiti a palazzo, hanno formato 'per caso' nuove raccolte perché fra gli oggetti che convivono entro le mura di una casa, per quanto grande essa sia, nasce un dialogo e si creano nuovi legami, che una sorte comune trasforma in leganti.

Dall' 'Allegoria del cattivo inizio', una danza di 17 puttini, al tema biblico dell' 'Abbraccio di Giacobbe ed Esaù', alle tavole e ai rilievi evangelici che alludono alla redenzione, si costruisce un percorso percettivo fatto di dipinti inediti e inattesi. Vi si accede attraverso una porta segreta, costruita e lavorata a 'toppo' nel Quattrocento, ingiustamente dimenticata. E' l'ultima concrezione intatta dell'arredo del Palazzo al tempo dei Medici Vecchi.

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