Consumismo come psicopatologia di massa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 marzo 2004 13:57
Consumismo come psicopatologia di massa

Se è giusto consumare per vivere, non è altrettanto giusto vivere per consumare!
Come migliorare la propria vita? Come ottimizzare la gestione economica familiare o personale? Come acquistare al meglio un prodotto o un servizio? Per cercare di dare risposte a chi vuole migliorare la qualità della propria esistenza quotidiana, è nata l'associazione culturale Umanismo che propone appunto "idee per esistere", o se vogliamo, idee per ottimizzare sia la propria vita, sia quella di chi la condivide.
La presentazione ufficiale è avvenuta oggi durante una conferenza per la stampa alla quale sono intervenuti anche vari rappresentanti di associazioni, enti ed amministrazioni pubbliche, nonché una folta rappresentanza di docenti delle università di Firenze, Siena e Pisa.
"Secondo quanto diceva Braunschvicg - ha spiegato il fondatore di Umanismo, il professor Gilberto Tinacci Mannelli - cioé che 'la natura e il destino dell'essere pensante si trasformano in base all'idea che egli si fa della sua natura e del suo destino' e considerando che la massa di messaggi che ogni uomo riceve fin dalla più tenera infanzia si accentra sul consumo come elemento essenziale della vita, ho deciso di dedicare il tempo che mi resta da vivere in un'attività che contrasti in modo corretto l'attuale andazzo che incentra nel consumo e nell'entità di esso i valori esistenziali.

Non a caso - ha proseguito Tinacci Mannelli - ritengo che il consumo sostenibile sia uno degli argomenti-chiave da sviluppare e diffondere. Poiché una corretta sostenibilità dei consumi si presenta come la strada maestra per migliorare la qualità della nostra vita". Durante la presentazione di Umanismo è stato anche presentato il primo appuntamento proposto dalla neonata associazione, ovvero il primo Convegno internazionale "Consumismo come psicopatologia di massa" previsto a Firenze nel prossimo autunno, il cui programma è consultabile su internet.
Se è giusto consumare per vivere, ma non vivere per consumare, diamo ragione a Marzia Monciatti, assessore comunale di Firenze quando dice: "non dobbiamo farci consumare dai consumi", o anche a Giovanni Paolo II quando sostiene, come ha fatto recentemente, che: "logiche di mercato non devono sopprimere la dignità umana".
L'associazione Umanismo si propone di avallare a livello scientifico - attraverso progetti di ricerca mirati - le attività già da tempo svolte in questa ottica come commercio equo e solidale, gruppi di acquisto, incontri fra chi offre e chi cerca determinati servizi e/o prodotti alle migliori condizioni, etc. Dell'associazione Umanismo fanno parte docenti universitari, personalità del mondo della cultura e dell'imprenditoria, nonché moltissimi giovani che intuiscono e cercano nuovi modi di esprimere le loro potenzialità al di là e al di fuori dei modelli oggi imperanti e permanentemente suggeriti.
Umanismo mette gratuitamente a disposizione consulenze di ogni genere grazie al fatto di annoverare fra i suoi soci esperti di molte delle modalità "criticabili" della vita odierna, basta scrivere all'indirizzo email: umanismo@italian.it

GILBERTO TINACCI MANNELLI
(Firenze, 29 ottobre 1923)
Ha insegnato per oltre un trentennio "Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa" alla Facoltà di scienze politiche "Cesare Alfieri" dell'Università di Firenze.

E' l'unico libero docente italiano della materia (1967). Ha tenuto corsi all'Università di Urbino, alla L.U.I.S.S. di Roma e Seminari al corso di perfezionamento in Sociologia della comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma, all'Università Statale di Milano e nel 1990 al St. John's College di Cambridge. Nel 1971 ha diretto un gruppo di ricerca su incarico della Confindustria per analizzare le caratteristiche salienti della comunicazione cinematografica da parte delle industrie italiane; ne è derivato il volume "Cinema industriale e società italiana", Franco Angeli, Milano.

Nel 1976 ha promosso e fondato il Cisc - Centro interdisciplinare di scienze della comunicazione - e ha curato il volume "La ricerca in Italia sulle comunicazioni di massa" (A. Forni editore, Bologna) contenente contributi e saggi dei maggiori studiosi italiani del settore. Dopo aver studiato l'utilizzazione del mezzo televisivo nella propaganda politica italiana (volume "Il telecomizio", Urbania 1971, II ed. Bologna, Forni, 1977) ha approfondito questo filone di ricerca e pubblicato, con E.

Cheli, il volume "L'immagine del potere - comportamenti, atteggiamenti e strategie di immagine dei leaders politici italiani", Milano, Angeli, 1986. E' stato consulente della Fondazione Cini di Venezia per i problemi dell'informazione ed ha organizzato vari convegni sul tema e vicepresidente dell'Istituto di Psicopedagogia dellApprendimento della Regione Emilia-Romagna. Negli anni 1978-1980 è stato Vicepresidente del Comitato Regionale per il servizio radiotelevisivo della Regione Toscana e consulente tecnico del Consiglio di Presidenza delle Regioni italiane per i rapporti con la RAI.
La sua pubblicazione scientifica di base, "Le grandi comunicazioni - lineamenti di una sistematica di studio" è uscita in seconda edizione completamente aggiornata ed ampliata nel 1985 (Forni, Bologna).

Ha approfondito le tematiche relative alla selezione, valorizzazione e narrazione dell'informazione radiotelevisiva italiana e ha pubblicato, in collaborazione con Enrico Cheli, "L'ora di punta dell'informazione" - Milano, Angeli, 1989. In équipe con Enrico Cheli, Paolo Mancini e Giampiero Mazzoleni, svolge per conto della RAI - Direzione Tribune e Accesso- una ricerca sulla comunicazione elettorale TV, poi pubblicata col titolo "Elezioni in TV: dalle tribune alla pubblicità" - Milano, Angeli, 1989.

Nel 1989 ha fondato, con altri colleghi, la "Scuola Superiore della Comunicazione" di Firenze.
E' stato presidente del Comitato Scientifico del "CEDICOM" - Centro di Scienze e Tecniche della Comunicazione. E' stato membro del Comitato Scientifico della Mediateca Regionale Toscana. Fa parte del Comitato Scientifico dell'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale. E' socio fondatore e Segretario Generale del C.S.U.M. - Centro Studi Uomo Macchina. Dal novembre del 1995 al 1998 ha fatto parte della "Consulta Qualità" della RAI- Radiotelevisione italiana.

Nel giugno del 1996 ha presieduto a Napoli il Forum del Prix Italia della RAI.
In un suo testo scritto in collaborazione con Alessandro Baccani, "Alla ricerca del tempo futuro - oltre le Grandi Comunicazioni", vincitore del premio S. Vincent 1999 (A. Forni editore), ha affrontato l'evoluzione della comunicazione e le prospettive dischiuse dall'avvento delle tecnologie multimediali avanzate.
Dall'anno accademico 1998-1999 è Presidente del Comitato Scientifico del Master in Multimedia, promosso dall'Università degli Studi di Firenze, Rai e Mediateca Regionale.
Ha affiancato all'attivita' scientifica esperienze dirette nei vari campi della comunicazione: nel cinema (attivita' dirigenziale nell'Universalia Film - anni 1948/1952), nella radio (1956-78, regia de "L'approdo" e di altre trasmissioni culturali) e nella televisione (regia delle prime trasmissioni sperimentali in onda da Napoli).

Ha svolto attivita' direzionale - dal 1968 al 1978 - in una società di software, la "Speed - Societa' per l'elaborazione elettronica dei dati". Nel 1977 ha fondato la Image srl, una società di consulenza, formazione e ricerca nel campo della comunicazione, che ha svolto e svolge attività a livello scientifico per grandi imprese e strutture istituzionali. Nel 1994 ha fondato CSUM, Centro studi uomo-macchina, associazione scientifica riconosciuta dalla regione Toscana. Nel 2003 ha dato vita all'associazione Umanismo, associazione culturale dedicata alla riscoperta e alla diffusione dei valori fondamentali dell'individuo.

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