Attentati a Madrid: stamani in Palazzo Vecchio e in Regione 3 minuti di silenzio
Sgherri (Rifondazione Comunista): «No alla manifestazione di giovedì a Roma»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2004 18:53
Attentati a Madrid: stamani in Palazzo Vecchio e in Regione 3 minuti di silenzio<BR>Sgherri (Rifondazione Comunista): «No alla manifestazione di giovedì a Roma»

FIRENZE- Si svolgerà venerdì prossimo a Bruxelles una riunione straordinaria dei ministri degli Interni della Ue contro il terrorismo. SI tratta di un summit d'urgenza sulla situazione sicurezza in Europa dopo gli attentati di Madrid. I crescenti timori sui pericoli per la sicurezza globale pesano sulle borse europee, con l'indice della borsa di Madrid e il comparto assicurativo a guidare i ribassi.
Il suono delle chiarine e le note del Silenzio di ordinanza hanno accompagnato stamani in Palazzo Vecchio i tre minuti di silenzio osservati per ricordare le vittime dell'attentato terroristico di Madrid.

Alle 12 in punto personale e amministratori regionali si sono raccolti nel cortile di Palazzo Bastogi, sede della presidenza, e nel piazzale del Centro direzionale di Novoli per partecipare alla cerimonia di commemorazione che ha unito oggi tutti i popoli dell’Unione europea.
“Siamo qui – ha detto brevemente il vicepresidente della Regione, Angelo Passaleva – per manifestare la nostra solidarietà alle famiglie dei lavoratori e degli studenti barbaramente assassinati a Madrid e per ribadire la nostra assoluta opposizione al terrorismo e all’uso della violenza.

Ma anche per chiedere che governi e organizzazioni internazionali affrontino con la saggezza della politica le cause che alimentano il fenomeno del terrorismo internazionale”.
Il sindaco Leonardo Domenici, il vicesindaco Matulli, assessori, consiglieri comunali, lavoratori sono scesi nel Cortile della Dogana insieme al Gonfalone di Firenze per manifestare la loro solidarietà al popolo spagnolo e per dire no al terrorismo e alla violenza. Nei tre minuti di silenzio anche il sito Internet nel Comune di Firenze, come quelli di altre importanti città, è stato oscurato.

Al termine della breve cerimonia, il sindaco Domenici è tornato a parlare della manifestazione contro il terrorismo organizzata dall'Anci, l'associazione dei Comuni italiani di cui è presidente, prevista per giovedì prossimo a Roma. "È un'iniziativa dell'Anci, in quanto associazione unitaria che riunisce tutti i Comuni italiani, per manifestare la solidarietà al popolo spagnolo e per dire no al terrorismo. Questo è il senso. E' un'occasione aperta a tutti, istituzioni, forze politiche, forze sociali, società civile.

Non ci sarà un corteo e mi auguro che in piazza del Campidoglio si ritrovino molti gonfaloni delle città. Non c'è nessuna forma di contrapposizione o di alternativa rispetto ad altre iniziative già organizzate - ha precisato Domenici - Personalmente, stamani ho parlato con i rappresentanti del coordinamento degli enti locali per la pace ed ho aderito anche all'iniziativa del 20 marzo a Roma. Vorrei che si mettesse la parola fine a polemiche assolutamente strumentali: quella di giovedì è un'iniziativa promossa dall'Anci in quanto associazione dei comuni italiani, con obiettivi chiari sui quali mi auguro che si possano ritrovare in tanti".


«Questo è il momento per mostrare grande vigilanza e grande fermezza». E' quanto ha dichiarato il presidente del consiglio comunale Alberto Brasca commemorando, in apertura dell'assemblea di Palazzo Vecchio, le vittime delle stragi di Madrid. «L'offensiva del terrorismo ha raggiunto anche l'Europa - ha aggiunto Brasca - e noi dobbiamo prepararci ad affrontarla consapevoli che si può e si deve vincere».
«La spaventosa strage avvenuta alcuni giorni fa in Spagna deve essere condannata in modo incondizionato e totale.

Essa è un attacco non solo al popolo spagnolo, ma a tutta l¹Europa ed alla grande missione storica, politica e sociale della sua unità». Lo ha detto il capogruppo dei Comunisti Italiani Nicola Rotondaro ed i consiglieri Lorenzo Marzullo e Luca Pettini intervenendo, in consiglio comunale, per commemorare le vittime degli attentati di Madrid. «La condanna assoluta dell'attacco terroristico - hanno aggiunto - deve essere ancora più forte nel nostro paese, così drammaticamente colpito per una intera stagione da una terribile sequenza di attentati: piazza Fontana, l'Italicus, piazza della Loggia, la Questura di Milano.

I Comunisti Italiani sanno bene che il terrorismo è un nemico mortale della democrazia e dei lavoratori. Per questo sono stati, erano e saranno in prima fila nella lotta contro i terroristi. L'attacco a Madrid rende ancora più drammatica una situazione internazionale già pesantissima, e conferma che, se la lotta al terrorismo è un pretesto per imporre il dominio imperialistico dell'unica superpotenza, il terrorismo risorge sempre come una idra dalle cento teste in un infernale circuito che sta facendo precipitare il mondo in un incubo senza fine».

Secondo Rotondaro, Marzullo e Pettini «per sconfiggere il terrorismo occorre perciò operare per una nuova fase di distensione internazionale, per l'immediato ritiro di tutti i contingenti militari di occupazione presenti in Iraq, per il ritiro del contingente militare italiano, per un intervento delle Nazioni Unite che, sia sul piano politico, sia, ove occorra, sul piano militare, garantiscano la restituzione dell'Iraq agli iracheni e la costruzione di un nuovo sistema istituzionale in grado di soddisfare le diverse esigenze delle varie componenti del popolo di quel paese».

I Comunisti Italiani hanno anche lanciato un appello «alla sinistra, ai cattolici, alle forze democratiche per un impegno unitario e trasparente contro il terrorismo, contro il tentativo del presidente degli Stati Uniti Bush di condizionare al suo volere il mondo intero, per una nuova fase della vita mondiale ove gli unici vincitori siano finalmente la pace, la democrazia, i popoli di tutto il mondo». «Capiamo - hanno concluso Rotondaro, Marzuolo e Pettini - le intenzioni che hanno spinto il sindaco di Firenze e presidente dell'Anci ad indire la manifestazione di giovedì prossimo a Roma ma non la condividiamo.

Non abbiamo bisogno, in questi momenti, soltanto di condannare il terrorismo: dobbiamo capirne le cause e trovare le strade per batterlo. In primo luogo crediamo che si debba lottare per la pace e per un'inversione di tendenza rispetto all'interventismo che porta alla spirale guerra-terrorismo. Il luogo opportuno è la manifestazione per il ritiro dall'Iraq del 20 marzo, mentre ci pare veramente sbagliato manifestare con chi è responsabile del rifinaziamento della missione in Iraq. La Spagna ci ha dimostrato che una democrazia è forte non se si unisce su parole d'ordine fumose ma, se nella comune condanna della violenza, le forze politiche si presentano con opzioni diverse e chiare davanti ai cittadini dando loro la libertà di scegliere.

In questo senso, la vittoria della sinistra spagnola ha molto da insegnare alla sinistra moderata italiana». I consiglieri del gruppo dei Comunisti Italiani hanno anche inviato un telegramma al Sindaco di Madrid Alberto Ruiz Gallardon, al Console Onorario di Spagna a Firenze Attilio Coco e, all'ambasciatore di Spagna a Roma José de Carvajal per «esprimere il proprio cordoglio al popolo spagnolo per gli orrendi atti terroristici, rispetto ai quali occorre non solo una ferma condanna ma anche la mobilitazione generale in difesa della democrazia».



‘’Parteciperò all’ iniziativa Anci del 18 marzo per lo spirito unitario che l’ ha ispirata e la contraddistingue e alla quale penso debbano partecipare tutte quelle forze politiche che sono contro ogni forma di terrorismo, di qualsiasi colore e da qualsiasi parte provenga, oltre che per solidarietà nei confronti del popolo spagnolo. So di interpretare l’ opinione degli altri presidenti delle assemblee legislative regionali di tutta Europa con alcuni dei quali ho avuto stamani contatti telefonici’’.

Lo afferma, in una dichiarazione, il Presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, che è anche Presidente della Calre, l’ organismo rappresentativo delle assemblee legislative regionali europee. ‘’C’ è un dovere che abbiamo come istituzioni – osserva ancora Nencini - ed è quello di favorire la mobilitazione dell’ opinione pubblica intorno ai temi della lotta alla violenza cieca e al terrorismo’’. ‘’Ogni forma di lotta politica che si richiama, direttamente o indirettamente, e per qualsiasi causa, alla violenza e al terrore – conclude Nencini - deve essere contrastata in modo unitario facendo nostre anche alcune delle parole d’ ordine che ci vengono dalla Chiesa: osare per la pace e vincere la paura’’.


La Provincia di Firenze aderisce e partecipa con il proprio Gonfalone alla manifestazione nazionale contro il terrorismo proposta dall’Anci. Lo ha annunciato oggi il Presidente della Provincia Michele Gesualdi, durante un intervento in Consiglio provinciale sugli attentati in Spagna. “Siamo addolorati nel profondo e vicini agli spagnoli, nostri concittadini europei. E’ necessario un ripensamento profondo di strategia politica e militare - ha detto Gesualdi - In occasione del conflitto contro l’Iraq in Italia e in tutte le grandi capitali del mondo c’è stata una grande domanda di pace espressa da cortei formati da milioni e milioni di persone e che è rimasta inascoltata e spesso è stata disprezzata.

Quella domanda non diceva di non combattere il terrorismo sul piano della polizia internazionale, ma rifiutava un approccio semplificato alle grandi questioni planetarie che richiedono convergenze di popoli, di istituzioni, investimenti contro certi fenomeni. La risposta al terrorismo non può essere la guerra che uccide più civili che militari e alimenta altre morti, altre violenze”.
«Avrei condiviso una giornata di lutto nazionale perché nel dolore e nella solidarietà al popolo spagnolo ed alle famiglie colpite dagli attentati rimane estranea l'appartenenza politica».

Così la capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri ha commentato, intervenendo in consiglio comunale, «la proposta del sindaco Domenici di manifestare giovedì pomeriggio a Roma». «Fermo restando la netta e assoluta condanna per ogni atto terroristico - ha sottolineato Monica Sgherri - ogni manifestazione è un atto politico: oggi, però, compito della politica è invece quello di individuare cause e responsabilità della spirale guerra-terrorismo. E allora non si può manifestare oggi con quelle forze politiche che invece sostengono la guerra e il rifinanziamento della missione militare in Iraq.

In questo senso la risposta del popolo spagnolo è molto chiara e anche la sinistra spagnola è stata altrettanto chiara sulla sua contrarietà alla politica estera del primo ministro uscente Aznar». «Una iniziativa contro la guerra ed il terrorismo è già stata indetta per sabato - ha concluso la capogruppo di Rifondazione Comunista - la sua riuscita sarà decisiva per rilanciare con forza il ritiro di tutti i contingenti militari in Iraq e a favore di un intervento sotto l'egida delle Nazioni Unite».

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