De Raffaele, neocoach della Mabo, il giorno dopo: "Ho solo chiesto ai ragazzi di farsi umiliare"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2004 18:31
De Raffaele, neocoach della Mabo, il giorno dopo:

(NV) 2 febbraio - E’ stato un momento molto emozionante, ieri sera , per Walter De Raffaele fare il suo ingresso in sala stampa da capo allenatore in serie A e sedersi sulla sedia solitamente riservata ai coach della massima categoria. Purtroppo non gli è stato possibile portarsi dietro la ciliegina da mettere sulla torta, vale a dire i due punti in palio. La soddisfazione, però, di commentare la splendida reazione d’orgoglio avuta dai suoi ragazzi, nel terzo quarto, dopo una secondo tempino da incubo, maggior imputato della sconfitta di ieri per 91 a 105, non se l’è voluta proprio togliere: “Inizialmente mi pare d’obbligo fare i complimenti alla Benetton Treviso.

Da parte nostra c’è il rammarico per un secondo quarto dove, alle prime difficoltà, abbiamo aperto il campo ad Edney e compagni mostrando una faccia insicura ed impaurita”. A proposito di faccia, per come si erano messe le cose alla fine del primi due quarti conclusi con un pesantissimo passivo di 27 punti sul 31 a 58, gli amaranto hanno seriamente rischiato di perderla ma, dopo l’intervallo lungo, è avvenuta un’inaspettata reazione. Chissà cosa deve aver detto De Raffaele ai suoi giocatori.

Eccolo: “Nell’intervallo, visto il pesante passivo che ci stava ormai condannando, ho chiesto ai ragazzi una reazione d’orgoglio, almeno per non perdere la faccia”. Fortunatamente i livornesi hanno ascoltato gli incitamenti del loro coach che, vistosamente soddisfatto, ha voluto analizzare così quel favoloso terzo quarto: “Abbiamo giocato un terzo quarto strepitoso senza timore dei nostri avversari. Inoltre le nostre belle giocate hanno galvanizzato il pubblico che ci ha sostenuti incitando al massimo tutta la squadra”.

Una cosa che ha fatto molto piacere a De Raffaele è stato l’incitamento che è venuto pure dalla panchina verso quei giocatori come Porta e Fantoni che, solitamente, hanno poco spazio. Ecco cos’ha detto: “Tutti la panchina si è alzata in piedi ad incitare i compagni in campo e soprattutto quei giocatori che solitamente giocano di meno. Questo tifo ha portato buoni frutti. Peccato che sul meno 6 abbiamo concesso quelle due bombe di troppo!”. L’ultima analisi che è stata chiesta a De Raffaele era inerente alla splendida prestazione di Tommaso Fantoni il quale, con la genuina sfrontatezza di un giovane emergente, ha dato una grossa mano a far cambiare volto alla partita.

Ecco il commento del coach: “Tommaso è certamente un ragazzo di valore che si fa sempre trovare pronto ad ogni chiamata. L’ho mandato in campo perché pensavo fosse il momento giusto per farlo visto che Garri aveva 4 falli e che Brown non stava incidendo molto”. Malgrado la sconfitta, Walter De Raffaele, si è incassato un mare di elogi per aver messo il bastone tra le ruote ai campioni d’Italia e, tra questi, c’è stato uno speciale ringraziamento da parte del presidente Stefano Falsini: “ Devo fare i miei complimenti a Walter e ringraziarlo per aver ripagato la fiducia che gli abbiamo dato.

Colgo l’occasione per confermargliela. Volevo, inoltre, ringraziarlo per aver ridato entusiasmo al nostro pubblico che stasera è tornato ad essere numeroso”. Sulla sponda trevigiana c’era soddisfazione per la vittoria anche se i verdi della marca si sono dovuti sudare più del dovuto i due punti in palio. Ecco l’analisi del match fatta dal coach della Benetton, Ettore Messina: “Abbiamo giocato ottimamente i primi due quarti, sia in attacco che in difesa. Poi l’infortunio di Garbajosa e la probabile stanchezza dovuta al fatto che giochiamo ogni tre-quattro giorni hanno determinato il nostro calo che ci ha portati a disputare un vergognoso terzo quarto”.

Le motivazioni del calo della Benetton, forniteci dall’ex CT azzurro, non terminano qui: “Certamente anche la stessa Livorno è stata complice, con un ottimo atteggiamento, del proprio rientro in partita. Questa ottima reazione le sarà utile per il futuro. Un altro motivo del nostro calo è che avanti di 27 punti era scontato un rendimento inferiore. Comunque nel finale abbiamo fatto delle buone scelte di tiro”. Dalle parole di Messina è parso di capire che il più 27 ha portato la Benetton ad allentare la cinghia.

A quel punto è sorto spontaneo chiedergli come sarebbero andate le cose Treviso non avesse avuto quel largo vantaggio. Eccolo Messina: “Se non fossimo stati avanti di tanti punti avremo giocato meno rilassati. Noi, per fare bene anche in futuro, dovremo continuare a difendere e correre con molta intensità. Faremo di tutto per vincere più partite al fine di arrivare primi alla fine della regular season”. (Nicola Verzoni)

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