Per difenderci dal Cerit ci vuole James Stewart

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 gennaio 2004 13:24
Per difenderci dal Cerit ci vuole James Stewart

"Caro direttore -scrive a Nove da Firenze Riccardo Catola- leggo sui giornali di oggi un’esilarante intervista al vicedirettore del Cerit, il famigerato Centro di riscossione tributi. E’ tutta una minaccia, un’intimidazione, un far paura, uno stridio di ganasce e un tintinnar di manette. Ope legis, naturalmente, contro i 15 mila “furbi evasori” fiorentini in arretrato di multe e contravvenzioni. Ben 4000 telefonate ha ricevuto il nostro call center, dice. Dimenticando di riferire che al call center niente sanno rispondere se non di mettersi di persona in code sterminate agli uffici Cerit di via Baracca.
La gente è esasperata, altro che, da un servizio che più disservizievole non si può.

Ci sono storie scandalose di errori e omissioni già finite più volte sui giornali. Io stesso sono stato convocato in questi giorni a sanare una multa stradale da ben 258 euro già pagata tre anni fa. E in mancanza di ogni vera informazione dal Cerit (ma chi si ricorda di tre, quattro anni fa?) ho ripagato, salvo accorgermene a cose fatte. Ma nessun vicedirettore o impiegato si è prodigato per farmelo sapere. C’è gente, come mia moglie, a cui per anni è stata chiesta perentoriamente una stessa somma già regolarmente pagata.

E non è servito a niente esibirne ogni volta la prova.
Casi analoghi ce ne sono a centinaia, forse migliaia, e non si giustificano, caro vicedirettore, con la vostra ormai proverbiale sbadatezza. Qui c’è del premeditato. Così com’è evidentemente premeditata l’ultima operazione scattata proprio sotto Natale, con la crisi che strangola tante famiglie, i più fortunati in ferie e perfino molti uffici chiusi senza preavviso, come quello stesso del Cerit di mercoledì 31 dicembre o, dopo Capodanno, quello dei vigili urbani unici abilitati a fornire reali informazioni.
Dover pagare entro 20 giorni in un periodo simile, caro vicedirettore intimidatorio, è suonato a tanti come una cattiveria inutile, un affronto.

E’ perché si renda conto dell’effetto, le suggerisco di rivedersi il bel film natalizio di Franck Capra in cui il ricco e avido banchiere non si fa scrupolo di gettare nella strada decine di povere famiglie. Esiste un James Stewart a Firenze che ci difenda dagli orrori della burocrazia?
C’è poco da fare o da dire: in un Paese rispettoso della gente il metodo Cerit non può avere cittadinanza e dev’essere ripensato alla radice. Ne’ sono accettabili le interviste di un qualsiasi funzionario che ci tratta tutti da comuni delinquenti magari perché abbiamo dimenticato di saldare un divieto di sosta.

Spesso, voglio rammentarlo, già pagato".

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