Castelnuovo Val di Cecina (PI) il primo paese in Italia interamente

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2003 13:11
Castelnuovo Val di Cecina (PI) il primo paese in Italia interamente

Anche il borgo medioevale di Castelnuovo Val di Cecina, uno dei più importanti e meglio conservati della Toscana, diventerà il primo borgo italiano completamente "Teleriscaldato". Un intervento innovativo, di riqualificazione dell'antico centro abitato, al quale sta collaborando l'Università degli Studi di Firenze.

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A Castelnuovo Val di Cecina, ultimo comune della provincia di Pisa al confine con la provincia di Grosseto, che conta circa 2500 abitanti, dove sorge uno dei più importanti e affascinanti borghi medioevali della Toscana, sono in corso i lavori per portare il Teleriscaldamento in tutte le abitazioni.

In Toscana la geotermia è una grossa risorsa: grazie a questa fonte alternativa viene prodotto il 24% dell'energia elettrica regionale e circa il 2% dell'energia elettrica nazionale, per la maggior parte (circa l'80%) prodotta nel comune Castelnuovo Val di Cecina e nel limitrofo comune di Pomarance.
Cos'è il teleriscaldamento
Il Teleriscaldamento è una forma di riscaldamento che utilizza il calore geotermico a bassa entalpia, quello non idoneo per la produzione di energia elettrica.

Mediante un apposito scambiatore, il calore geotermico scalda l'acqua prelevata dall'acquedotto fino ad 85° - 90° C, acqua che viene distribuita a tutti gli utenti per il funzionamento degli impianti di riscaldamento ad uso domestico. Dalle singole case, poi, l'acqua viene restituita allo scambiatore a circa 65° - 70° C di temperatura per rientrare nel circuito chiuso che produrrà nuovo riscaldamento.
Il termine "Tele" riscaldamento indica che il calore viene trasportato: l'acqua arriva infatti già calda alle abitazioni per il funzionamento dei radiatori contrariamente a quanto avviene solitamente negli impianti domestici, dove è presente una caldaia che riscalda l'acqua utilizzando come combustibile il metano.
Il fatto che per il Teleriscaldamento non venga utilizzato nessun combustibile fa sì che non vi siano emissioni gassose di nessun tipo, soprattutto di CO2, responsabile dell' "effetto serra", e, inoltre, la condensa del vapore geotermico , unico prodotto di risulta, viene reiniettata nel sottosuolo a grandi profondità.

Un sistema insomma ad Inquinamento Zero.

Un riscaldamento innovativo in un borgo medioevale
Il Paese non era nuovo a questo tipo di riscaldamento: già a partire dal 1985 sono iniziate le prime esperienze pilota e via via tutto il paese nuovo si è dotato di teleriscaldamento. Castelnuovo è stato infatti il primo paese in Italia a sfruttare l'energia geotermica a questo scopo, seguita dalle città di Ferrara e Brescia, anch'esse parzialmente teleriscaldate.
La novità è che adesso, ad essere teleriscaldato sarà tutto il borgo medioevale, uno dei più grossi ed integri esistenti in toscana, tutto arroccato sul monte, a 580 mt.

di altitudine, con stradine concentriche, case in pietra, chiesette, antiche fonti e scalette dove fino a pochi anni fa gli abitanti salivano sul dorso dei ciuchi.
Un'impresa, dunque, far passare per il borgo medioevale i tubi del Teleriscaldamento, veramente ardua, anche perché l'obiettivo ovviamente, oltre l'Inquinamento Zero, è che questo notevole patrimonio storico e ambientale rimanga integro. A tale scopo è stata coinvolta l'Università degli Studi di Firenze.
Decine di operatori, coordinati dai docenti Arch.

Piergiorgio Malesani e Arch. Roberto Sabelli, stanno in questi giorni fotografando il borgo in ogni suo lato, numerando manualmente, ad una ad una, le pietre del borgo per consentire il passaggio dei tubi, pietre che poi, andranno riposizionate esattamente nella sede di circa 600 anni fa.
Il risultato sarà di vedere il borgo realmente come si presentava nel medioevo, senza più elementi della modernità, come tubi, cavi elettrici, telefonici o altre condutture, che, con l'occasione, saranno completamente interrate.

Il Borgo, dotato di Teleriscaldamento, verrà di nuovo reso accessibile a turisti e visitatori nella prossima primavera.
Grazie a questi lavori, che verranno completati ad aprile 2004, Castelnuovo Val di Cecina sarà il primo paese italiano completamente riscaldato con calore geotermico.

Il calore geotermico era utilizzato in antichità a scopi termali
Nel mese di Gennaio, nella frazione di Sasso Pisano, verrà inaugurato un sito archeologico di grande importanza: un Complesso termale etrusco risalente al III secolo a.C., di grande rilievo, del quale sono stati riportati alla luce vasche per la balneazione, edifici di accoglienza, luoghi di culto.

Terme molto importanti nel periodo dal III secolo a.C. fino al IV secolo d.C., tanto da essere segnalate nella famosa Tabula Itineraria Peutingeriana, (una tavola geografica militare del III secolo d.C. che descriveva i confini di tutto l'Impero romano) nella quale il sito di Sasso Pisano è segnalato come Aque Populonie o Aque Volterrane. Segno evidente che gli antichi avevano già scoperto la piacevolezza delle acque che qui sgorgano naturalmente a 60-70 gradi centigradi e del lieto vivere a Castelnuovo Val di Cecina.

Il turismo: nuova risorsa per l'economia di Castelnuovo
I ritrovamenti archeologici, unitamente a questi miglioramenti alla qualità dell'aria, all'aspetto del borgo medioevale, e in generale alla qualità della vita del paese, faranno sì che Castelnuovo Val di Cecina, per anni tutta dedita alla produzione di energia elettrica geotermica che monopolizzava l'economia del paese, divenga anche una meta turistica di sicuro interesse.
Il paese, inoltre, sorge in una zona incontaminata, ricca di boschi e paesaggi naturali, che guarda verso il mare, sia nel versante grossetano dove, a pochi chilometri di distanza si incontra la costa maremmana e Follonica, sia nel versante livornese, dove si incontrano località termali come Venturina, cittadine etrusche come Populonia e le coste del Golfo di Baratti.

Senza considerare l'enorme offerta storico-artistica del territorio.
Castelnuovo Val di Cecina è dunque destinata a diventare una di quelle mete "cult" del turismo italiano e internazionale grazie al suo paesaggio, alla qualità dell'aria (oltre al riscaldamento ecologico il borgo medioevale è completamente inaccessibile alle auto), alle sorgenti di acqua calda, alla buona gastronomia. Una valida alternativa per quanti amano la Toscana e prediligono località poco conosciute e ancora tutte da scoprire.

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