Carabinieri uccisi in Iraq: costernazione in caserma a Livorno
Bandiere a mezz'asta sugli edifici istituzionali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2003 14:42
Carabinieri uccisi in Iraq: costernazione in caserma a Livorno<BR>Bandiere a mezz'asta sugli edifici istituzionali

Un camion bomba guidato da un kamikaze è saltato in aria stamani nella base dei soldati italiani a Nassyria. Al momento sono salite a 14 le vittime dell'attentato (11 i carabinieri, 3 gli uomini dell'Esercito). Un altro militare italiano risulta disperso. Il camion ha forzato il posto di blocco all'entrata della base e ha proseguito la sua corsa sino davanti alla palazzina di tre piani che ospitava il dipartimento logistico italiano. L'esplosione è stata potentissima, ha fatto crollare gran parte dell'edificio ed ha inoltre danneggiato una seconda palazzina dove ha sede il comando.


Clima di dolore e costernazione alla caserma Amico di Livorno, sede della Seconda Brigata Mobile della quale fanno parte 225 carabinieri impegnati in Iraq. Nella caserma, situata in viale Fabbricotti, è presente anche il comandante della brigata, il generale Leonardo Leso. Attraverso i collegamenti radiosatellitari e telefonici sta seguendo quanto avvenuto a Nassiriya. La seconda brigata mobile, è stata costituita nel settembre 2000. Conta complessivamente circa 1.500 uomini e ne fa parte il primo reggimento paracadutisti Tuscania con sede a Livorno.

L'Esercito ha attivato un numero verde, 800.228877, per fornire notizie ai familiari dei militari impegnati in Iraq.
‘’Siamo vicini ai nostri soldati con affetto, stima, riconoscenza. Con partecipazione e dolore siamo vicini alle famiglie dei carabinieri caduti’’. Lo sottolinea, in una dichiarazione, il Coordinatore dei Presidenti dei Consigli Regionali Italiani e delle Province autonome, Riccardo Nencini.’’Tutto il popolo italiano sa – ha aggiunto Nencini - che la missione nella quale siamo impegnati in Iraq è una missione di pace, diretta a ricreare in quel paese le premesse e le regole di un ritorno alla democrazia.

Questo è l’ impegno dal quale non possiamo derogare e la condizione alla quale siamo vincolati. Per questo chiediamo al governo di vigilare con attenzione a sostegno della lotta al terrorismo internazionale e del nostro impegno ma anche degli obbiettivi che ci siamo proposti, nel quadro delle alleanze internazionali e delle risoluzioni dell’Onu’’.
Bandiere a mezz’asta su Palazzo Medici Riccardi subito dopo l’arrivo della notizia della morte dei nostri Carabinieri. Il presidente della Provincia Michele Gesualdi ha inviato un telegramma al comandante provinciale dei Carabinieri: “Le esprimo il cordoglio profondo della Provincia di Firenze per il gravissimo lutto che ha colpito le famiglie dei militari uccisi in Iraq, l’Arma dei Carabinieri e tutto il Paese.

Di fronte a questa grande tragedia ci stringiamo intorno a quanti sono stati così duramente colpiti nei loro affetti e a voi e manifestiamo la più grande preoccupazione per quanto è accaduto e per l’escalation del terrorismo nel mondo”.
Il Presidente del Consiglio Provinciale Eugenio Scalise ha inviato al Ministro della Difesa ed al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri il seguente telegramma:
"Appresa la notizia del gravissimo atto terroristico che è costata la vita ad undici carabinieri e tre soldati dell’esercito in servizio in Iraq esprimo il più sentito cordoglio alle famiglie dei militari uccisi.

All’Arma dei Carabinieri ed all’Esercito va la solidarietà per la gravissima perdita degli uomini morti nell’espletamento del proprio dovere. Sicuro d’interpretare il sentimento dell’intero Consiglio Provinciale e dei cittadini della Provincia di Firenze esprimo netta condanna per il vile attentato che ha spezzato la vita ad uomini che si stavano adoperando per riportare pace e aiuti ad un popolo duramente provato dalla dittatura e dalla guerra.
Eugenio Scalise, Presidente del Consiglio Provinciale di Firenze"
La Conferenza dei Capigruppo che era riunita mentre sono giunte le drammatiche notizie dall’Iraq ha deciso che discuterà dell’attentato e della situazione venutasi a creare in Iraq nella seduta del prossimo Consiglio Provinciale, fissato per lunedì 17 novembre, dalle ore 15.30.
Il gruppo consiliare di Alleanza Nazionale nel Consiglio Provinciale di Firenze ha presentato una mozione di solidarietà con l’Arma dei Carabinieri e con tutte le Forze Armate italiane impegnate in missioni di pace all’indomani del barbarico attentato terroristico di Nassirya.

Nella mozione si esprime cordoglio per le famiglie dei caduti, che vanno ad aggiungersi ai cinquantacinque militari delle nostre Forze Armate caduti in questo dopoguerra per la difesa della pace e si auspica che “tutta la Nazione, abbandonando in questo drammatico frangente le divisioni politiche, si stringa commossa e compatta intorno al Capo dello Stato, alle Forze Armate, all’Arma dei Carabinieri, alle Forze dell’Ordine, a tutti i nostri soldati impegnati in Iraq e in molte altre aree del mondo nella difesa della pace”.
La mozione sarà discussa nel dibattito che, su richiesta anche del gruppo di Alleanza Nazionale, avrà luogo nel prossimo Consiglio Provinciale, lunedì 17 novembre.

“Avrei preferito che fosse convocato un Consiglio straordinario, com’era avvenuto dopo altri gravi atti terroristici”, ha dichiarato il capogruppo di Alleanza Nazionale Enrico Nistri, aggiungendo: “Era dall’eccidio di Kindu, in Congo, dove l’undici novembre 1961 tredici uomini della nostra Aeronautica vennero trucidati da un gruppo di ribelli della sedicente armata nazionale congolese, che le nostre Forze Armate non subivano nel corso di una missione di pace una perdita così grave”.

“Quello che spero – conclude Nistri – è che dal dibattito emerga non solo la solidarietà di tutte le forze politiche per i nostri soldati, ma la convinzione che l’Italia prosegua il suo impegno in difesa della pace senza lasciarsi intimidire dalla barbarie terroristica. I nostri soldati non possono lasciare proprio ora”.
Seduta straordinaria del consiglio comunale fiorentino questo pomeriggio, con inizio alle 17.30, per «testimoniare il cordoglio all'Arma dei carabinieri ed ai familiari delle vittime dell'attentato di Nassiriya con proclamazione del lutto cittadino».
"L'attentato in Iraq che ha causato numerose vittime tra i Carabinieri e i militari dell'Esercito, ha provocato anche nella nostra città, come nel resto del Paese, una ondata di profonda commozione".

Sono parole del sindaco Leonardo Domenici nel messaggio di cordoglio inviato al tenente generale Bruno Loi, Ispettore Reclutamento e Forze di Complemento dell'Esercito, al generale Calogero Cirneco, comandante regionale Reclutamento e Forze di Complemento dell'Esercito e al Colonnello Giovanni Nistri, comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri. "Alla condanna e allo sdegno per il vile gesto terroristico - si legge ancora nel messaggio del sindaco Domenici - si accompagna il cordoglio per i caduti e la solidarietà alle rispettive Armi.

Le parole pronunciate dal Presidente della Repubblica esprimono i sentimenti di tutto il popolo italiano. Ad esse mi associo, certo di interpretare il pensiero di tutti i fiorentini". "Nel riconfermare all'Arma dei Carabinieri e al nostro Esercito la stima, la considerazione e la riconoscenza per l'impegno e la dedizione con i quali compiono il loro dovere in Italia e in tante parti del mondo - conclude il messaggio - desidero in questo momento partecipare al dolore delle famiglie ed essere loro vicino con l'abbraccio di Firenze, che per domani, come tutte le città italiane, ha proclamato il lutto cittadino".

Il sindaco Domenici, impegnato a Venezia in una riunione dei sindaci delle città metropolitane, ha anche espresso telefonicamente il cordoglio per i caduti, al generale Tullio Del Sette, comandante regionale dell'Arma dei Carabinieri. Oggi pomeriggio alle 17.30 si terrà una seduta straordinaria del consiglio comunale.

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