Festival Nazionale sulla Drammaturgia Contemporanea delle Donne

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2003 12:25
Festival Nazionale sulla Drammaturgia Contemporanea delle Donne

Da dodici anni il Teatro delle Donne - Centro Nazionale di Drammaturgia delle Donne, presenta a Firenze e nei comuni dell’area metropolitana un appuntamento sulla drammaturgia contemporanea delle donne, un'iniziativa dedicata alla scrittura e alle problematiche del teatro delle donne a cui partecipano strutture del settore o singole artiste che da anni si muovono nell'ottica di uno sviluppo delle tematiche relative alla differenza di genere e ai nuovi linguaggi teatrali.
Obbiettivo del festival è dare visibilità ad una drammaturgia troppo spesso relegata ad un ruolo marginale nel sistema-teatro e fare il punto della situazione nazionale.
Una vetrina articolata che propone le molteplici voci della scena al femminile, un teatro in genere giovane, pensato, scritto e realizzato dalle donne che tocca stili e linguaggi differenti e un ventaglio di temi sempre più ampio; un incontro qualificato che vede importanti presenze da tutta Italia in cui le artiste si confrontano attraverso la presentazione di progetti da realizzare, di testi ancora in elaborazione, di spettacoli in fase di allestimento, un laboratorio permanente per un teatro in divenire, al quale oggi si devono senza dubbio alcuni tra i fermenti più interessanti del panorama della nuova drammaturgia e del nuovo fare ed immaginare teatro.
Centrale è sempre la scrittura teatrale, anima di ogni produzione.

Presenteremo una serie di testi selezionati fra quelli pervenuti nell’ultimo anno al centro di drammaturgia. Pubblicheremo per l’occasione l’edizione aggiornata del catalogo dei testi presenti nel nostro archivio e il nuovo annuario delle autrici, due strumenti che ormai da alcuni anni mettiamo a disposizione di artisti, operatori del settore, studenti o semplici appassionati della scrittura teatrale.
Il primo incontro avrà luogo l’11 ottobre alla Limonaia di Villa Montalvo a Campi Bisenzio (ore 21,00), sul tema “La scrittura e il disagio di vivere” .

“Solo la letteratura può restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. Anzi, la letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa”. E’ l’idea centrale di un romanzo di Michael Cunningham “Le ore”, premio Pulitzer 1999. Nel romanzo si parla di una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta ad un passo dal suicidio, nel 1941. Ma ad un passo dal suicidio o al suicidio sono arrivate altre grandi scrittrici, vissute in epoche diverse ed in paesi diversi: Sylvia Plath, Anne Sexton, Marina Cvetaeva, Sarah Kane, Dorothy Parker.

All’incontro parteciperanno le autrici Lucia Poli, Valeria Moretti, Flora Farina, Lelia Serra, Simona Gonella che con i loro testi si sono confrontate con le opere di queste grandi scrittrici.
Verranno presentate varie letture di brani e il testo TANTO VALE VIVERE – poesie e prose di e su Dorothy Parker, con Lelia Serra.
Un itinerario attraverso parole che sono sintomi di un malessere, di un complesso percorso personale e del bisogno di andare a fondo nella materia contradditoria di cui è fatta la vita.

Parole che fanno riflettere. E cosa spinge oggi le donne a fare teatro se non la voglia di creare un luogo di riflessione e di rispecchiamento?
Un secondo momento di confronto si terrà il 18 ottobre al Teatro Manzoni di Calenzano (dalle ore 10,00) sul tema: drammaturgie del presente: i piccoli teatri sedi di sviluppo di una nuova contemporaneità
Una giornata di riflessione intorno ai piccoli teatri, una realtà solo apparentemente marginale. Negli ultimi anni infatti si sono sviluppate nei piccoli teatri e in alcuni spazi periferici importanti esperienze, esemplari anche rispetto a quelle delle più grandi sale cittadine.

E' decisivo oggi riflettere sull'utilizzo di questi spazi, spesso sedi di sviluppo di una cultura "alternativa", in una società in gran parte massificata e omologata, che hanno salvaguardato un'alta qualità e una progettualità significativa, spesso con una rilevante presenza al femminile.
Un invito ad un momento di riflessione e confronto che possa dare il via a maggiori relazioni fra le strutture che oggi operano alla ricerca di nuovi linguaggi e nuove tendenze della drammaturgia contemporanea evidenziandone magari anche le problematiche più diffuse.
La Toscana è particolarmente ricca in proposito ma alla riflessione abbiamo invitato a partecipare anche i rappresentanti di varie esperienze nazionali.

Il ritorno sulle scene di un teatro impegnato e la positiva risposta di un pubblico giovane a queste proposte dimostra come ci sia di nuovo necessità di un teatro che sappia portare un messaggio. Al tema del teatro d’impegno civile sarà dedicato un convegno il 7 novembre e una serie di letture che si terranno presso il Teatro Manzoni di Calenzano sia nella stessa giornata che in altre date. In tutti i casi la drammaturgia interpretata si alternerà alle presentazioni e ai dibattiti inducendoci ad un viaggio attraverso la parola scritta dalle donne per il teatro che non tralascerà di presentare anche i testi di alcuni autori in modo da dare spazio ad un confronto il più ampio possibile.
Verranno presentati i testi: il 27 ottobre ore 21,15 “Teodìa” di Ludovica Ripa di Meana, letto da Franco Branciaroli, sulla difficile scelta che deve affrontare chi ha un familiare in coma irreversibile, il 7 novembre (dalle ore 18,00) “Fuori di me” di Donatella Diamanti su un drammatico rapporto madre-figlia, “Isola” e “Ad essere franca” su Franca Pieroni Bortolotti di Kiki Franceschi, letto da Massimo Tarducci e Sandra Garuglieri, “Il tempo vivo di Rita Atria” testimone di mafia suicidatasi alla morte del giudice Borsellino, “Ninna-ooh, ‘sto bambino a chi lo do?” sulla procreazione assistita e “Emergency-spaccare il vetro per togliere tensione” di Graziella Pizzorno, “ Via Crucis, lettera da un amico lontano” un’ode sulle stragi che hanno profondamente ferito il nostro paese di Francesco Niccolini, letto da Sandro Lombardi, “Prima dell’Alba” di Stefano Massini sulla pena di morte, letto da Amanda Sandrelli.

Sempre sul tema dell’impegno civile sabato 15 novembre ore 21,15 - Teatro Manzoni di Calenzano - prima rappresentazione per la Toscana “4:48 Psychosis” di Sarah Kane, messo in scena da Cantieri Teatrali Koreja con la regia di Simona Gonella.
Terminato di scrivere una sola settimana prima di suicidarsi, “4:48 Psychosis” di Sarah Kane è un testo che colpisce per la sua cruda ed allo stesso tempo struggente capacità di mettere il lettore di fronte al dolore senza via di uscita del disagio di vivere.

E’ un testo – un testamento? – complesso da studiare e mettere in scena perché si sottrae all’immagine classica che abbiamo di un testo teatrale: nessun personaggio, lampi di poesia, monologhi e dialoghi che si intrecciano, elenchi di numeri e parole su cui le attrici e la regista hanno lavorato attraverso un percorso laboratoriale a cui hanno partecipato Graziana Arlotta, Eleonora Carriero, Angela De Gaetano, Linda De Lorenzis, Cecilia Maffei. La Gonella ha preso a modello cinque donne (Marina Cvetaeva, Marilyn Monroe, Sylvia Plath, Amelia Rosselli, Virgina Woolf) che come la Kane sono affogate in quelle ansie e paure ed è partita da lì per dare corpo e voce alle pagine della Kane.

9-19 ottobre - Teatro Manzoni di Calenzano - Laboratorio drammaturgico (ore 18-22)
Il laboratorio è rivolto principalmente ad una utenza giovanile che voglia approfondire il proprio rapporto con il teatro come mezzo espressivo di tipo drammaturgico. Si svolgerà dal 9 al 19 ottobre al Teatro Manzoni di Calenzano avrà per tema la scrittura teatrale comica e l’improvvisazione e sarà condotto dalle autrici e attrici Anna Meacci e Katia Beni.
Si concluderà il 19 ottobre alle ore 21,15 con una serata dimostrativa in cui verranno messi in scena i brani scritti dai partecipanti al laboratorio.
28 ottobre-2 novembre ore 21,00 - Teatro di Rifredi / Firenze – Prima nazionale in collaborazione con la stagione del Teatro di Rifredi
“PICCOLE MOSSE”di Valeria Moretti
regia di Stefano Massini
con Monica Bauco, Lucia Socci e Ilaria Cristini
Le protagoniste sono tre donne: Virginia Woolf, Vita Sackville-West e la giovane Mary Campbell.

Va in scena una mappa astronomica del loro universo. L’universo fortissimo e fragile di quel loro cercarsi, di quel loro respingersi per poi ritrovarsi ancora, di nuovo, a indagare la vita, l’arte, la libertà. Ovvero ad indagare l’amore. L’amore come necessità vitale di un confronto, l’amore come grido contro la solitudine dell’esistenza, l’amore come urgenza di significato e anelito dell’infinito. Il testo di Valeria Moretti racconta con sapiente nitore e con levità di toni il dramma eterno della ricerca di significato.

Tratta con i guanti le asperità di un confronto esposto all’equivoco del banale. Dosa i colori del linguaggio teatrale per inscenare un autentico sismografo di emozioni. Sabato 22 novembre ore 21,15 - Teatro Manzoni di Calenzano – prima per la Toscana
”MY NAME IS SILVIA” di Baraldini-Guadagno, con Vladimir Luxuria.
In chiusura del festival e per l’inaugurazione della stagione 2003-2004 del Teatro Manzoni di Calenzano, in gestione al Teatro delle Donne, presentiamo un testo particolare nato dal rapporto fra Vladimir Luxuria e Silvia Baraldini.

Una è un celebre transessuale, l’altra la protagonista di un famoso caso giudiziario, l’ incontro avviene grazie ad alcuni amici comuni. Attraverso una serie d’incontri nasce il testo e lo spettacolo, storia della vita di Silvia Baraldini, che è stato presentato una prima volta a Roma l’estate scorsa e che adesso arriva in Toscana. Un percorso dalla sua infanzia fino agli arresti domiciliari a Roma. In mezzo l’America: i disagi dell’immigrata, la lotta per i diritti degli afro-americani, l’arresto, il carcere, 20 anni.

Le sue letture preferite e la ricerca di una normalità nella vita quotidiana reclusa.

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