E’ l’evento culturale dell’anno per Siena e la Toscana, quello della mostra su “Duccio. Alle origini della pittura senese” (il maestro nacque a Siena nel 1255 e morì nel 1319).
Venerdì 3 ottobre alle 19 in Piazza Duomo, lo spettacolo “L’oro di Duccio”, che verrà trasmesso in diretta su Radio3. L’esposizione resterà aperta fino all’11 gennaio 2004, nelle due sedi del Santa Maria della Scala e del Museo dell’opera del Duomo. Ad annunciare l’imminente apertura, a Siena hanno fatto la loro comparsa manifesti di grande formato e una gigantesca riproduzione dell’angelo della Maestà sui ponteggi del Duomo.
Continua inoltre a circolare per le vie cittadine il “Pollicino” di Duccio. Anche le Poste Italiane celebreranno l’evento con un francobollo e un annullo speciale. Le botteghe artigiane di Siena, invece, renderanno omaggio a Duccio con manufatti d’autore che saranno in vendita al bookshop della mostra. Inoltre, il ristorante Gallo Nero proporrà un inedito menù dedicato a Duccio e ispirato alle pietanze che l’artista rappresenta nei suoi dipinti.
Ad inaugurare l’esposizione sarà il presidente del Consiglio Regionale della Toscana, Riccardo Nencini: “Duccio di Boninsegna è uno di quegli artisti che traccia nella storia l’identità dei toscani, che né riflette l’attaccamento alla terra ed alle radici, che ne interpreta l’aspirazione alla bellezza ed alla giustizia –afferma Riccardo Nencini- oltre ad essere uno dei capostipiti dell’arte italiana del Trecento.
Da lui presero le mosse alcuni dei maggiori geni della pittura, da Simone Martini ai fratelli Ambrogio e Pietro Lorenzetti, da Ugolino di Nerio a Bartolomeo Bulgarini”. La mostra, che ha ottenuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, inoltre, è dedicata ad un altro ‘genio’ della Toscana: Enzo Carli. “Duccio. Alle origini della pittura senese” è il risultato di una lunga serie di ricerche specialistiche e di restauri, primo fra tutti quello della colossale vetrata circolare dell’abside del Duomo.
La mostra si articolerà su due sedi: il complesso museale dell’antico Spedale di Santa Maria della Scala e il Museo dell’Opera del Duomo.
