Museo Bardini: deciso il progetto esecutivo dei primi tre lotti di lavori per quasi 2 milioni di euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2003 08:07
Museo Bardini: deciso il progetto esecutivo dei primi tre lotti di lavori per quasi 2 milioni di euro

Il Museo Bardini, in Piazza de' Mozzi 1, è stato oggetto di interventi di restauro per l'adeguamento alle norme di sicurezza e l'abbattimento delle barriere architettoniche e nel mese di giugno del 2000 è stato deciso un nuovo allestimento del Museo, di proprietà del Comune, per renderlo più fruibile, articolato in undici lotti di lavori che sono stati definiti a partire dal mese di dicembre dello scorso anno. Il costo totale degli interventi è di 5.015.148,73 euro e durante l'odierna riunione, la Giunta ha approvato il progetto esecutivo dei primi tre lotti per una spesa di 1.884.226,61 euro.

"Il riallestimento del museo Bardini - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani - è uno di quei progetti cofinanziati dalla Regione Toscana, sul piano d'investimenti straordinari sui beni culturali. Si tratta di un progetto che restituirà alla città uno dei grandi musei italiani rendendo possibile una visita completa e filologicamente corretta della collezione di Bardini e per la prima volta, della collezione Corsi. Il programma del riallestimento assai complesso e costoso, è organizzato in diversi lotti funzionali in modo da poter riaprire progressivamente parti del museo al pubblico.

Si tratta di un'operazione culturale di straordinaria importanza che potrà rafforzare il sistema dei musei comunali e integrarsi in un percorso culturale relativo ai musei dei grandi collezionisti d'arte e dei giardini monumentali, che dal Museo Horne, passando per il Bardini, e il giardino Peyron Bardini (che l'Ente Cassa sta restaurando) arriva fino al Forte di Belvedere: un percorso davvero alternativo e altrettanto importante rispetto a quelli tradizionali del turismo di massa". In particolare, i tre lotti prevedono la realizzazione di lavori (opere murarie, impianti elettrici e meccanici, interventi su superfici decorate), la fornitura di arredi (acquisto di beni mobili come elementi di arredo speciali e generali, impianti di sorveglianza) e una serie di servizi necessari per il completamento dell'intervento (come la movimentazione e la collocazione delle opere).



NOTE STORICHE
Il Palazzo Bardini, sede del Museo Bardini dal 1922, ospita, dal 1939, anche la collezione di dipinti appartenuta ad Arnaldo Corsi. Il Museo fu donato alla Città di Firenze da Stefano Bardini (1836-1922), fine conoscitore d'arte ed abile mercante di fama internazionale, che allestì la propria prestigiosa galleria antiquaria nel complesso architettonico di San Gregorio della Pace, trasformato in un imponente palazzo neo-rinascimentale. Altari, scale, portali, colonne e soffitti provenienti da chiese e palazzi furono utilizzati per realizzare ambienti dalla suggestiva atmosfera antica, che ancora oggi costituiscono uno dei motivi di maggior fascino di questo Museo.

La collezione contiene opere che vanno dall'epoca romana al Settecento, tra le quali capolavori di pittura e scultura come la Carità di Tino di Camaino, la Madonna dei Cordai di Donatello, il San Michele Arcangelo di Antonio del Pollaiolo, e numerose pregevoli opere di arti minori: ceramiche, medaglie, bronzetti, tappeti orientali, strumenti musicali, una piccola ma importante armeria. All'ultimo piano del palazzo è in via di ordinamento la Galleria Corsi, donata al Comune nel 1937 da Fortunata Carobbi Corsi, costituita da circa 700 dipinti dal XIV al XIX secolo.

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